17

11.7K 621 86
                                    

Mi ero data una rinfrescata e con l'aiuto di Katy mi ero preparata per la serata.
Alle prove non l'avevo visto James, e da una parte era stato meglio così, non avrei potuto reggere il suo sguardo profondo e cupo al contempo, le parole che mi aveva detto mi avevano lasciato un retrogusto amaro, ed i pensieri si tessevano.

"Credi che abbia esagerato con il trucco?" Katy si girò verso di me con la matita per gli occhi tenuta come se fosse una sigaretta.
Chiuse gli occhi per mostrarmi la sua riga blu elettrica, e quando li riaprii aspettava una risposta.
Gli sorrisi e scossi la testa.
"No, sei perfetta" affermai, spostando il mio sguardo nello specchio difronte a me.
' Il trucco copre le imperfezioni esterne, ma non quelle interne ', mi ricordai mentalmente.
Applicai un lipgloss Fucsia, e tracciando il contorno delle labbra con il pennellino ripensai al bacio di James, al suo sapore fresco e frizzantino.
Dovetti scacciare in fretta quel pensiero per concentrarmi su lo spettacolo.

Il bustino era sempre troppo stretto per il mio seno, ma quando le tende si aprirono, finsi un sorriso e la base cominciò a riecheggiare diffondendosi nel locale.
Ormai mi ero abituata al fascio di luce che ci colpiva in alternanza, ma non mi ero abituata al buio che si estendeva davanti ai miei occhi, quegli occhi che cercavano imperturbabilmente sempre i suoi, senza mai trovarli. Ballavo con il pensiero che le sue nubi percorressero il mio corpo, e quel pensiero mi dava la forza di muovermi seducente, ero la sua spettatrice che attendeva impazientemente di vedere il suo sguardo su di me.

Ci piegammo roteando la testa, per poi ritirarla in su, ancheggiando dando le spalle al pubblico. Ancora non credevo possibile che la mia timidezza mi avesse portato a fare certe cose, ma certe volte la timidezza è solo una barriera che cade quando si apre il sipario e ritorna quando si chiude, ed a me succedeva sempre così.

"Siamo state fe-no-me-na-li" canticchiò Katy ancheggiando e schioccando le dita mentre ci avviavamo nei camerini per toglierci le maschere e diventare di nuovo fragili.
"Siamo state brave, si" ammisi mentre scivolavo via dal corpetto rigido.
Indossai un vestito nero con lo scollo a cuore e le spalline sottili, cancellando con la salvietta tutto quel trucco che non si addiceva alla vera me.
"Direzione Bar" esultò Katy, feci una risata e mi lasciai trascinare per mano. Ad ogni passo speravo d'incrociarlo.

Ci sedemmo su gli sgabelli e Cody, che ormai era diventato un nostro amico, ci versò due bicchieri di Cointreau.
"Ecco a voi fanciulle, il solito" ci sorrise, poggiando i gomiti sul bancone.
"Siete state pazzesche ragazze" ammise scuotendo la testa incredulo, posando lo sguardo su di me.
Faceva un certo effetto, ma non aveva i pozzi in cui volevo sprofondare.
I capelli lunghi mori sopra le spalle, tirati indietro da una buona dose di gel, e occhi verde bosco, un sorriso smagliante, e la maglia nera con scollo a V aderente, metteva in mostra il suo fisico prestante.
"Grazie Cody" risposi, abbassando lo sguardo agitando il liquido all'interno del bicchiere per poi prenderne una sorsata, che bruciava e riscaldava la gola secca.
"Katy tutto apposto Kevin?" Domandò Cody, spostando lo sguardo su di lei, che annuii mentre beveva,
"Si, ora sta meglio" rivelò, mostrando un sorriso.
Ero intenta nella conversazione quando stavo per dare un'altra sorsata incontrai i suoi occhi che mi scrutavano.
Lascia sospeso il bicchiere nella mano che tremava. Nello stesso momento vidi una ragazza dai capelli neri a caschetto avvicinarsi a James sorridente ed abbracciarlo. Sembrava contento nel vederla, ma la cosa che mi fece più male fu il loro bacio.
In una sorsata finì tutto il liquido che bruciò come se avessero appiccato un incendio dentro.
Si staccarono sorridendosi, riportando un'attimo i suoi pozzi su di me, erano freddi e gelidi, non gli stessi che vidi quella mattina baciarmi e toccarmi.
Sentì una fitta allo stomaco, troppo forte, mi girai verso Cody.
"Tutto ok Cindy?" Mi fissava spaesato, annui alzandomi dallo sgabello.
Katy mi fermò per un braccio prima che me ne andassi.
"Cindy dove vai?" Mi domandò preoccupata,
"Sono stanca, credo che andrò a casa" ammisi sforzando un sorriso, anche se non era la verità.
Riportai il mio sguardo perso verso James, stringeva la sua mano in quella di lei. La testa vorticava, finché non vidi che la trascinò fuori dal locale.
"Mi hai sentito? Vuoi che ti accompagni?" Mi riscossi guardando Katy, mi fissava allibita cercando di leggermi negli occhi, ma questa volta avrebbe trovato il vuoto.
"No grazie" scossi la testa e gli scoccai un bacio frettoloso sulla guancia prima di girarmi e uscire traballando come se avessi preso una sbronza, ogni passo si faceva più pesante del precedente.

Una volta fuori mi appoggiai all'inferriata delle scale per riprendere a respirare.
La macchina di James non c'era, era andato via con lei. La vista divenne pesante, ma prima che permettessi al tacco di toccare il primo gradino una mano forte mi strinse l'avambraccio facendomi voltare.
" Sembri triste Cindy...che ti è successo?"La voce pacata e dolce di Josh mi faceva sempre di più rimanere basita, e sapere ancora che forse era mio fratello mi dava sui nervi, avrei dovuto distruggere tutto, ma i soldi per tirare fuori mio padre dalla clinica erano più succulenti di qualsiasi vendetta nulla ormai.
"no grazie Josh, tutto apposto" rivelai scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Rimase ad osservarmi, i suoi occhi mi agitavano, "mi dispiace, si...insomma sai James alle volte sa essere insostenibile" si passò una mano tra il ciuffo biondo, lo guardai stranita, da che pulpito viene la predica.
"Beh tu non sei stato da meno, ti ricordo" lo rimproverai incrociando le braccia al petto.
Lo vidi deglutire e toccarsi la fronte agitato,
"Si ma ti ho chiesto scusa, non credi che potremmo diventare...amici?" Disse le ultime parole in un sussurro appena percettibile ed in evidente imbarazzo, fissai i suoi occhi mare, erano supplichevoli.
"Si potrebbe fare" dissi di rimando, porgendogli la mano che accettò con un sorriso soddisfatto.
"Io...ecco, rientro" mi fece gesto con il dito prima di voltarsi del tutto.

Entrai in casa, avevo solo voglia di dormire e dimenticare tutto, il bacio con James in primis, il mio e quello che avevo visto scambiarsi con quella ragazza, faceva troppo male ripensarci, fitte come lame che trapassavano all'interno, lacerando tutto ciò che di buono trovavo.
Mi svestii buttando i vestiti a terra come se fossero pesi, scalciai le scarpe in aria togliendole.
Avevo bisogno di una doccia che lavasse via tutti i pensieri, quando il rumore dovuto allo scatto della serratura mi fece sobbalzare.
Infilai la veste che mi prestò Katy, avviandomi nel salotto.
I suoi occhi pugnali che mi straziavano, si appoggiò alla colonna della cucina squadrandomi, con le mani in tasca.
Quando aprì le sue labbra troppo belle da fare male.
"Dovrei evitarti, starti lontano in tutte le maniere. Non ci riesco, ho bisogno di sapere quanto sei pura Cindy, ne ho bisogno ora" il suo tono fermo e intenso mi fece perdere un battito, leggevo il bisogno e il desiderio in quei maledetti pozzi e come sempre sapevo che ci sarei sprofondata di nuovo.

Eravamo come un filo elettrico rotto ma se univamo le due estremità facevamo scintille.

STRONG Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora