Chapter 16

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Mi dirigo verso il luogo prestabilito per l'incontro con Simone. Quando, ieri, ho visto il suo messaggio mi si è gelato il sangue e un misto di rabbia e nervosismo si sono impossessato di me,proprio come adesso. Mi dirigo verso di lui quando lo vedo appoggiato ad una macchina con le braccia conserte, sembra più un rottame che un'automobile.

Arrivo di fronte a lui e gli faccio un cenno col capo per salutarlo, lui fa lo stesso.

"Che vuoi?" chiedo fredda, il sopracciglio inizia a traballarmi. Un tic nervoso.

"Si tratta di Sara." dice.

Presto riceve tutta la mia attenzione. Lo stomaco inizia a chiudersi e mi torturo le mani dall'ansia.

"Non ho tutto il giorno." lo avverto.

Lui ridacchia ma subito torna serio. Si guarda attorno, come per accertarsi che nessuno ci senta. prende un gran respiro e inizia a parlare.

"Sara, ehm.. le cose non vanno proprio alla grande-"

"Che le hai fatto bastardo?! Eh?!" urlo "Se le hai alzato le mani giuro che non la passi liscia!"

"Calmati!" m'interrompe "Non l'ho toccata."

"Ah no? Ha detto che ha perso la verginità con te!"

"L'ha voluto pure lei!"

"Era ubriaca!" urlo avvicinandomi.

Continua a fissarmi, nella stessa posizione di prima. Io ho il fiatone per l'urlo che ho lanciato. dire che sono incazzta con lui è dire poco. Iniziano a formicolarmi le mani: la voglia di tirargli un cazzotto è troppa. Mi allontano da lui, così rischia meno.

"Non è di questo che volevo parlarti." dice piano.

"Sai una cos? Tutto. È. Iniziato. Da. Questo." scandisco bene le parole. Mi sento le vene pulsare dalla rabbia. Sto per scoppiare.

"Calma-"

"Non dirmi quello che devo fare. Non sono lei..."

Mi giro intorno, cercando di ritrovare la calma. Se non mi calmo rischio di saltargli addosso e lasciarlo per terra. Sarò anche una femmina, ma se sono incazzata manco un buttafuori mi ferma.

"Che le è successo?" chiedo un po' più calma.

"La situazione sta degenerando.."

Assumo uno sguardo interrogativo, non capendo cosa ci potrebbe essere di peggio.

"Che succede, Simone?" chiedo impaurita.

"Sara.. ne sta assumendo troppa.. non riesce a smettere.."

Simone continua a parlare ma io ho smesso di ascoltare alle parole 'non riesce a smettere'. Come se tutto si fosse fermato. La testa inizia a girarmi, lo stomaco si chiude sempre di più e un senso di vomito mi invade. Riesco solo a pensare al futuro della rossa.

Nessuno.

"C-come.. come non riesce a-a smettere?" chiedo boccheggiando "No.. no no no.. è impossibile." dico cercando di convincere me stessa.

"Ali, dobbiamo aiutarla." dice Simone.

"Tu la vuoi aiutare? No no.." dico ridendo nervosa "Tu.. tu l'hai messa in questa merda.. tu le hai rovinato la vita! La vita che deve ancora cominciare! Sei solo un figlio di puttana!" urlo a squarcia gola. "Tu sei un mostro! Sei una persona orribile!"

Dai miei occhi cominciano a sgorgare fiumi di lacrime, non credo a una sola parola di ciò che dice. Non voglio crederci. Non posso crederci.

"È.. è dipendente?" chiedo con voce acuta, continuando a piangere. La voce mi esce in un sussurro, talmente ho urlato prima.

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora