- Cosa? – corse allo specchio, dove notò tutto il lato destro rosso e gonfio come se l'avessero sottoposto al botox – Oh no! – gridò in preda al panico continuando a toccarsi la faccia tumefatta con ribrezzo. Sarebbe morto!
- Mantieni la calma! – proferì il suo amico avvicinandosi ma lui istintivamente si ritrasse
- Un cacchio! – urlò completamente in panico - Che devo fare? Che cavolo devo fare? Fate qualcosa! – il ragazzo continuava a guardare allo specchio quella che ora era diventata la sua faccia, un insieme di bolle rosse e gonfie. Lene non riuscì a trattenere una piccola risata di vittoria, sembrava il gobbo di Notre Dame!
- Andiamo a comprare degli antistaminici, resta qui! – dissero afferrando velocemente le giacche mentre il ragazzo avvelenato impallidiva.
- Io con questa psicopatica non ci resto! – protestò staccandosi dallo specchio, quei due dovevano essere pazzi per volerlo lasciare da solo in compagnia di quel serial killer. Ma prima che potesse far valere le sue alquanto sensate contestazioni, la porta si era gia chiusa e con essa anche la sua ultima speranza di uscire vivo da quella casa. Non avrebbero potuto mai neanche riconoscere il suo cadavere conciato in quel modo.
- Cosa potrei farne di te...mmm - contemplò pensierosa ad alta voce - Una pelliccia? – era ancora incredibilmente divertita dalla faccenda, eppure il poveretto sembrava spaventato a morte, il suo bel faccino deturpato!
- Sei solo una... - digrignò i denti per osservarla con aria omicida, una furia pronta ad esplodere.
- Un tappeto! – lo interruppe - Calpestarti ogni giorno sarebbe cosi soddisfacente! – continuò esibendo con un enorme sorriso di trionfo.
- Una malefica arpia! – gridò ancora portando un piede avanti all' altro. Ma Lene con uno scatto che non si addiceva alla sua natura di bradipo, salì le scale a due a due con la velocità del fulmine mentre il ragazzo, colto alla sprovvista, perse tutta la sua arroganza quando una smorfia di terrore si poggiò nel suo ex bel viso – Dove stai andando? – urlò voltandosi verso le scale per seguire la sua figura che spariva - Non osare lasciarmi qui dopo il casino che hai combinato! – gridò ancora sebbene lei fosse già fuori dal suo raggio visivo. Con un grugnito si buttò sul divano frustato ed in preda ad un terribile prurito.
- Tieni – il fragore della sua voce l'annunciò prima che una bottiglietta dalla natura sconosciuta atterrasse sulle sue gambe.
- Vuoi completare l'opera? – replicò osservando la boccetta.
- L'avrei gia fatto – data l'espressione che assunse il poveretto, non doveva essere stata molto rassicurante - Sono antistaminici – non aveva neanche finito di pronunciare l'ultima parola che vide il ragazzo attaccarsi alla bottiglia come un disperato. Improvvisamente perse la voglia di ridere, si era spaventato parecchio.
- Li tenevi pronti? – disse solo una volta tracannato il contenuto.
- Già – ammise mesta mentre lui si precipitava nuovamente allo specchio.
- Non funziona! Ti stai beffando di me! – la sua faccia era come, anzi peggio di prima, sembrava un mostro - Dammene un'altra! – ordinò imbufalito.
- Ma non sono mica ad effetto immediato! – protestò lei, ma lui sembrava non sentire ragioni.
- Ne voglio un'altra! – sbraitò.
- Fanno male troppi! – tentò di farlo ragionare, ma quell'idiota aveva la testardaggine di un rinoceronte - Aspetta almeno 2 minuti! –
- No! –
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VERTIGO || Harry Styles
FanfictionL'amore è una vertigine. Harry Steidel (Harry Styles) è il componente di una delle boyband più famose e di successo degli ultimi anni. Raelene è una ragazza semplice, dal nome insolito e la personalità frizzante. Per una serie di fortunate o sfort...