Chapter 52

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Axl's pov

Sono seduto in macchina sotto il sole cocente di giugno, aspettando che Alice scenda da casa sua col cambio per la piscina. devo ammettere di essere nervoso in questo momento. Nervoso e un po' eccitato.

Sono nervoso perché la prima volta che sono venuto qua ho dovuto affrontare una 'conversazione' con sua madre e suo fratello, non è stato proprio il giorno più bello della mia vita. e eccitato perché penso ancora a ciò che è successo questa mattina, nel letto, Dio solo sa cosa volevo farle. Menomale che Alice mi ha fermato, l'ultima cosa che voglio è fare qualcosa qualcosa contro la sua volontà, specialmente qualcosa di così personale. Mi spettino i capelli frustato e abbasso i finestrini per il caldo, ma l'unica cosa che entra in macchina è aria calda.

In quel momento mi squilla il telefono e mi affretto a rispondere non guardando chi sia. "Pronto?"

"Ciao fratellone!" la voce squillante di mia sorella mi arriva all'orecchi e per poco non mi spacca il timpano.

"Ciao piccola, come stai?"

"Alla grande fratellone, te come stai? Alice come sta?"

"Io bene, Alice pure. Adesso sono sotto casa sua che si sta cambiando, andiamo in piscina" le spiego.

"Uh, sei già andato a casa sua?"

"Ehm, si."

"Hai già conosciuto i tuoi suoceri quindi."

Mi strozzo con la saliva. "Ma che dici Gaia?" esclamo "Siamo solo.. siamo, ehm.. siamo"

"Siete..?" mi incoraggia, e scommetto che sa più di me che cosa sta succedendo in questo momento.
"Avete combinato qualcosa? Dimmi di sì."

"Gaia.." la riprendo.

"Avanti Axl, è stupenda! E' anche simpatica, è tutto il contrario di Jasmine questa ragazza!"
Alzo gli occhi al cielo quando sento il nome di Jasmine pronunciato con disprezzo.
"Quindi, che avete fatto?"

"Niente che ti importi."

"Niente che non mi puoi dire."

E' testa dura questa ragazza.. a volte mii chiedo se non è la sorella di Sam che la mia.
"Niente di importante, Gaia, qualche bacio" le sintetizzo sbuffando.

"Ti piace, eh?"

Senza accorgermene divento rosso, raramente lo divento. "Sì ma adesso finiscila!"

Lancia un urletto da vera sclerata che è.
Intanto Alice apre la portiera e sale in macchina, posando il pensate borsone nei sedili posteriori, mi rivolge un sorriso per farmi capire che c'è.

"Axl mi ascolti?"

Cosa? Che ha detto?

"Che..."

"E' arrivata?" lancia un altro urletto acuto. "Fammi parlare con lei! Fammi parlare con lei! Fammi parlare con lei!" inizia la tortura.

Faccio una faccia scocciata e Alice si mette a ridere, tirando giù i giganteschi occhiali da sole.

"No Gaia, adesso dobbiamo andare."

"Sei tu che guidi, mica lei! Avanti passamela! Passamela!" Sbuffo spazientito e passo il telefono ad Alice, metto in moto e faccio retromarcia per poi uscire dal parcheggio e dirigermi in strada.

"Ehm, ciao Gaia.." dice timida. Sento qualche urletto da parte di mia sorella e Alice si fa rossa, sposto lo sguardo da lei alla strada. "io non.. non.."

Le sta facendo domande private, perfetto. Sbuffo per l'ennesima volta da quando mia sorella ha chiamato e mi faccio passare il telefono da Alice, Gaia parla ancora.

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora