Chapter 23

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"Mamma!" urlo entrando in casa più furiosa che mai. Ho la rabbia fin sopra i capelli, cosa vuol dire che usciranno insieme?! E' per caso uno scherzo?! "Cosa vuol dire che uscirete insieme?! E' per caso uno scherzo?!" do voce ai miei pensieri. "No, perché non è divertente, per nulla!" 

Sbatto la porta di casa mentre entro, il rumore rimbomba per tutta la casa, così come la mia voce. Mia madre si affaccia sul corridoio stupita della mia reazione. Cosa ti stupisci? Dovrei essere io quella stupita!

"Tesoro, calmati!" esclama.

La fisso per qualche secondo a braccia incrociate, non capacitandomi del suo comportamento.. "Mai cos'hai, eh? Perché fai così, mamma? É il mio professore, non puoi fare così!"

Sembro io la mamma in questo momento.

Mi fissa anche lei, sbuffa e fa ricadere le braccia lungo i fianchi. "Non lo so, Ali. Oggi mi sento esaltata.. sai una cosa? Hai ragione, a-adesso annullo la cena." dice andando verso il tavolo per prendere il telefono.

Faccio anche io ricadere le braccia lungo i fianchi, lasciando un sospiro di sollievo. "Brava mamma."

Vado in camera mia e tiro fuori il telefono, mando un messaggio ad Axl.

"Ehi!" mentre aspetto la risposta prendo il computer e lo accendo.

Mentre si accende mi arriva un suo messaggio.

"Ma ciao!" sembra di buon umore.

"Ti posso chiamare via Skype?"

Ero già sul sito.

"Certo"

Neanche venti secondi dopo risponde alla mia chiamata.

Appena lo vedo un senso di tranquillità m'invade e mi spunta un sorriso spontaneo, quasi non me ne accorgo. Lui ricambia, ma sembra un sorriso sforzato, come insicuro. Il mio pensiero va alla conversazione precedente, dove facevamo la 'pace', se così si può chiamare. Non penserà mica che non l'ho perdonato? Perché non ho nessuna intenzione di litigare ancora con lui.

"Come va?" chiedo.

"Tutto okay, te?" dice mentre annuisce rapidamente con la testa. E' nervoso, sicuro.

Guardo camera sua attraverso lo schermo, almeno ciò che la webcam permette, ma non si vede nulla.

"Bene ma.. sicuro di stare bene? Ti vedo un po' agitato, nervoso..."

"No ma va!" dice muovendosi nervoso sul letto. "E' tutto okay. Piuttosto, ehm.. che hai fatto oggi?" inizia a grattarsi il braccio.

 Sorvolo sul fatto che è strano e inizio a raccontargli di mia madre e del professor Sedano, poi passo a parlare di Simone e Sara e gli dico quant'era buono il cappuccino del bar. "Ti devo portare a quel bar quando vieni qua, è tutto molto buono." 

"Allora passeremo la maggior parte del tempo al bar vicino casa tua." dice, ricevendo una mia risata come risposta. Continua a grattarsi il braccio, non ha smesso un attimo da quando ho iniziato a parlare. "Ma sei allergico a qualcosa?" chiedo, indicando il suo braccio col capo.

Sposta lo sguardo da me al suo braccio e subito si ferma. "Oh, no, è che.. una zanzara, una grossa ecco."

Aggrotto le sopracciglia per l'enorme cavolata che ha detto e mi sento un po' delusa, mi sta mentendo, è evidente. Non sa dire le bugie. "Senti-" inizio, ma vengo interrotta da una voce femminile, mai sentita. Sbarro gli occhi per la sorpresa e il mio cuore manca un battito, vedo Axl diventare paonazzo e sbarra anche lui gli occhi. Guarda dietro il computer, sicuramente la ragazza. "Che fai?" sussurra.

Adesso sullo schermo non c'è più solo lui, ma anche la presunta ragazza. La guardo meglio e.. mi si ferma il cuore. Alta molto probabilmente il doppio di me, carnagione scura, mulatta, occhi marroncini-verdi e delle labbra carnose.

Jasmine.

Appena la vedo resto un po' basita, non la riconosco immediatamente. Ma poi penso a quella foto, sul profilo Instagram di Axl e a molte altre, ma appena mi ripeto sì e no dieci volte che è proprio lei la rabbia prende possesso di ogni cellula del mio corpo, sento un formicolio alle mani, avrei voglia di distruggere la prima cosa che mi capita a tiro, immaginandola con la testa di Jasmine.

Faccio una piccola risata, ma una nervosa. E' buffa la cosa.

Non riesco a comprendere Axl. Sì, lei è una bella ragazza, stupenda direi, ma lo ha fatto soffrire tanto, assieme a quella merda di cugino, e lui, invece di starci alla larga, ci va perfino a letto!

"Oh ma chi c'è qua!" dice con voce da gallina. Sta praticamente addosso ad Axl, lui cerca di scostarla ma lei resiste. "E' una tua amica, tesoro?" chiede rivolta a lui.

Tesoro.

Ho il vomito.

Lui apre la bocca per dire qualcosa, ma non dice nulla. Non sa che dire.. pensa me, tesoro.

"Chi è tua cugina? Che piccola.." commenta. Okay, sto per perdere la pazienza!

"Siamo amici. Piacere, Jasmine. Sono Alice." 

Fai la carina.. fai la carina..

Si mette una mano sopra la bocca, come sorpresa. "Ah quindi, visto che sai chi sono io," si indica "Axl deve averti parlato di me."

Annuisco piano. Presto poca attenzione, sto pensando a mille modi per staccarle la testa. lei mi squadra, per quanto lo schermo del computer lo può permettere. Le mani ricominciano a formicolare, stringo il piumone per alleviare un po' la voglia di alzarle le mani. Non contenta, anzi, incazzata per ciò che ha fatto, la squadro anche io e noto solo ora com'è vestita: un top sportivo rosa e dei pantaloncini che coprono a malapena il fondoschiena le fasciano perfettamente le.. ehm, natiche? Raddrizza la schiena e mi guarda facendo una smorfia schifata, come se il gesto che ho appena fatto la colpisse nel profondo..

Bene.

"Peccato,perché lui non mi ha mai parlato di te. " delusione. "Non ti ha manco menzionata." tanta delusione, io ho parlato di lui ai miei amici. "A dirla tutta, non ha mai parlato di te neanche ai suoi amici.." troppa delusione.

Guardo Axl, per un attimo mi ero dimenticata della sua presenza, ed era meglio se non lo guardavo.

Continua a fare quel sorriso falso, sforzato, probabilmente ha la mascella paralizzata, ma poco m'importa. Anzi, in questo momento vorrei solo soffocarlo col cuscino che in mano. Continua a passare lo sguardo da me a Jasmine e ha ancora il viso bianco.

Poi fa una cosa che non mi sarei mai aspettata.

Ridacchia.

"Dai, Jas, smettila." le dice avvolgendole le spalle con un braccio.

Un incudine addosso avrebbe fatto meno male. Mi sento arrabbiata.. delusa.. tradita. Come se mi avesse preso in giro per tutto questo tempo. E' sempre stato con lei, hanno continuato a vedersi. E in più Jasmine mi ha trattato di merda, come se fossi una nullità. E forse lo sono, non sono niente per lui.

"Io ti ho detto tutto su di me.." sussurro con le lacrime agli occhi.

L'espressione di Axl cambia, da nervosa a stupita e triste, ma non mi fa pena. Anche Jasmine assume uno sguardo stupito.

"..e tu che fai? Le cose.. quelle poche cose che mi hai detto sono false."

"N-" lo fermo all'istante.

"No non dire nulla" scuoto la testa "Puoi fare una cosa però?"

Prende un gran respiro e annuisce piano.

Ingoio il groppo che mi si era formato in gola e prendo la mia decisione. "Annulla i biglietti per l'Italia."













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