28.2

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- Confidami un segreto –

- Questa è vecchia – ridacchiò lei ancora mezza nuda avvolta tra le sue braccia. Si erano detti che non c'era fretta di tornare a casa, decidendo di godersi qualche minuto di tranquillità.

- Lo so ma mi è sempre piaciuta – insistette e lei sembrò rifletterci - Avanti - la esortò curioso stringendo con maggiore forza la sua mano.

- Non deve saperlo nessuno però – minacciò accomodandosi meglio sul suo petto, lui annuì - Ne ho due, vuoi quello serio o quello che fa ridere? –

- Entrambi, ma cominciamo con quello che fa ridere –

- Ok, quando mi soffio il naso faccio il rumore di una trombetta – disse arrossendo, lui spalancò gli occhi sorpreso.

- Non è vero! – replicò

- Giuro! – alzò le mani. Perché avrebbe dovuto inventarsi una cosa simile poi?

- Fallo – ordinò e lei si munì di fazzoletto, nonostante avesse il naso libero soffiò.

- Prrrrrr –

- Ahahaha geniale! – ridacchiò muovendosi a scatti sotto di lei.

- Si proprio –

- E come fai a soffiarti il naso in pubblico? – domandò curioso, sembrava davvero il suono di una trombetta.

- Non lo faccio! Vado in bagno! – spiegò appoggiandosi di nuovo comodamente a lui.

- Ora il secondo –

- No, prima tu –

- Vorrei riprendere gli studi – rispose immediatamente, senza neanche pensarci.

- Davvero? – esclamò colpita, finì per domandarsi che razza di segreto fosse.

- Si vorrei fare l'università e prendere la laurea –

- Quale? –

- Credo legge ma non sono sicuro – titubò un istante lui

- È una bella cosa – sorrise cominciando a disegnarli invisibili segni sulla pelle nuda. Lo sentì rabbrividire sotto le sue dita

- Non lo sa nessuno – era diventato serio e lei smise di toccarlo.

- Perché? –

- Perché è solo un'idea per il momento e non mi va di diffonderla – rispose lui risolvendo anche il mistero del segreto.

- Terrò la bocca cucita – promise ricominciando le sue stuzzicanti carezze.

- Il secondo – attaccò lui

- Quanto sei pressante! - sbuffò scherzando, ma lui le lanciò un'occhiata di ammonimento che non ammetteva repliche così lei si decise, quasi sotto costrizione, di parlare - Credo di non aver mai superato la morte di nonna - per un attimo era diventato pallido come un cencio, e non poté fare a meno di domandarsi quanti fantasmi avesse nel cuore - Non fare quella faccia - lo ammonì rigida

- Ma non ho detto niente! – tentò di difendersi

- Non avevo bisogno che lo dicessi per saperlo – dichiarò per poi ricominciare il suo segreto - Vorrei poter rivedere l'ultimo video insieme, non sono più riuscita a guardarlo - fece una pausa percependo il tremore delle lacrime farsi largo tra le palpebre - Mi manca tanto – soffiò piano

- I tuoi non lo immaginano – lui cominciò ad accarezzarle i capelli con delicatezza, concentrandosi sulle ciocche più vicine alla nuca.

- Non credo fino a questo punto – ammise

VERTIGO || Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora