E SE TI DICESSI CHE...

Capitolo 19

Mi sveglio, trovo il letto vuoto ma è caldo, segno che Gabe si è alzato da poco. Credo che se ne sia andato, non si alza mai così presto sono solo le 7.13. Oggi non c'è nemmeno scuola..

Trovo un foglio sul cuscino con scritto "MIA", inizio a leggere e inizio a piangere

"Da come avrai capito me ne sono andato prima che tu ti svegliassi ma non volevo complicare le cose.

Mi hai colpito dal primo momento che ti ho visto. Con il tuo modo di fare da scazzata mi sembravi una ragazza con un passato di merda come il mio. Sembravi (e sei) una ragazza cazzutissima. Non ti lasci intimidire da niente e nessuno. Da fuori sembri una stronza senza cuore ma io so, che in realtà sei una ragazza dolcissima che non chiede più di quello che ha, se non quando vuole le coccole... So tutte le tue espressioni a memoria, ma quella che preferisco è quella che fai quando mi stai per baciare: sgrani gli occhi come se vedessi qualcosa di buono, poi li chiudi, sorridi e mi baci.

Spero tu non stia piangendo in questo momento, ma so che non sarà così, anzi...

In questo momento vorresti uccidermi a suon di schiaffi, lo so. So anche che starai male. Quando (e se) tornerò, non voglio più vederti soffrire per colpa mia. Per questo me ne sono andato; perché odio vederti soffrire ma odio ancora di più che la causa sia io, in questo caso non ho potuto evitarlo.

Adesso, però devi stare attenta a te stessa e a ciò che sto per 'dirti':

Non agitarti, non andare in panico e se puoi, aspettami.

A presto, TUO Gabe"

Ma porca di quella puttana, giuro che se non torna da me, lo ammazzo con le mie mani.

Oggi devo andare a fare shopping con Alexa. Le racconterò tutto..

----Tre giorni dopo-----

È da tre giorni che non vedo e sento Gabe, non viene nemmeno a scuola.

È da tre giorni che piango tutte le notti, tre giorni che muoio dentro.

Fra una settimana, precisamente il 22 Marzo è il mio compleanno, i tanto attesi 18. Ma non sono poi così felice. Se non c'è Gabe non ho motivo di festeggiare.

È ora di pranzo, cerco Matt ed Alexa in mensa e appena li trovo mi butto a peso morto sulla sedia

"Dai Crys, un po' di pazienza, vedrai che quanto prima lo riabbraccerai e starete insieme" mi dice Matt

"Lo spero Matt, lo spero"

"Crys capisco che ti manca e tutto, ma alla festa dei 18 non si salta" dice Alexa

"No Lex non la voglio fare"

"Crys non me ne frega niente, io la organizzo e tu vieni"

"Sei veramente una rompipalle!" sbuffo e faccio un mezzo sorriso