Chapter 61

516 40 24
                                    

Alice's pov

La campanella delle otto mi rimbomba nelle orecchie facendomi scoppiare il cervello, essa dà ufficialmente inizio al mio quarto anno delle superiori. Come gli scorsi anni da parte degli alunni ci sono le solite imprecazioni e bestemmie senza senso. Non faccio caso a loro avviandomi in silenzio verso l'entrata della scuola. Un ragazzino biondo e basso mi supera correndo verso l'entrata entusiasta - stranamente - di iniziare la scuola. 

Sarà uno di prima, penso, non l'ho mai visto gli scorsi anni, e poi è così basso. Sono tutti bassi quelli del primo anno, questo non fa che strapparmi un sorriso.

Mi affretto a salire le scale che portano alla mia classe, per poco gli altri ragazzi non mi investono con le loro spallate e con le loro tallonante. 

Ma cosa avete da correre? Siete felici di andare a scuola?

Sbuffo spazientita e cerco di superarli spingendoli altrettanto. 
Quando finalmente giungo alla porta della mia classe mi ci fiondo dentro e mi siedo su un posto in fondo alla classe, uno dei pochi rimasti libero.

Appena mi siedo sulla sedia la testa inia a girarmi e per poco mi sembra di star cadendo da un burrone. Mi reggo la testa con una mano appoggiando il gomito al banco.

"Tutto bene?" mi chiede Giulia, una mia compagna.

"Ehm, ciao Giulia, sì perché?" chiedo massaggiandomi una tempia.

Mi osserva con uno sguardo preoccupato mentre i siede davanti a me. "Sei bianca in volto. Sei sicura di star bene?" ripete.

"Ssì.. non ho fatto colazione ecco." e quella prima, e quella prima ancora..

"Devi mangiare il mattino: è il pasto più importante della giornata dovresti saperlo."

Giulia, girati e non rompere le palle, maestrina.

"Non ti preoccupare" faccio un gesto con la mano.

A quel punto si gira verso a cattedra e alzo gli occhi al cielo. Ma cosa vuole questa?

Gli ultimi alunni ritardatari prendono posto e la professoressa, vestita di tutto punto, fa la sua entrata n classe. "Ben tornati, ragazzuoli! Da oggi si dà inizio al nuovo anno scolastico. Quest'anno tratterremo di.."

Di bla, bla e bla.

Perdo la concentrazione già dai primi minuti della prima ora del primo giorno di scuola, fantastico. Si preannuncia un anno fantastico.

Inizio già dai primi momenti a disegnare sul mo quaderno cerchi irregolari e possibili tatuaggi.

All'inizio della seconda ora mi pesano le palpebre e non resisto, decido di appisolarmi.

***

Il sole che tramonta sfiora l'oceano calmo con il suo giallo ormai diventato arancione intenso. L'acqua calma e fredda riflette i colori del cielo violaceo e arancio, diventando anche esso rossiccio dando ai sensi la propria pace, ciò che la mia mente meritava dopo tutto quest'anno di trambusto.
I miei piedi nudi sono avvolti dalla soffice sabbia colo beige. La tasto coi piedi e sento sotto essi qualcosa di duro, capisco subito che sono conchiglie. Mi abbasso a raccoglierne una e solo ora noto il mio vestito bianco che mi arriva alle ginocchia. Tutto ciò mi fa sorridere. Un ampio sorriso si fa strada sul mio volto.

Mi avvio verso la riva e, appena la punta dei miei piedi nudi tocca l'acqua gelida, faccio qualche passo indietro.

I gabbiani che volano verso il sole in tramonto, le onde che finiscono la loro corsa sulla spiaggia, la sabbia, il vento che mi scompiglia i capelli e mi sposta il vestito verso destra, mi fa capire che questo potrebbe essere il mio paradiso.

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora