Prologo

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Fuori pioveva a dirotto, un evento strano nella città di Los Angeles: una città abituata a un clima caldo anche in inverno; ma comunque, non smetteva di far caldo.
Il ragazzo, non preparato alla pioggia, percorse il vialetto della sua adorata fidanzata in tutta fretta, non volendosi bagnare. Ma poco servì, visto che non cambiò la situazione. Era fradicio dalla testa ai piedi. In quel poco tratto che c'era tra la macchina alla porta di casa, Axl, così si chiamava il ragazzo, si prese tutta la pioggia che si potesse prendere. Gli sembrò di fare una doccia, mancavano solo gli shampi e il bagno schiuma. Rise al pensiero.

La gente l'avrebbe preso per pazzo se lo avesse visto: cosa ha da ridere un ragazzo a malapena maggiorenne, sotto la pioggia, tutto bagnato e per lo più da solo?

Arrivato alla porta di casa tirò fuori dalle tasche il mazzo di chiavi. La fidanzata gliele aveva date un giorno - due mesi prima, precisamente - perché si fidava del ragazzo e gli aveva detto che poteva entrare quando voleva. Ma Axl, pensò, che gliele aveva date solo perché non aveva voglia di andare ad aprire. Per la pigrizia insomma.

Ma l'ultima cosa che doveva essere una modella era essere pigra. Buffa come cosa: una ragazza che si allena tutto il giorno, mangia sano per mantenere il suo fisico muscoloso e sotto sotto è una pigrona!

Axl inserì le chiavi nella serratura ed entrò in casa.

Una cosa notò subito. La televisione era accesa. Sentiva le voci dei protagonisti di una serie TV dal corridoio. Si chiese se Jasmine non fosse diventata improvvisamente sorda.

"Jas?" Axl chiamò la ragazza, ma lei non rispose.

Sarà in camera sua, si disse.

Non perse un attimo di tempo e salì su per le scale.

Non vedeva l'ora di riabbracciare la propria ragazza. La amava tanto e nel novanta percento dei suoi pensieri c'era lei. Era il suo primo amore e il ragazzo sperò che fosse anche l'ultimo.

Nel corridoio del piano di sopra iniziò a sentire dei mormorii, provenienti dalla camera della propria ragazza.

Avrà invitato mia sorella e staranno spettegolando sulle ultime novità?

Sorrise al pensiero.

Non sopportava quando parlavano di gossip o altro. Strano sentire spettogolare una modella, dovrebbe essere lei al centro dell'attenzione.

Non perse un attimo di tempo e aprì la porta della camera da letto.

La scena che gli si presentò davanti gli ghiacciò il sangue nelle vene. Il mondo per un attimo si fermò e temè di non poter più cancellare quell'immagine dalla mente.

La ragazza che amava tanto, il centro dei suoi pensieri, lo stava tradendo.

Vide pelle sudata, nuda. Corpi attorcigliati tra loro e scossi da ansimi.

Vide subito la carnagione scura di Jasmine. I capelli erano un groviglio unico e le sue unghie erano conficcate nella schiena del dannato.

I due ragazzi, appena sentirono la porta chiudersi con un forte botto, si fermarono e prestarono la loro attenzione al disturbo.

Axl vedeva solo loro, niente più aveva senso.

La faccia sconvolta di Jasmine era rivolta verso di lui, un attimo dopo era rivolta verso l'uomo sopra di lei.

Appena il ragazzo tradito vide di chi si trattava non capì più nulla.

Non fece nulla.

Stette là, a fissarli.

Christopher volle spiegare l'accaduto ma.. cosa c'era da spiegare? Pensò Axl. Era evidente!

Axl non perse altro tempo e si scagliò contro suo cugino, il bastardo.

Il cugino si stava alzando dal letto per rivestirsi, non vide l'uragano Axl andargli incontro come un toro inferocito che vede tutto rosso.

Il bastardo sorrideva, come felice del gesto compiuto, trionfante. Non voleva altro.

Questo alimentò la furia di Axl. Il sorriso di Christopher non durò molto: il tempo necessario di far percorrere la stanza ad Axl.

Il tradito gli sferrò un pugno e Christopher cadde per terra.

Le urla di Jasmine interrupperro quel silenzio inquietante, ma Axl non ci fece troppo caso. L'unica cosa che voleva era ammazzare il bastardo.

Saltò sopra a Chris e continuò a picchiarlo.

Ogni secondo era una tortura. Ogni respiro una lama che gli si conficcava nel cuore, quel debole cuore innamorato.

Continuava a prendere a pugni quel viso irritante. Non credeva possibile una cosa del genere. Jas lo amava e Chris gli voleva bene.

Almeno così pensava.
Jas non lo amava, come lui amava lei?
Christopher lo odiava?

Una delusione così non se la spettava, da nessuno dei due. Erano parte della loro famiglia, li amava entrambi.

Lui li aveva dato amore e affetto. In cambio ricevette infedeltà e odio.

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QUESTA PARTE È STATA SCRITTO ALLA CONCLUSIONE DELLA STORIA!

Dovevo scriverla prima, lo so. Ma c'è stato un cambio di programma improvviso e per continuare il tutto avevo bisogno di un prologo.

- Fuoco

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora