Capitolo 38

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Michael's Pov

Erano passate due settimane da quando era iniziato il tour, tutto stava procedendo alla perfezione, le nostre fan erano le migliori in assoluto ci trasmettevano tutto il loro amore ed io ero felicissimo di questo rapporto che avevamo con loro. Però c'era una persona che mi mancava ogni giorno e che occupava i miei pensieri. La mia ragazza, purtroppo non ci sentivamo da giorni perché essendoci il fuso orario di mezzo e il suo continuo dover studiare per interrogazioni e compiti, non trovavamo tempo per vederci. Invece chi continuava a chiamarmi, anche per un stupido mal di schiena, era Danielle. L'ultima chiamata è durata la bellezza di un'ora e mezza, dicendomi che aveva comprato tantissime cose per il bambino, che non c'è la faceva più che era stanca di portare questo peso dentro di se e che sperava che io sarei stato presente quando sarebbe nato, ma io davvero non sapevo se sarei stato presente e non perché non volessi ma perché ero in tour e non potevo mollare tutto e partire così lasciando la band, come avrebbero fatto senza di me? Lei, ovviamente, si era arrabbiata dicendo che per un giorno Luke, Cal e Ash avrebbero potuto fare a meno di me, ma lei non capiva, non potevo deludere tutte quelle ragazze che erano lì per vedere i 5 Seconds Of Summer, e non solo tre membri della band. Per non sentirla più dire che a me non importava di niente di lei e del bambino, le dissi che avrei fatto il possibile per esserci, e finalmente attaccammo e io potevo finalmente rilassarmi. Anche perché stasera avevamo l'ultimo concerto qui in Asia e finalmente potevo tornare a casa. Mandai un messaggio alla mia famiglia soltanto dicendo che sarei tornato ma dissi di non dire niente a Lux, anche se penso ne sia a conoscenza, ma per farle pensare il contrario le mandai un messaggio dicendole che avevo perso il passaporto e che non potevo tornare a casa fin quando non ne avrei avuto un altro. Nel frattempo decidemmo di riposare anche perché tra poco sarebbe iniziato il soundcheck.

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Eravamo appena arrivati all'arena e c'erano già tantissime ragazze lì fuori, che non appena videro la nostra macchina iniziarono ad urlare e correrci incontro. Fortunatamente c'era la sicurezza altrimenti avrebbero rotto i vetri della macchina e ci avrebbero uccisi.

"Qualche giorno ci ritroveremo tra le loro grinfie e non so se ne usciremo vivi."

Disse Luke facendoci ridere di gusto. Aveva ragione, sarebbe stato un trauma. Una volta entrati ci guardammo un po' in giro mentre aspettavamo che le ragazze entrassero. In quel momento il mio telefono squillò e sperai con tutto me stesso che non fosse di nuovo Danielle, tirai un sospiro di sollievo quando vidi il nome di mia madre comparire sullo schermo del mio IPhone.

"Ehi ciao mamma, come stai?"

"Ehi Mikey io sto bene, come vanno le cose lì?"

Potevo vedere il suo sorriso e la sua felicità nel rivedere il suo unico figlio dopo tanto tempo, ci eravamo tenuti in contatto, ma era parecchio che non ricevevo una sua chiamata su Facetime.

"Tutto bene, è bello stare qui ma come ogni volta è difficile stare lontano da voi. Però per fortuna domani mattina abbiamo il volo per tornare in Australia. Come sta papà?"

Appena menzionai il fatto di tornare a casa, vidi i suoi occhi verdi, illuminarsi come se il sole fosse andato a scontrarsi con essi.

"Non vedo l'ora di abbracciarti bambino mio. Tuo padre sta bene, è andato a lavoro molto presto questa mattina."

Mi faceva piacere ricevere attenzioni da mia madre, ma spesso mi imbarazzavo soprattutto se c'era qualcuno nei paraggi. E infatti Calum si avvicinò a me.

"Oh bambino mio vieni qui che ti faccio tante coccole.."

E iniziò a toccarmi i capelli, cosa che odiavo, soprattutto se era per prendermi per culo. Lo lasciavo fare solo  a Lux, dopo aver fatto l'amore.

When Something Great Began M.C. #Watty2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora