Chapter 42

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Continua a baciarmi in modo feroce, senza un minimo di passione, mi infila la lingua in bocca e si muove sopra di me, io non ricambio, non sento niente solo un gran fastidio. Il maglioncino mi fa pure irritazione sul collo e la sposto per grattarmi. Si placa e colgo l'occasione per prenderla e spostarla, mettendola di fianco a me. Riprendiamo fiato, Jas si siede meglio e si tira la coda per farla più stretta. Più guardo quel maglioncino e più lo odio. 

"Perché mi hai spostata, tesoro?" chiede stupita

Già, perché l'ho spostata? Di solito la lascio fare, per poi ritrovarci in camera mia, non so come. Ma questa volta mi ha dato solo fastidio, ci è andata di prepotenza, come le altre volte.

Sarà colpa del maglioncino..

"Non mi va, Jas." dico grattandomi il collo

Sbarra gli occhi. "Non ti va, è successo qualcosa?"

Succede che non stiamo insieme, che non dovremmo farlo. Non è giusto. Io non voglio stare con lei, ma se mi offre di andare a letto insieme non oppongo resistenza. Non sono uno di quei ragazzi che va a letto con la prima che capita. Le donne non sono giocattoli e non vanno trattate come tale. Se invece loro fanno così... bhe, in quel caso è perché sono zoccole. Non mi piace pensare a un Jasmine etichettata col nome 'puttana' sulla fronte, eppure è ciò che ha dimostrato fin'ora, andando a letto con Christopher mentre stava con me. 

Mi chiedo se vada anche con altri uomini oltre a me..

"Jas, cosa siamo noi?" chiedo mettendo le braccia sulle ginocchia, piegandomi in avanti

Aggrotta le sopracciglia, i suoi occhi sono colmi di stupore. Non si aspettava una domanda del genere, anzi, non si aspettava una domanda. Di solito andiamo subito al sodo, rotolandoci nel letto come conigli. Pometto a me stesso di non ricascarci.

"Scusa?" chiede irrigidendosi

"Ho chiesto: cosa siamo noi? Insomma, è evidente che non stiamo insieme, però andiamo a letto insieme, e questo mi sa di, scusami tanto, zoccola."

Si fa rossa dalla rabbia. "Che cosa!? Mi hai dato della zoccola, Axl?!"

Si alza, prendendo la sua borsa di un rosa orribile. Mi alzo anche io e le vado incontro. "Quello che voglio dire è che dovremmo finirla. E poi oggi non mi hai fatto nessun effetto, a dire il vero."

Spalanca la bocca. Sbatte le palpebre per una manciata di secondi, non credendo a ciò che dico. 

Non ci credo manco io...

"Io non sono una puttana!"

"Bhe, oddio.." non finisco la frase che mi arriva uno schiaffo sulla guancia, mi ha preso bene e mi fa un male cane.

"Sei un fottuto bastardo!" urla furiosa, per poi uscire da casa mia, sbattendo la porta.

Quello che dovevi dire, l'hai detto.

Forse quello schiaffo me lo meritavo. Anzi, sicuramente.

***

"Quindi se n'è andata, pure lei.. credo di essere completamente sola adesso." si rattristisce Alice

"Io... io non so che dirti, se non che sono qui per qualunque cosa, resisti ancora qualche mese, per favore." le sorrido, ricambia facendo un sorriso spento. "Posso rallegrarti un po' la giornata?"

"Dimmi." si accomoda

"Oggi è venuta Jasmine."

"Ti giuro che ti chiudo la video chiamata in faccia. Ti sembra il modo di rallegrare la gente?" si scalda

Fuck Distance  #WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora