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Sbuffò sonoramente, Noemi l'aveva costretta a pulire la casa da cima a fondo, neanche avessero dovuto fare le pulizie di primavera! Aveva riscontrato seri problemi con il bagno, ma una volta superato quello, il salotto e la cucina sembravano bazzecole in confronto. Quando sentì i primi segni di cedimento, si appoggiò ad una sedia della cucina, mentre l'amica ultimava le sue maniacali pulizie.

- Com'è andato il ritorno? – le domandò improvvisamente. Lene s'irrigidì leggermente ma cercò di non darlo a vedere.

- Bene, perché? – chiese con finta noncuranza.

- Beh vi detestate – rispose lei con ovvietà.

- Sono viva – accidenti, non riusciva a dire bugie, la scoprivano sempre, ma non aveva alcuna intenzione di raccontare quello che era successo, un po' per orgoglio personale e un po' perché non voleva essere difesa da nessuno. Conoscendola, Noemi avrebbe alzato un polverone, lamentandosi con Chris del comportamento, evidentemente poco carino, dell'idiota. Ma ci avrebbe pensato da sola a quel buffone.

- Grazie, questo lo vedo – borbottò l'amica - Vorrei sapere cosa vi siete detti durante il tragitto –

- Grazie, prego, ciao, buonanotte. Fine – quanto insisteva a volte!

- Solo? – la vide strabuzzare gli occhi. Niente, non riusciva ad abbandonare il discorso.

- L'hai detto tu, i rapporti non sono idilliaci, abbiamo cercato di evitare risse in macchina, oltretutto mi stava accompagnando a casa, non potevo certo mettermi ad insultarlo – spiegò con convinzione. Non avrebbe fatto una piega se solo fosse stato vero.

- Che decisione saggia – sorrise - Fatico a credere che sia venuta ad entrambi –

- Grazie per la fiducia – replicò lei fingendosi offesa.

- Dai scema, dico solo che perdete il controllo velocemente e sembra che non vediate l'ora di scannarvi –

- Touchè – alzò le mani in segno di resa - Ma questa volta non è andata così male – no, anche peggio!

- Meglio così, chissà che non possiate appianare questa vostre "divergenze" – disse alzando gli occhi al cielo e allargando le braccia con teatralità.

- Per quello ci vorrebbe un miracolo – o la sua improvvisa sparizione, ne sarebbe rimasto uno solo! Decise che era l'occasione giusta per cominciare la prima fase del piano – Senti, pensavo che potremmo replicare una cena qui a casa, adesso che i miei rapporti con il carciofo... - la sua amica sorrise ma allo stesso tempo le lanciò una strana occhiata intimidatoria – Volevo dire Harry, si ecco, dato che i nostri rapporti si sono appianati – farfugliò poco convinta – Potremmo organizzare una cena dopodomani o quando viene meglio a loro – sorrise aspettando la sua risposta – Che ne dici? –

- Dico che mi sembra una bella idea – accettò con entusiasmo – Ma ricordati del dolce! –

- Si si, lo so, l'hai fatto tu in ogni caso –

- Brava –

- Piuttosto questa volta dimmi il numero giusto! –

- Senti l'altra volta non è stata solo colpa mia! – protestò lei.

- Lo so, ma cerchiamo di evitare le mini porzioni! –

- Afferrato! –

- Ah, non mi ricordo, c'è qualcuno allergico a qualcosa, così evitiamo omicidi? –

- Non mi ricordo neanche io, più tardi chiedo a Chris –

- Perfetto – concluse nascondendo il sadico ghigno che le era spontaneamente nato in faccia.

VERTIGO || Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora