Chapter 47

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Axl's pov

Usciamo dalla sauna, sudati marci, riempio i polmoni di aria fresca. Alice, prima rossa dal caldo, è tornata del suo colore naturale. Le faccio un sorriso per rassicurarla. Prima aveva lo sguardo perso nel vuoto, uno sguardo buio, velato di tristezza, e ho immaginato subito a cosa pensava. Non voglio che ci pensi, non voglio che la ricordi come l'ultima volta che l'ha vista. Voglio solo che lei sia felice, senza preoccupazioni. Adesso si guarda attorno, non sapendo cosa fare adesso, la piscina, i massaggi o il litro massaggio? C'è solo l'imbarazzo della scelta.
"Cosa ti va di fare ora?"

"Litro massaggio?" propone giocherellando con l'asciugamano che ha in mano. Annuisco e ci dirigiamo verso la piscina piena di bolle. Infilo un piede e constato subito che è caldissima. Faccio un verso di approvazione e mi siedo ai bordi, il getto d'acqua mi preme sulla schiena ed è una sensazione magnifica. Alice è in piedi, guarda il fondo della vasca con sguardo preoccupato. "Tutto bene?"

Mi guarda. "Oh sì sì, certo."

"Non ti siedi?"

"Ehm.. sì, adesso." si siede cautamente, appena ha fatto tira un sospiro di sollievo. 

"Sicura?" 

"Sì certo, tranquillo." insiste

Appena la vedo rilassata piego la testa all'indietro e chiudo gli occhi, godendomi la tranquillità del silenzio, interrotta solo dal rumore del litro massaggio. Chissà come sta Sam, quel ragazzo è perso senza di me, è come un bambino che ha bisogno del proprio padre. E chissà se America ha iniziato a fare nuove amicizie.. quella ragazza è talmente timida con gli altri che sta mettendo a rischio la possibilità di fare amicizia. E chissà come sta mio padre, lo sento poco e niente, devo ricordarmi di andare a cena da lui quando torno.

"Con.. con Jasmine come va?" chiede nervosa Alice, distraendomi dai miei pensieri. 

Apro gli occhi e la guardo, si sta mordendo il labbro. No, non farlo...

"Con Jasmine? La sento poco, veramente. Dopo quella volta non è più venuta a casa mia." continuo a spostare lo sguardo dagli occhi al labbro.

Devo stare calmo. 

"E quel ragazzo magnifico di tuo cugino come sta?" ridacchia.

Finalmente non se lo morde più.

Perché chiede di mio cugino? Solo perché è un attore? E' perché mi da tanto fastidio questa cosa?

"Sta bene."

Vede che non aggiungo altro e mi guarda stranita. "Tutto qua?"

"Che devo dire?" scrollo le spalle.

"Non lo so.. da quanto è fidanzato?"

"Da tanto, e ama tantissimo America."

"Ho chiesto solo se è fidanzato, Axl. Non rispondere così."

"Come ho risposto?" chiedo scIogliendo un po' i nervi e rilassando le spalle. Non mi ero accorto di essermi irrigidito.

"Hai risposto in modo freddo, come se mi stessi avvertendo."

"Avvertendo di cosa?"

"Dimmelo tu." i suoi occhi diventano due fessure.

Come ho risposo? Male? Non me ne sono accorto. 
Non voglio fare discussioni con lei.

Mi immergo sott'acqua e nuoto fino da lei. La vedo, sfocata, mettere un piede sulla mia testa e spingermi in dietro per allontanarmi da lei. Non bado al suo piedino e riemergo davanti a lei. mi mette una mano sulla faccia e mi spinge, ride nel mentre. Le faccio il solletico alla pancia e scoppia in una fragorosa risata, mi contagia e rido anche io. Cerca di prendere le mie mani e di spostarle dalla sua pancia ma non mollo. "Basta dai!" dice tra le risa.

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora