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- Parti? – chiese mentre la testa del suo migliore amico era infilata nell'armadio in stile struzzo.

- Nils mi ha invitato ad una festa a Northwich, sarà un mega party pieno di attori, cantanti e chi più ne ha più ne metta! – era entusiasta come sempre.

- Wow! Fai tante foto mi raccomando! – il campanello interruppe la conversazione, mentre il suo amico sbiancava.

- Non sono pronto! – urlò disperato tirando i vestiti in aria.

- Vado io – lo tranquillizzò – Così prendo tempo! – si affrettò a scendere le scale mentre lui le schioccava baci a distanza. Inutile, era sempre in ritardo! Purtroppo quando aprì la porta al posto di una testa biondissima comparve una riccioluta e molto più scura. Sgranò gli occhi, non era proprio preparata ad incontrarlo, era decisamente presto. Improvvisamente le immagini nitide del loro bacio la trapassarono la mente come lampi, mentre il cuore tuonava come se stesse rivivendo quel momento ancora. Harry la osservò in silenzio come se sapesse esattamente cosa stesse pensando in quel momento.

- Che ci fai qui? – domandò tentando di non arrossire come una bambina.

- Sono venuto a prendere il tuo amico, e avvisarlo che staremo tutti a casa mia – la sua voce risultò stranamente più calda.

- Sta scendendo – lo avvisò prontamente, lui le rispose con uno strano cenno del capo. Il silenzio imbarazzante si stava alzando tra di loro – Vuoi entrare intanto? – cercò di abbassare la strana tensione che si era creata tra loro. Harry era strano.

Era nervoso, perché accidenti era così nervoso, non la stava per invitare a cena, era un semplice atto di gentilezza, se n'era già convinto. Allora perché si sentiva in imbarazzo! Accidenti doveva tornare in sè, anche perché a lei non era sfuggita la sua stranezza, certo a lei non sfuggiva nulla, almeno quando si trattava di lui, ciò non  aiutava. Inspirò profondamente, dandosi ancora dell'idiota per quel nervosismo ingiustificato.

- Se non hai niente da fare potresti venire anche tu – le disse cogliendola di sorpresa. Dopo il primo momento di titubanza Lene si convinse di aver capito male e si guardò intorno, voltandosi prima a destra, poi a sinistra.

- Stai dicendo a me? – chiese sarcastica indicandosi. Ma il ragazzo la fulminò con uno sguardo di chi non trovava niente da ridere.

- Non fare la stupida –

- Sicuro di star bene? – continuò ignorando il tono minaccioso usato da lui.

- Hai tre secondi per decidere. Uno, due ... -

- Ok, ok! Va bene, vengo, grazie per l'invito – balbettò ancora stupita di quell'invito inaspettato.

- Allora muoviti, vai a prepararti, ti aspetto in salotto – così dicendo la superò andandosi a sistemare sul divano. Lene rimase imbambolata per un attimo, non erano mai stati così cordiali. Arrossì ancora al pensiero di loro due stretti da un buio complice che si cercavano, si desideravano. Scosse la testa, idiota!

- Vuoi qualcosa da bere? – chiese.

- Sei ancora qui? No grazie, sparisci, vai a prepararti o ti lascio qui! – la minacciò seccato che fosse ancora rimasta a contemplare la porta, una cosa sola lo divertì: era arrossita, e per la seconda volta in poco tempo, credette di sapere quale fosse la fonte del suo imbarazzo.

Ecco, aveva parlato troppo presto, pensò lei. E senza se o ma si precipitò al piano di sopra, senza neanche domandarsi il motivo per cui avesse deciso di accettare quello strano e inaspettato invito.

Nel frattempo anche Nils li aveva raggiunti, Lene naturalmente fu l'ultima a scendere, ma per una volta non si sentì in colpa, l'aveva saputo all'ultimo!

VERTIGO || Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora