Chapter 37

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Sara mi nasconde le cose. Francesco mi nasconde delle cose. Pensavo di potermi fidare, pensavo che non ci saremmo mai nascosto niente. Invece sono stati una delusione totale. Non so come comportarmi adesso con Sara. Abbiamo litigato? Era una discussione? Siamo amiche? Non lo so, si vedrà quando la vedrò. E con Francesco invece? La mia stima di lui è arrivata fin sotto ai piedi. 

Mentre mi vesto per uscire con Nicole mi accorgo di star strattonando i jeans, presa dal nervoso e della rabbia. Alliscio i pantaloni, come per scusarmi di averli tirati, come se me la fossi presa con loro. Scuoto la testa come per distrarmi dal pensiero e metto le scarpe per poi uscire di casa. M'incammino verso i giardinetti, accelero il passo sempre più facendo una piccola corsetta. Presto mi ritrovo col fiatone. Perché sto correndo? Non lo so, non so manco questo. Ultimamente non so niente. In lontananza vedo Nicole sull'altalena intenta a mandare un messaggio, mi avvicino sempre di più e sul suo viso nasce un gran sorriso, felice di leggere il messaggio. 

"Ehilà!" dico salutando la mia amica

Alza lo sguardo dal telefono e mi lancia un sorriso accogliente. "Ciao tesoro!" si alza dall'altalena e mi abbraccia. "Come va?"

"Bene dai. Te? Con chi messaggi?" chiedo curiosa sedendomi sull'altra altalena

Arrossisce di colpo. "Oh, con.. con nessuno, perché?"

"Non nascondermi anche tu qualcosa.." sussurro più a me stessa

"Che cosa?" chiede curiosa

"Ehm, no niente.. allora, chi era?" insisto

Continua a lanciare occhiate a me e al telefono, si morde il labbro. "E'.. è un ragazzo che ho conosciuto, mi piace." ritorna rossa

Le faccio un sorriso pervertito. "Chi è il fortunato? Me lo fai vedere?" le prendo il telefono dalle mani come una bambina. Ingrandisco l'immagine profilo e lascio che si carichi. 

Un bel ragazzo, alto, biondo, occhi azzurri. Ma non è il mio tipo. A me piacciono i ragazzi castani. occhi come i chicchi di caffè, deve avere un bel sorriso, che mi catturi. Un sorriso che devo sognare pure la notte. Riguardo le ragazze, di solito le bionde mi stanno antipatiche sin dall'inizio, ma Nicole è l'eccezione, spero l'unica. 

"S-si chiama Leonardo, l'ho conosciuto alla festa di compleanno di mia cugina e.. e ci siamo scambiati i numeri.." balbetta

Questa non me l'aspettavo proprio. Ho sempre pensato che Nicole sia una bella ragazza, ma non ho mai pensato ad un ragazzo accanto a lei. A dirla tutta, non le ho mai chiesto se ne aveva uno. Mi sento terribilmente in colpa per questo. Mi rendo conto solo ora di non averle dato le giuste attenzioni, di non averle chiesto le cose più semplici, come se la sua famiglia fosse unita, se avesse un cane, se fosse figlia unica..

"Scusa." dico ad un tratto

Sembra stordita dalle mie scuse, non se le aspettava. "C-cosa? Perché?"

"Perché non sono una buona amica, perché non ti ho mai chiesto cose semplici come se avessi una sorella, se fossi fidanzata-" inizio ad elencare ma mi blocca mettendomi le mani sulle spalle

"Alice!" mi chiama "Smettila, non ti devi preoccupare, okay? Io so cosa succedeva prima che diventassimo amiche, e so che eri distratta da quella situazione e non ti biasimo, e c'ero anche quando Sara era finita in ospedale, ti vedevo. Vedevo il tuo sguardo distrutto."

"Sì ma anche dopo, quando tutto si è risolto!"

"Alice!" mi ripete, mi accarezza una spalla come per calmarmi. "Tranquilla." 

Faccio un gran sospiro e rilasso le spalle. "Okay.. okay."

Infine mi sorride, un sorriso solare, capace di illuminare una stanza buia. Ho sempre ammirato Nicole, riesce a trasemetterti allegria solo guardandoti, è sempre buona con tutti, non pretende mai niente, è altruista. Una buona amica. 

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora