Arrivammo a Miami,e mi sentì subito in soggezione,per la magnificenza degli edifici che s'innalzavano alti di fronte a me,che sembravo una piccola formichina,le palme che costeggiavano le spiagge,dove virava un azzurro cristallino del mare,ville immense con giardini curati,potevo sentirne l'odore dell'erba appena tagliata,brulicava di ragazzi bellissimi e ragazze anch'esse stupende,mi sentivo inadeguata in tutto ciò,le risate delle persone che ci passavano accanto,ragazzini che andavano su i pattini o facevano a gara di skateboard,passandoci a raso,e Katy rideva come una matta,aveva sempre quel sorriso radioso stampato in volto,ma cosa si celava nel suo sorriso?,mentre i miei occhi parlavano per me.
"È superbo,non ho mai visto niente del genere,sono eccitata" esultò,spalancando i grandi occhi grano,potevo vedere nelle sue iridi gli edifici specchiarsi come in uno specchio,chissà la gente cosa leggeva nei miei occhi.
"Già,è talmente bello che mi sento spaesata" ammisi,rifacendo alla meglio la mia coda che ormai aveva perso di sostanza,allentandosi sempre di più,lasciando le ciocche aleggiare libere sul mio collo.
"Guarda,questo negozio mi sembra alla nostra portata" Katy mi strattonò il braccio,aveva una forza per essere così mingherlina,e una ragazza con i capelli rosa a cresta ed un braccio tutto tatuato,con orchidee,rose e spine che si arrampicavano sulla spalla,ci accolse con un sorriso da cui intravidi un piercing alla gengiva superiore,rabbrividì al pensiero di quanto potesse far male.
"Ragazze volete una mano?" Ci rivolse avvicinandosi a noi,con l'aria di chi non ha voglia di fare un cazzo,sbadigliando.
Katy mi guardò,e io gli mimai un 'digli di no,no',Katy si ricompose e con la sua voce gentile gli rivelò,
"No grazie,stiamo dando un'occhiata per la mia amica" ,non ci fu risposta migliore,gli buttai un occhiataccia infiammata,e lei sorrise.
"Si,solo un occhiata" ribattei,per non sembrare muta come un pesce.La ragazza con un gesto della mano,sbadigliando tornò dietro il bancone.
"Katy,potevi fermarti ad un occhiata,senza precisare" sospirai,guardando tra i vari stand se trovassi qualcosa adatto a me,quando Katy si avvicinò,facendo penzolare sulla mano una gruccia con dei leggings di pelle,e nell'altra un top lungo che possa coprirmi le natiche,con le spalline sottili e uno scollo notevole."Che ne pensi di questi? Sexy ma non esageratamente,contando che c'è quasi tutta roba con le borchie e catene,e i negozi migliori hanno prezzi da spavento" ammise Katy,gettando un altra occhiata verso i vestiti.
Andai nel camerino a provarmi la roba,e mi sembrava abbastanza presentabile,meglio dei jeans logorati che avevo.
Lo mostrai a Katy aprendo la tendina beige del camerino,che alzò il pollice,
"Stai benissimo Cindy,si gireranno tutti a guardarti,sono quasi invidiosa" mi fece l'occhiolino,e scoppiai a ridere,portandomi una mano davanti.
"Bene,prendo questi" dissi alla ragazza al bancone,li avevo già indossati,dandogli il cartellino per battere il prezzo.
"30 dollari" affermò,senza guardarci,messaggiando al cellulare.
Glieli porsi e lei ci ringraziò senza troppe cerimonie.La fame incombeva su di me,e visto che qualcosa avevo ancora nel portafogli,ci avviammo in una tavola calda,con delle poltrone di pelle marroni,e un bancone il legno massiccio ben curato.
Ci sedemmo,ed un ragazzo con i capelli biondi dagli occhi marini ci sorrise,prendendo carta e penna dal grembiule nero."Cosa posso portarvi bellezze?" Aveva un sorriso gentile e rilassato,Mi voltai verso Katy che arrossì,"2 frullati alla banana,e 2 ciambelle grazie" presi parola,vedendo Katy imbambolata davanti a quel ragazzo,che gli sorrise e tornò dietro il bancone,per dare il nostro ordine,mentre guardavo fuori,e la sensazione che mi sarei dovuta scontrare tra poco con quella donna mi rattristò,ma non lo diedi a vedere,guardavo solo la gente fuori che rideva e si spintonava allegramente,e vedendo Katy assolta da quel ragazzo mi fece spuntare un lieve sorriso,e scuotere la testa.
Pov.James
Mi ero svegliato da poco,un sussulto,un'altro incubo,era sempre così ormai,l'odore che proveniva dalla cucina mi riscosse dal mio stato bradipo,era sicuramente opera di Evelin,la mia domestica,m'infilai un pantalone grigio della tuta e scesi giù per le scale a chioccia di legno.
"Buongiorno signore,la colazione è pronta,ora devo andare,se ha bisogno di qualcosa mi chiami,le ho ripulito tutto il sudiciume che ha lasciato ieri sera,faccia il bravo,niente feste stasera" mi rimproverò Evelin,era una donna di mezz'età bassa e grassoccia,il viso tondo gli conferiva un aria simpatica,aveva i capelli corti riccioli neri,era l'unica donna che non trattavo male,a parte mia madre che vedevo sempre meno,dal momento che si era trasferita a New York.
"Evelin,lo sai che adoro fare festa,stasera non ti prometto niente" la guardai con un sorriso sornione,a cui sapevo che faceva effetto su tutte,e dico tutte,anche donne di 70 anni,mi avvicinai abbracciandola e gli diedi un bacio sulla guancia,e lei con un gesto timido della mano mi allontanò.
"D'accordo,ma si comporti bene,ha 24 anni ora,non è un bambino" l'ultimo rimprovero prima di prendere la borsa dal divano bianco di pelle,e chiudere la porta,salutandomi con la mano.
Stavo mangiando le mie uova con il bacon croccante quando sentì suonare alla porta.
Mi alzai dallo sgabello in ferro e andai ad aprire."Ehi J. Che si dice? Festa da spavento ieri" era Josh,si tolse gli occhiali con le lenti a specchio Ray-Ban,ed entrò sentendo l'odore della mia colazione,ed iniziò ad aprire il frigo come se fosse casa sua,abitudine ormai.
"Josh,sei stato fortunato che ieri non hai vomitato sul parquet,o Evelin si sarebbe licenziata,com'è andata con Lauren?" Lo incitai con un alzata di testa,mentre beveva del succo d'arancia dalla bottiglia.
"J.non puoi capire,altro che santa,quella è un assetata numero 1,l'ho buttata fuori stamattina alle 9,lo sai ormai come funziona" mi diede una pacca sulla spalla amichevole,e poi all'unisono "scopi e molli" e scoppiammo a ridere.
Era un bel ragazzo Josh,biondo occhi castani,ma di solito le ragazze si buttavano addosso a me."Senti Josh,ho delle commissioni da fare,quindi ci si vede" lo invitai per uscire,ma mi guardò perplesso.
"E dai J. Ti aspetto qui,faccio una partita al Xbox,prometto di fare il bravo" mi fece gli occhi da cane bastonato,che testa di cazzo,e mi pregò con le mani giunte,fissando me e l'xbox con desiderio e luccichio.
"Ok cazzone,comportati bene con la mia bambina" gli dissi ridendo,guardando verso l'Xbox,e mi venne a ringraziare dandomi un spallata,come era di consuetudine,prima di chiudermi la porta alle spalle,infilarmi gli occhiali e uscire dal viale con la mia Ferrari.
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STRONG
RomanceCindy ha 18 anni appena compiuti,sua madre l'ha abbandonata per scappare con il suo nuovo compagno all'etá di 7 anni,lasciandola sola con il padre. L'unica persona che gli vuole bene,che però diventerà un alcolizzato finendo in una comunità,lasciand...