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Lo sentii richiudere la porta, mentre una lacrima solcava il viso che andava in fiamme.
Non potevo cedere così, sopratutto per il motivo più che valido. Tentavo di odiarlo, mi ero fatta film e monologhi su quando ci saremmo rivisti, disprezzandolo con tutta me stessa, ma era inutile, più lo vedevo più lo volevo sentire in ogni fibra del mio corpo, o semplicemente già vi era impresso dentro, impregnando il mio corpo della sua presenza.

Come avevo sospettato il risveglio non fu dei migliori, giramento di testa a volontà.
Mi sedei sul letto sentendo girare tutta la stanza, mi misi una mano sulla fronte calda, alzandomi piano, arrivando a tentoni nel bagno.

Aprii il mobilino bianco vicino allo specchio, trovando la confezione di aspirine, ne presi una , aprendo il rubinetto per bere.

Mi feci una doccia veloce per rinvigorirmi e riprendermi dal post sbornia, mi vestii di fretta con la divisa, degli shorts neri e la polo a mezze maniche nera, dirigendomi verso il Fast-Food.

Aprii la porta, accompagnata dal tintinnio che mi dava sui nervi, specialmente perché le mie facoltà mentali e fisiche non erano delle migliori.

Vidi Luke salutarmi dalla cucina con un cenno del capo, che ricambiai sorridendo a stento, mentre infornava un dolce.

Andai sul retro, controllando se ancora non vi fossero clienti per salutare Cam.

Lo trovai piegato, intento a sistemare le bevande sullo scaffale, mi avviai per aiutarlo, allacciandomi il grembiule, sistemando i capelli in una coda.

"Ciao Cam" accennai, prendendo 2 bottiglie per riporle sullo scaffale di metallo.

"Ciao Cindy" ricambiò senza battute e senza alzare il viso, non era da lui.

"Tutto ok?" Riprovai ad iniziare una conversazione.
Si voltò di spalle, senza fiatare.
Che cavolo...gli misi una mano sulla spalla facendolo girare, aveva il collo segnato da una striscia rossastra.
Mi guardò negli occhi ibernandomi con il suo azzurro.

"È stato James?" Più che una domanda la mia suonava più come un'affermazione, sapevo che era stato lui.

"Se lo sai non c'è bisogno che ti dica niente, Cindy sono stufo, anzi no...mi sono rotto le palle, questo dopo neanche due giorni viene qui e fa il boss della situazione" si passò una mano su i capelli incredulo, sbattendo le ciglia più volte, continuando a riporre gli scatoloni di bottiglie, rompendoli lanciandoli sull'appalto di legno.

"Lo so e mi dispiace, ma è...come dire...complicato?" Cercai di spiegare, senza spiegare nulla in realtà, avevo ancora la gola arida, ed il giramento sembrava non volersene andare, compresa una lieve nausea.

Mi appoggiai al muro, buttando la testa all'indietro.

"Cavolo...ascolta Cindy tu mi piaci ok? E tanto, cazzo se mi piaci, ma evidentemente i tuoi tipi di uomini sono ben altri, magari quelli che attaccano al muro uno che nemmeno conoscono solo per aver aiutato una ragazza" confessò, avvicinandosi a me. Alzai la testa confusa, lo vidi guardarmi senza la sua solita malizia e senza sorriso strafottente, la cosa mi metteva in soggezione.

Si fece più vicino, accarezzandomi con il dorso il braccio che restava lungo i miei fianchi immobile, chiusi un attimo gli occhi, sentivo parole sussurrate, parole dolci.

'Cindy ho bisogno di sapere quanto sei pura'

Le sue parole aleggiavano come un mantra nella mia testa.
Sentii un respiro farsi vicino, quando udii il rumore della porta blindata del retro sbattere furente.

Aprii gli occhi spintonando Cam, vedendo arrivare da lontano un James a passo sicuro.

"Oh no, di nuovo" sussurrò Cam mettendosi le mani nei capelli.
Lo guardai stranita per poi posare lo sguardo su James che si trovava davanti a me.

"Ora...te...vieni...con...me, chiaro?" Il tono risoluto mi fece trasalire, guardava Cam lanciandogli occhiatacce, mi accasciai sulla cassapanca sfinita, tirandomi in dietro i capelli con le mani.

"Senti amico, ma hai qualche problema? Chi ti dà il consenso di venire nel mio Fast-Food, sbattere le porte, quando ti pare e piace?" Sbottò Cam furioso, incrociando le braccia al petto.

Vidii James ridere sotto i baffi, estraendo dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette e un accendino, per accenderla successivamente parando una mano davanti.

"Nessuno mi dà il consenso, lo faccio e basta, non mi pare che ci sia un divieto" rispose tranquillo, tirando una boccata.

Mi alzai stufa del battibecco, stava diventando una soap-opera, quando in realtà girava tutto male, tutto.

"James, vai via, non capisci che non abbiamo più nulla da dirci?" Esultai esausta, fissandolo incredula.

"No, vieni con me, punto" precisò, facendomi voltare, slacciandomi il grembiule gettandolo a terra.

"Cindy dove credi di andare?" Mi riprese Cam, vedendo la mano di James attorno al mio polso.

Tentai di aprire bocca, richiudendola, guardando James.

"Da oggi non lavora più per te" asserì James scortandomi fuori, tentando di stare al suo passo troppo veloce per il mio stato fisico.

Una volta sul marciapiede, Lasciai la presa strattonando forte.

"Basta, cazzo Basta, si può sapere chi ti dà il diritto di decidere, ho perso di nuovo il lavoro, non ho soldi per pagare la clinica a mio padre, se non pago le bollette e l'affitto metteranno la casa all'asta, e non ti ci mettere anche te, a fare il paladino della giustizia, per venire a controllare come procede la mia fottutissima vita" sbraitai senza controllo, mentre le lacrime rigavano il mio volto senza interruzione, vedevo il volto di James sfocato farsi più vicino, prendendomi il viso tra le mani, appoggiando la fronte contro la mia.

"Cindy, non puoi capire, lo so che per te sono una sofferenza, ma tu per me sei una salvezza, scusa se non riesco a lasciarti stare, ma devo dirti la verità...mi odierai, ma è la cosa giusta, ed ho bisogno di te" sussurrò quelle parole, vicino al mio viso deglutendo come se gli mancasse la salivazione per continuare, le sentivo spezzarsi e rimanere ovattate all'udito.

"Che...che vuoi dire James?" Gli chiesi titubante, scrutando i suoi occhi, divenuti troppo neri ed intensi, non riuscivo a vedere la fine e mai ci sarei riuscita, troppi segreti teneva celati nei cassetti, ero pronta a scoprire ciò che aveva da dirmi? Ero pronta a soffrire ed essere la sua ancora nel bene e nel male? Di una cosa ero certa, volevo solo la verità.

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