E SE TI DICESSI CHE...

Capitolo 18 - Gabriel

Sono sicuro al 100% che è felice grazie a me. Le ho fatto passare una bellissima giornata, si vede che è contenta.

Mi sto innamorando, ma non posso ancora, non posso ancora lasciarmi andare del tutto. Solo quando sarò libero dai miei demoni, solo allora potrò respirare e innamorarmi del tutto.

Sto bene con lei ma non posso farle questo, devo allontanarla per un po'.

"Crys fermati là per favore"

"Perché?" mi chiede non capendo

"Cambio di programma, devo portarti in un posto"

Scendiamo e facciamo cambio di posto

Quando sono sicuro della mia scelta, riparto.

Arriviamo in un parco abbandonato, è aperto anche di notte e ci sono molte luci, di conseguenza non fa paura come dovrebbe.

"Gabe che c'è?" mi chiede Crystal preoccupata

Non posso farle questo. Non posso. Sono un casino ambulante, non posso legarmi a lei.

La bacio per un po', fin quando ad entrambi manca l'aria

Quando ci stacchiamo abbiamo l'affanno e cerchiamo di prendere più aria possibile

"Allora? Mi dici cos'hai?"

"Nulla, volevo baciarti" dico cercando di non far trapelare nulla

Non aspetto una sua risposta. Metto in moto e poi andiamo da lei..

Quando arriviamo in camera mi spoglio rimanendo in boxer e Crys si mette un mia maglia, poi ci sdraiamo sul letto

Siamo esausti ma potrebbe essere l'ultima notte che passerò con lei per un bel po' di tempo.

"Shh dormi, è tardi" dico

"Domani mattina sarai qui quando mi sveglierò?" mi chiede innocente

"Sì adesso dormi" bugia

Guardo l'ora sul cellulare, ho dormito al massimo un'ora ma alle 7 sono già sveglio. Prendo tutta la mia roba, tranne alcune maglie e felpe che lascio a lei e torno a casa mia.

Quando si sveglierà si infurierà tantissimo.

Salgo in macchina con la morte nel cuore. Non è stato corretto da parte mia ma non potevo fare altrimenti. Spero solo che quando e se tornerò, lei sarà ad aspettarmi.

Mentre metto in moto penso che, forse, è troppo da chiedere.