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Ormai Nils doveva ammettere di aver preso realmente a cuore quella faccenda. Per lui, Harry e Lene dovevano stare insieme e non c'era storia, soprattutto adesso che entrambi erano consci di volerlo, ma erano, ai suoi occhi, troppo scemi per dirlo e non facevano altro che combinare pasticci che invece di avvicinarli sembravano allontanarli. Fu proprio per questo che organizzò una gita nel cottage al lago di proprietà dei suoi genitori. Incastrò entrambi con un inganno, ma ciò che non si sarebbe mai aspettato era che Harry sarebbe piombato davanti a lui, Gigi e Lene con il sedano...Jennifer. Ora si che sarebbero stati dolori. I due si erano lanciati uno sguardo di fuoco prima di rivolgerlo a lui. Sarebbe morto sicuramente in quel fuoco incrociato! Fortunatamente Gigi ed il suo aplomb erano giunti in suo aiuto, allontanando le due parti prima che scoppiasse la terza guerra mondiale, nella quale sicuramente loro non sarebbero stati tra i sopravvissuti.

Lene sbuffò estremamente nervosa. Le avevano detto che lui non sarebbe mai venuto perché aveva un impegno con la sala di registrazione, ed invece eccolo apparire davanti a lei con tutta la sua massa sexy di capelli e per di più con quell'odiosa acciuga appolpata al suo braccio. Cosa sarebbe mai potuto essere peggiore?! Fortunatamente era riuscita a rimanere apparentemente glaciale prima di battere in ritirata. In realtà stava bruciando. Lui si stava rivelando un patetico idiota come la maggior parte del suo genere, uomini! Prima la accusava e poi non vedeva l'ora di sollazzarsi con un'altra ragazza, quella bietola poi! E pensare che il giorno della festa lei aveva raccolto tutto il suo coraggio per...arg non aveva più importanza, restava solo togliersi dalla testa lui, la delusione e tutto ciò che avrebbe comportato.

Dopo una cena trascorsa in un imbarazzante e brutale silenzio, lei svicolò da tutti, rifugiandosi tra le rive del lago, in una passeggiata che la portò fino a circumnavigare l'intera pozza d'acqua con estrema lentezza. Prima sarebbe passata quella notte, prima lei sarebbe potuta tornare a casa e lanciarsi su una scatola di gelato. L'umidità rendeva l'aria di un freddo pungente, la luna quella notte era vezzeggiata da qualche nuvola fumante, che rendeva la sua luce ancora più misteriosa e seducente, uno spettacolo unico, avvolto dal blu cobalto del lago che scontrava quello profondo e brillante del cielo in una sfumatura irreale ed impareggiabile. Seppur non si trattasse di mare, anche il lago ed il rumore delle ondine frastagliate dalla leggera brezza avevano un potere rassicurante su di lei e sulla sua mente, la cura ai suoi tumulti, alla sua aggressività. Fu strano però sentirsi improvvisamente sola, amareggiata pensò che fosse anche colpa sua se le cose avevano preso quella piega, per la sua paura e le sue insicurezze. L'aria del lago le punse la pelle del viso e lei affrettò il passo, la notte era profonda, e seppur non disponesse di orologio immaginava fossero almeno le 4, tre ore di sonno e poi sarebbe potuta tornare velocemente a casa inventando una scusa. Stare vicino a lui era una tortura di per se, figurarsi con quel sedano attaccato al collo. Vederli amoreggiare davanti a lei sarebbe stato troppo, già aveva dovuto mordersi a sangue la lingua per non lanciare risposte acide a tutte le cretinate che aveva detto a tavola. Si certo, lei era di parte, ma quella sembrava davvero avere il cervello di una gallina! Oltre ai grassi sicuramente aveva finito per bruciarsi anche qualche neurone! Cominciò a sentire le gambe farsi stanche, sintomo che aveva passeggiato abbastanza, i passi si fecero pensanti e rumoreggiavano lungo il sentiero come una melodia tetra e cupa.

Una volta al cottage, s'infilò il pigiama, stava per mettersi a letto sfinita dall'interminabile passeggiata, quando si accorse di avere sete. Si fiondò in cucina in punta di piedi. Era convinta che nessuno l'avesse sentita fin quando non avvertì un'inquietante presenza alle sue spalle. Sussultò quando Harry accese la luce e lei gli diede istintivamente le spalle. Perché tra tutti proprio lui? Cosa diavolo ci faceva sveglio a quell'ora? Oh ma certo, sicuramente si era dato da fare con l'acciuga e ora doveva bere per compensare. Notò solo in quel momento che era vestito solo con boxer e una maglietta bianca. Un moto di calore la investì. Maledetto corpo traditore! Restò ad osservarlo in silenzio, lui faceva altrettanto, sembrava quasi la stesse studiando. Odiava le sue occhiate investigative, così finalmente si decise a sgusciare via da quella cucina, il cui ambiente si era fatto decisamente troppo caldo tra la voglia di saltargli addosso e strappargli quei pochi indumenti e il desiderio di tirargli qualsiasi oggetto le capitasse sotto mano in testa. Tentò di superarlo ma lui le si parò davanti bloccandole la fuga.

VERTIGO || Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora