Capitolo 11

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Mi sveglio nel bel mezzo della notte, guardo l'orario e sono solo le 3:40. Che palle, un altro incubo. Era da un po' che non ne avevo.

Mi guardo intorno e noto che sono nella mia camera, da sola. Ricordo solo che mi sono addormentata sul petto di Gabe poi più niente. Credo se ne sia andato...

Mi vesto perché sono solo con l'asciugamano. Intimo, pantaloncino, una maglia larga e poi torno a dormire. Appena chiudo gli occhi, però, mi ritornano in mente quegli incubi maledetti. Ho il magone, non posso piangere. Non posso e non devo.

Chiamo Gabe, è l'unico che riesce a tranquillizzarmi

Al telefono:

"Pronto?"

"Ehm Gabe, sono Crystal. Stavi dormendo?"

"Crys direi. Sono solo le 4! Hai bisogno di qualcosa?" chiede mezzo assonnato

"Ehm.. Per la verità sì.." e comincio a singhiozzare

"Crys! Crys! Stai bene?"

Quando non rispondo chiude la chiamata


Perché non gli ho detto di venire qui e basta? Quanto sono cretina?

Ancora piangendo, vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua per calmarmi. Apro il frigo e sento bussare alla porta, non so chi sia e non aspetto nessuno a quest'ora.

Vado ad aprire senza neanche guardare nello spioncino, non mi passa nemmeno per la mente, infatti appena apro rimango con la bocca aperta.

"Cosa ci fai qui?"

"Se qualcuno mi chiama nel bel mezzo della notte non mi devo preoccupare?" chiede ironico

"Dai entra..."

"Come mai mi hai chiamato così presto? È successo qualcosa? Stai bene?" ecco che inizia con le domande

"Sì ma non cominciare. Andiamo in camera mia e ti dico"

Saliamo in camera e ci sediamo sul letto, lo faccio sdraiare e mi metto sopra il suo petto. Mi tranquillizzo subito


Gabriel

Non so perché mi ha chiamato, ma se ha bisogno ci sono.

Mi fa sdraiare sul letto e si sdraia praticamente su di me, non che mi dispiaccia ma al mio amichetto là sotto piace un po' troppo. Cerco in tutti i modi di stare fermo e di coprirmi con le lenzuola in modo che Crys non se ne accorga ma fallisco miseramente.

"Gabe, stai bene?"

"S...Sì Ccert... Certo.."

"Certo certo, come no.. È colpa mia?" dice indicandomi la 'tenda canadese'

"Ehm.. sì.."

"Okay, mi tocca rimediare.."

"Eh?!" sono scioccato

"Non farmelo ripetere o giuro che non faccio proprio nulla"

"Non sei obbligata, anzi, dormiamo. Prima o poi mi passerà."

Si avvicina di più a me e inizia a baciarmi il collo, confesso che mi piace da morire

Mi alza le braccia per togliermi felpa e maglietta insieme, mi bacia il petto e se possibile, mi eccito più di prima..

"Se non la smetti giuro che non mi fermo e faccio lo stesso a te.." minaccio

Scende sempre più giù, arriva fino alla V e poi ritorna su. Merda, sto impazzendo.

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