Capitolo 14

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"Una parte te l'ho già detta ma non ti ho detto il durante e il finale.

Ovviamente quella notte, Mark non era da solo. Con lui c'era un ragazzo, credo un amico o un nipote. Fatto sta che credo volessero violentarmi entrambi. Oggi all'uscita da scuola ho visto l'altro tizio e mi sono messa a correre. Con la corsa non sono molto ferrata e credo mi abbiano seguito entrambi poi mi hanno perso e l'unica opzione possibile era quella caffetteria, Mark deve averlo capito ed è entrato.

Un'altra cosa che non sai è che fino all'anno scorso praticavo boxe. Ho iniziato per autodifesa, mi piaceva e ho continuato per un anno.

Sicuramente chi mi mandava quei messaggi anonimi era Steve, anche perché Mark è negato con la tecnologia. E questo è tutto."

Mi accoccolo sul suo petto e chiudo gli occhi, consapevole di essermi tolta un gran bel macigno dal petto.

"Sai, la prima volta che ti ho visto pensavo che fossi una dea. Eri bella da star male e ti consideravo come le altre mi sono ricreduto subito dopo quando hai aperto quella bella boccuccia che ti ritrovi. Hai iniziato ad insultarmi e forse già quel giorno ti sei presa un pezzo del mio cuore di pietra.

Piano piano stai riuscendo a prendertelo tutto e non sono convinto di volertelo dare... Non ho mai amato nessuno tranne mia sorella."

Restiamo in silenzio perché non c'è bisogno di parlare.

Mi stacco da lui e lo bacio

"Fermati, non possiamo qui" mi dice

"Perché no? Non c'è nessuno"

"Non mi interessa. Ciò che è mio deve restare mio e solo io posso vedere ciò che è mio"

"Non sono tua."

"Credici" dice alzandosi e tirando su anche me


  Voglio baciarlo di nuovo  

"Oh ma che palle. Abbassati, non ci arrivo"

"Okay, nanetta. Sali!"

Si abbassa per prendermi in braccio

"Hey io non sono nana. Sei tu troppo alto!"

"Si si okay, ma adesso muoviti a fare quello che devi fare che pesi!"

"Ehi!! Sono leggerissima!"

"Aspetti un invito scritto?" chiede

"Mi hai offeso, non ti bacio più"

"Ma smettila" dice avvicinandosi per baciarmi

E finalmente le nostre lingue si rincorrono.


"Andiamo a casa mia?" gli chiedo ancora abbracciati

Annuisce

"Okay, dammi le chiavi della mia macchina"

"Come prego? Tua? Da quando?" mi chiede

"Da quando ci siamo messi insieme, stupido"

"E quando l'avremmo fatto?"

"Tipo due giorni fa?" rispondo

"Ma porca la merda, chi me l'ha fatto fare?!"

"Mi ami troppo" dico scherzando


Saliamo in macchina diretti verso casa mia ma poi cambio strada e Gabe mi guarda strano

"Dove stiamo andando? Non è che mi stai rapendo?"

Non rispondo 

"Dai muoviti! Non ci mettere troppo!" dico fermandomi sotto casa sua

"A fare scusa? Non saremmo dovuti andare a casa tua?"

"Se non prendi i tuoi vestiti sarà difficile che tu possa venire a casa mia, non trovi?" dico ovvia

"Ma dirlo prima?! Dai vieni con me così mi aiuti"

Siamo nella sua camera. Non l'avevo mai vista, è bella.

"Dai vai a prendere i libri di scuola, intanto io ti cerco i vestiti."

Prendo qualche maglia, pantalone, boxer e qualche felpa che gli fregherò.

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