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Richiusi la porta del camerino e percorsi il corridoio, avevo inalato quanto più ossigeno potessi permettermi, per poi rigettarlo in sospiri lunghi e distesi,la testa vagava e il cuore tamburellava uno strano ritmo scordato.
C'erano molte ragazze, parlavano appoggiate al muro dipinto,mostrando l'ultimo paio di sandali con il tacco 13 di tendenza, mostravano le proprie borse griffate, mi guardarono per un'istante quando gli passai davanti, abbassai la testa,io non facevo parte di quel mondo,e forse nemmeno di questo ma ormai c'ero,lasciandole alle mie spalle con gli occhi puntati dietro per sparlare su futilità,e non realmente su i sacrifici della vita.

Una voce Maschile familiare al mio udito m'invitò ad avanzare sul grande palco illuminato da led azzurri sta volta, avevo le palpitazioni, e chiudendo gli occhi avanzai.
Cercai di guardare d'avanti ma un bagliore luminoso puntò su di me oscurandomi la vista.

"Prego signorina si presenti" la stessa voce giovanile m'incitò a parlare,
"Salve,Cindy Foster...18 anni,vengo dal Tennessee" ammisi torturandomi le dita delle mani dietro la schiena,come se mi avessero legato.
Non udivo voci,solo un fastidioso ticchettio di penna sul tavolino,
"Bene,ha mai...ballato?" Esitò un' instante prima di chiederlo,probabilmente non avevo proprio l'aspetto o anche solo la postura di una ballerina,ed era vero,
"No Signore...n...non ho mai ballato,ma imparo in fretta" ammisi con il cuore in gola affrettandomi ad aggiungere le ultime parole per non essere respinta ancor prima d'iniziare.
"uhm... Beh vediamo come se la cava" tirai un sospiro di sollievo dentro di me,dovevo dare il massimo se volevo un lavoro,altrimenti mi sarei arrangiata sempre a fare la cameriera per quattro miseri dollari.

La base iniziò a riecheggiare nelle mie orecchie,era un pezzo sensuale,non sapevo bene come muovermi o che passi fare,decisi di affidarmi alla sorte e alle note seducenti che uscivano dalle casse.

Iniziai ad ancheggiare muovendomi in avanti,piegandomi,per tornare su toccandomi le gambe con le mani,fino a fermarmi per tenerle su i fianchi,mi voltai dando le spalle a loro agitando lentamente il bacino a destra e sinistra,mi girai solo con il volto per buttare un bacio con la mano,scorsi una sedia e non ci pensai due volte a trascinarla sul palco,per mettermi a cavalcioni,andando indietro con la schiena roteando,mi alzai in piedi sulla sedia,piegandomi con le mani sulla spalliera della sedia,gettando indietro prima una gamba poi l'altra,alternandole sensualmente,scesi giù continuando a ballare e muovere le mani schioccando le dita ai lati dei fianchi,portando una mano in alto a sfiorarmi il collo con le dita tremanti sempre ancheggiando,mi abbassai gattonando in avanti roteando il bacino,quando la canzone stava per finire mi girai di spalle e mi sganciai il corpetto lanciandolo sul tappeto di velluto del palco,avevo un top a fascia sotto e quindi non restai nuda,

La canzone finì e mi rigirai davanti al pubblico o a chi c'era dato che non potevo vedere,ero affannata,il respiro corto,il cuore era impazzito non avevo mai fatto niente di simile,non ero mai stata così disinvolta,forse stavo davvero cambiando.
Un rumore di mani si elevò,erano pochissime,ma mi bastò per sapere che non ero andata malissimo come prima volta.
"Signorina Foster..." Cominciò a dire il ragazzo,quando prese parola un'altro,con una voce calda e roca,che mi fece rabbrividire,provocandomi la pelle d'oca "si presenti domani sera,puntualità è ciò che esigo" m'informò,con un tono di voce pacato e coinciso.
"La ringrazio Signore,arrivederci" sussurrai ancora incredula,dirigendomi in camerino con un'adrenalina ad un livello smisurato che vibrava dentro,quando aprii la porta Katy si voltò vedendo la mia faccia sorridente per la prima volta dopo 11 anni,si alzò in piedi dal panchetto e saltellando mi abbracciò,era solo l'inizio.

Pov.James

Ero arrivato al locale,vidi Josh intento a fare delle domande ad un ragazza con un caschetto rosa,mi misi a sedere in fondo su un divanetto,aprendo le braccia per poggiarle sulla spalliera,e accavallai le gambe.
Aveva un viso familiare,e guardando attentamente la luce gli abbagliò gli occhi rivelando quelle due pietre verdi,un fremito improvviso si divulgò dentro di me,iniziando a sudare freddo,non la conoscevo, non mi sarei avvicinato, avevo mille motivi per non farlo. Cindy,18 anni,un fiore appena sbocciato,un bellissimo fiore da i petali delicati.
La base iniziò a suonare,e Cindy si muoveva sinuosa come una dea,la sua innocenza la rendeva così irresistibile da farmi desiderare di possederla su questo divano a cavalcioni su di me,per assaggiare quella sua pelle diafana imperlata da gocce di sudore che avrei leccato volentieri.
La guardai incantato dai suoi movimenti lenti e sensuali,il membro mi premeva sul tessuto grezzo dei Jeans,imprecai a bassa voce,quando la base finì,mi avvicinai al tavolo,dove Josh iniziò a parlare e appena si voltò mi vide annuendo,gli tirai una pacca sulla spalla,e presi parola,era di fronte a me,iniziai ad agitarmi,ma non dovevo darlo a vedere,infondo neanche la conoscevo cazzo.
"Si presenti domani sera,puntualità è ciò che esigo" l'intimai con un groppo in gola,che mi toglieva il respiro,quando mi ringraziò e se ne andò scomparendo dietro il tendone.

"Questa James è formidabile,ma...mi sembra di averla già vista" si grattò la barba,girando la penna tra le dita.
"Mah certo,quella che mi ha respinto,oh ma si dovrà ricredere" disse battendo il palmo sul tavolo,alzandosi.
Lo bloccai con il braccio,"dove cazzo pensi di andare Josh?" una scarica di rabbia si propagò,e strinsi i pugni,
"J.qualche problema se me la scopo?" digrignai i denti al suono 'scopo',e con la mano premuta sul suo torace lo allontanai facendolo finire a sedere di nuovo,
"Da oggi esigo professionalità sul lavoro,non ammetto più queste stronzate" l'informai con le mani che prudevano,maledicendomi,
"J.sei sempre stato il primo,non venirmi a fare questa cazzo di predica,non si regge in piedi,io faccio quello che voglio dal momento che siamo soci alla pari,fottiti" si alzò,buttando a terra la sedia,la voglia di sbatterlo al muro cresceva in me,ma mi trattenni,quando vidi arrivare la prossima ragazza per il provino,la ragazza che era con lei quella sera,si chiamava Katy.

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