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Girarono per tutte le bancarelle del paese, uno scintillio di lucine invadeva le strade contrastando il buio della notte, mentre la gente era troppo impegnata nelle compere e nelle passeggiate per accorgersi che un cantante di una famosa boy band percorreva quelle stesse strade a braccetto di una ragazza sconosciuta e in quel momento, allegra e pimpante come una bambina in un negozio di giocattoli.

- Fortunatamente qui nessuno sembra riconoscermi – constatò con sollievo – Non ho avuto nemmeno bisogno del tuo aiuto, che più che un camuffamento, è stato un altro chiaro intento di omicidio! – scherzò mentre lei scoppiava a ridere di gusto.

- Almeno sai cosa succede quando mi fai arrabbiare – si giustificò – Comunque è ovvio che qui non ti riconosca nessuno, sono tutte persone adulte, le bambine non vanno a vedere le bancarelle natalizie –

- Disse con un tono di amarezza! – la prese in giro facendole il verso – Possibile che tu consideri le generazione delle nostre fans così diversa dalla tua? –

- Parliamoci chiaro, le vostre canzoni sono orecchiabili, ma se posi l'attenzione sulla maggior parte dei testi non puoi che trovarli sbiaditi e superficiali – spiegò sperando che la sua brutale onestà non lo ferisse, stava giudicando il suo lavoro, dopo tutto – Non sto giudicando te come cantante – si affrettò a giustificare – Anzi ritengo che sia sprecato in certi versi, perché sei molto bravo, sto dicendo che ci sono persone più superficiali dei vostri testi, troppo impegnate a seguire la massa per paura di restarne fuori per poter concentrarsi su concepire pensieri ed opinioni proprie – fece una pausa – Puntano tutto sulla bellezza e sull'emancipazione sessuale che sull'intelligenza, sembra non vogliano capire che non si basa tutto su quello – spiegò fermamente convinta.

- Vuoi dirmi che tu non punti mai sull'estetica? –

- Ovvio! – replicò velocemente - Ma non solo a quello! Si deve pur parlare prima o poi! -

- Definisci intelligenza allora – la spronò a continuare, stranamente interessato.

- Posso dire quello che io ritengo sia –

- Stupiscimi – esclamò sarcastico

- Non prendermi in giro! – protestò dandogli colpetti sul braccio a cui era appoggiata – Penso che l'intelligenza non sia qualcosa di contorto o complicato ma semplicemente la capacità di capire senza giudicare –

- Non pensavo fossi così polemica –

- Lo dici solo perché non trovi argomenti che possano smentirmi! – rispose godendosi la sua rivincita nel prenderlo in giro. Non sembrava offeso, al contrario, Harry aveva ascoltato i suoi discorsi stranamente attento, non che condividesse tutto. Ma su una cosa aveva ragione. Un cuore non si conquista solo aprendo le gambe, e purtroppo per lui, parlare con lei risultava scoprire essere sempre più piacevole.

Nessuno dei due si accorse del ragazzo prima che gli si parasse davanti frenando la loro camminata. Harry sbiancò credendo fosse un fan pronto a far saltare la sua serata di tranquilla normalità.

- Scusate avremmo bisogno di una coppia di sfidanti per il tiro a segno – spiegò amichevolmente il ragazzo mentre una ragazza li raggiungeva. Erano proprio una bella coppia, pensò Lene, entrambi alti ed atletici. Intanto Harry non trattenne il sospiro di sollievo ancora concentrato sul problema fans.

- Ci dispiace ma noi stavamo per andare via – si giustificò lei cordialmente.

- Si vede che aveva paura di perdere – frecciò il ragazzo facendo spallucce e fingendo noncuranza, cosa che non sfuggì ad Harry che decise fosse il momento di prendere in mano la situazione. Si avvicinò al ragazzo, poco più alto di lui.

VERTIGO || Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora