Chapter 33

578 40 67
                                    

Axl's pov

Dio, quanto è comodo il mio letto. Non potevo comprare materasso migliore. E i cuscini poi! Se si potesse li sposerei..

La mia venerazione verso i cuscini e il materasso viene interrotta dallo squillo della chiamata di Skype. Lo tengo sempre acceso,il computer, solo per lei. Così non richiama mai, non perché non la voglio sentire in altre occasioni, ma perché mi sembra di attaccarle il telefono in faccia poi. Mi metto seduto sul letto, ancora mezzo addormentato, e prendo il computer che si trova sul comodino per metterlo sulle mie gambe. Senza pensarci troppo accetto la chiamata e mi ritrovo dall'altra parte dello schermo un Alice più bella del solito. Appena mi guarda la vedo sbarrare gli occhi, ma torna subito seria come se non volesse mostrare il suo stupore. Il suo stupore per cosa poi? Mi guardo dalla testa ai piedi per vedere se ho qualcosa che non va. Ah si.. sono a petto nudo. È la prima volta? Non so, non credo, ma per lei dev'essere strano vedermi così credo,visto che arrossisce e cerca di coprirsi coi capelli. La sua reazione mi fa sorridere e penso a quanto sia impacciata e  tenera quando cerca di nascondersi. É una cosa che ho notato molto in lei, tende a non voler catturare troppo l'attenzione della gente,ma per una come lei è inevitabile attirare sguardi,così cerca spesso si nascondersi coprendosi sempre con le braccia o indossando maglioni il doppio di lei. Potrebbe tranquillamente mettere maglie mie. Chissà come starebbe con addosso cose mie... ma non lo saprò mai, non dovrebbe manco importarmi. No, non m'importa.

"Ehi!" mi saluta con la mano, mi sembra un gesto tanto infantile quanto bello, ed è un'altra cosa che mi fa sorridere.

"Ciao, Ali. Come va?" chiedo.

"Mh, come sempre." dice scrollando le spalle e guardando un punto non definito. Mi spiace per lei, ne ha sempre una. Una volta Sara, poi il professore, poi di nuovo Sara.. poi me. "Te come stai?" mi chiede guadandomi di nuovo negli occhi.

Come sto? Senza contare che ho un cugino assillante, dove la sua carriera impaccia anche la mia vita, una ex che ancora mi gira intorno, un cugino che è andato a letto con lei e la mia migliore Amicis che ne ha sempre una e in più è dall'altra parte del mondo.. "Bene, tutto bene. Ti vedo un po'.." inclino la testa e aggrotto le sopracciglia. "Stanca? Esausta?" azzardo.

Finalmente si toglie quel sorriso falso dalla faccia e libera tutta l'aria che ha in corpo, ammosciandosi. Mi spiace un casino per lei. Vorrei essere lì con lei per farle da scudo con il mio corpo e abbracciarla, dirle di non preoccuparsi, che andrà tutto bene finché ci sono io lì con lei. Ma ancora un volta, la distanza lo impedisce. Questa fottuta distanza impedisce un sacco di cose.

"Mi dispiace angosciati con i miei problemi." dice.

Che cosa!? "Non pensarlo neanche, Ali. Farei un sacco di cose per te, ma questo purtroppo è tutto ciò che posso fare!" mi esce dalla bocca, non me ne accorgo neanche. La sua bocca si spalanca, come stupita. Effettivamente lo sono anche io. Non mi aspettavo di dirglielo veramente, ma di tenermelo dentro, per paura di fare la figura dello stupido romanticone, ma tutto ciò ha l'effetto che più mi piace avere su di lei: arrossisce.

"Bhe.. ehm, grazie, credo." dice impacciata,arrossendo ancora di più.

È esagerato dire che adoro questa ragazza e che non potevo trovare migliore amica migliore?

"Allora, non mi dici che hai? Sono qui per questo!" mi indico mettendomi comodo.

"É ancora una volta Sara ciò che mi preoccupa. Sta passando troppo tempo con Francesco, ecco."

"E sei gelosa?" chiedo.

"No no, non è questo. Li ho visti scambiarsi dei soldi, e l'altro ieri dopo scuola mi ha detto che andava a casa e invece sono usciti, non so per dove." Perché nasconderglielo? Forse Sara pensa che Alice sia interessata a Francesco e magari non vuole dirle che escono insieme, per evitare di farla soffrire. Ma ad Alice non piace Francesco. Magari Sara pensa il contrario... ma anche i soldi non si spiegano. "In più Simone mi ha detto di tenerla sott'occhio e non lasciarla mai sola."

"Vi nascondono qualcosa, secondo me."

"Fino a qua ci ero arrivata anche io, grazie."

Sì, ehm.. giusto.

Coglione..

"Allora seguiteli!"

"Ti sembra il caso che debba stalkerare la mia migliore amica?"

"La tua 'migliore amica' non ti dice un po' di cose. Non credo si faccia così tra migliori amiche. Io ne so qualcosa, sai? Io e Sam oltre che cugini siamo migliori amici."

"Non so che pensare. E se.. e se si è cacciata in altri guai? Se c'è dentro anche Francesco?" ipotizza.

"Secondo me, anche se brutto, dovresti seguirla."

Mi fissa in silenzio per un minuto buono, sicuramente sovrappensiero. "Aspetta un attimo." dice alzandosi per poi andare verso la sua scrivania. É girata di spalle e sta facendo qualcosa che non riesco a capire da qua. Ne approfitto per far scendere il mio sguardo appena sotto la schiena e.. sono in paradiso? Sicuramente il suo culo è al primo posto tra i culi più belli che io abbia mai visto in vita mia. L'improvvisa voglia di toccarle il culo mi fa formicolare le mani e d'istinto mi mordo il labbro. Scene di sesso sfrenato e altre cose sicuramente vietate per quelli della sua età mi passano per la mente e sento il mio amico là sotto indurirsi.

Oddio.. pensa a scene di guerra.. pensa a scene di guerra.. pensa a scene di guerra..

Non sembra funzionare. Scruto la mia stanza, in cerca di qualche 'calmante' e vedo la mia bottiglietta d'acqua sul comodino. La prendo molto velocemente e noto che e fredda. Bene.
Me l'appoggio sul membro e tiro un sospiro di sollievo. Non oso immaginare la sua faccia se avesse visto una cosa del genere... Sicuramente la sua espressione mi ecciterebbe.

La vedo tornare e poso la bottiglietta d'acqua sul comodino. "Scusa ma.. adesso devo andare. Ci sentiamo domani?"

"Certo" sussurro.Ci diamo un'ultima occhiata e poi chiudiamo la chiamata. Libero tutta l'aria che ho in corpo e ripeto a me stesso di non doverle più guardare il culo.

Sarà difficile.

Mi stiracchio e poso il computer sul comodino e svelto vado a farmi la doccia.

Mi spoglio e lascio il pigiama sul pavimento. Entro in doccia e regolo l'acqua.

Non so che mi succede ultimamente, i miei pensieri tendono ad andare più a lei che al resto delle cose. Magari la voglia di vederla è così forte che penso solo a lei. Non vedo l'ora che sia Giugno e poterla abbracciare, anche se per poco perché poi si muore di caldo..

Inizio a lavarmi i capelli, massaggiandoli con movimenti circolari e lenti. Questo movimento calma i nervi e rilascio l'ennesimo sospiro da stamattina.

I miei pensieri vanno alla conversazione di qualche minuto prima. E mi ripasso in mente tutto ciò che mi ha detto. Ripenso alla sua voce preoccupata, ai suoi nervi tesi e alla sua espressione stanca, come se non ce la facesse più. Alla sua posizione rannicchiata, ai suoi maglioni che sicuramente avranno addosso il profumo di lei, penso ai suoi capelli, a quanto sono belli, a quanto devono essere morbidi al tatto, al profumo che emanano. Penso alla sue guance un po' paffute, ai suoi occhi col taglio da cerbiatto, al colore di essi. Un marrone a tratti chiaro e a tratti scuro, somigliano molto al marrone castagna. Poi quel naso leggermente all'insù, quel sorriso che contagia, che ti rende felice solo a guardarlo e.. quelle labbra, Dio quelle labbra.. carnose, soffici, da baciare... e vederle avvolte attorno al membro...

Non controllo il mio corpo, fa tutto da solo. La mia mano scende verso il basso per poi stringere il mio pene. Continuo a pensare a lei, ai suoi sorrisi, al suo modo di fare..

Sposto il pollice sulla punta e sussulto per la sensazione di piacere che da pensare a lei. Inizio a muovere la mano a ritmo lento, per poi andare sempre più veloce.

Inizio a pensare a lei in un altro modo, lo so. E non può che darmi piacere. La immagino qua, accanto a me, la sua mano al posto della mia e un altro verso di piacere mi esce dalla bocca. Il ritmo aumenta ancora e le gambe iniziano a cedermi. Mi aggrappo alla doccia con la mano libera e continuo a pensare a lei, non riesci a fermarmi.
Penso a lei, a come sarebbe bello sentirla gemere e vederla in tutto il suo splendore, nuda.
Quest'ultimo pensiero mi da il colpo di grazia e il mio corpo è travolto da spasmi. Vengo pensando a lei.



Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora