Capitolo 8 - Gabriel

2.6K 169 2
                                    

"Vuoi parlare prima che arrivino gli invitati? È ancora presto"

"Okay, di cosa vuoi parlare?" mi chiede lei

Non credo che mi risponderà.

L'altro giorno stavamo oziando con il suo cellulare e mentre mi stava facendo vedere delle emoji nuove su WhatsApp ho visto un messaggio da uno sconosciuto. Non penso che se ne sia accorta ma voglio chiederglielo comunque.

"Hai ricevuto un messaggio da uno sconosciuto?"

"E tu come fai a saperlo?" sgrana gli occhi e mi fissa

"L'altro giorno. Quando mi stavi facendo vedere le nuove emoji su WhatsApp ho visto per sbaglio un messaggio. Ne parliamo?"

"Non so chi fosse però ho dei sospetti"

"Me ne vuoi parlare?" chiedo

"Preferisco di no. Non sono ancora pronta."

Annuisco facendo cadere il discorso. Se vorrà parlarmene l'ascolterò.

"Vuoi fare un giro della casa?" le chiedo

"Ovvio" sorride

E quel sorriso mi stende.

Alle 23 precise arrivano i primi invitati e la perdo di vista.

Dopo un po' la vedo ballare in mezzo agli altri e vorrei staccare la testa a tutti i ragazzi che la guardano. È bellissima.

Poi la perdo di vista di nuovo e la rivedo quando sta per correre su dalle scale.

La tiro per un braccio

"Come mai stai scappando di sopra?" le chiedo

"No nulla, c'è solo un piccolissimo problema."

"Oddio, ciclo?"

"Il mio passato mi perseguita" dice preoccupata

"Oh quindi?" chiedo non capendo

"Cazzo Gabe! Non è una cosa bella! Ti ricordi al mare che mi sono allontanata appena mi hai toccato?"

Come posso dimenticarlo?

"Sì e quindi?"

"Per colpa del mio passato! Non mi faccio mai toccare da nessuno per colpa di un figlio di puttana. E' qui."

"Oh cazzo, dimmi che non è quello che mi guarda come se volesse uccidermi" chiedo

Si gira senza farsi vedere e poi sbianca

"Cazzo, cazzo, cazzo. E' lui!"

"Ok adesso ce ne andiamo, vieni."

Vorrei sapere tutto sul suo passato ma se non è pronta a ricordare, non posso obbligarla.

Adesso devo solo portarla via di qui. Anche se non sembra è molto spaventata, glielo leggo negli occhi.

"Okay torniamo di là facendo finta di ballare così ci mischiamo con le persone e usciamo dal retro senza farci vedere" propongo

"Ma questa è casa tua, non puoi andartene. E se ti dovessero rompere qualcosa?"

"Tranquilla. C'è Matt e poi tutte queste persone sanno che chi rompe paga. Adesso andiamo"

Mi segue senza dire nulla.

Ci mimetizziamo e poi usciamo dal retro. Saliamo in macchina, metto in moto e parto.

La porto al mare, sicuro che quel figlio di puttana ci stia seguendo.

Sto facendo dei giri a vuoto e prima o poi dovrebbe sbagliare strada.

Ormai sono le 2, quel bastardo ci sta seguendo da 20 minuti e non so più cosa inventarmi.

"Gabe se giri a destra c'è una via che porta in un bosco, prendi quella, poi ti nascondi e ritorniamo indietro. È  l'unica soluzione."

Seguo le sue indicazioni, provare non costa nulla e non abbiamo nulla da perdere

Siamo riusciti a seminare quel bastardo e adesso sto portando Crys in spiaggia per farla rilassare.

Scendo dalla macchina, prendo una coperta dal baule, la stendo sulla sabbia e ci sediamo.

E SE TI DICESSI CHE...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora