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Il tragitto in macchina non fu molto lungo, eravamo assorti nel silenzio e da qualche sguardo fugace che ogni tanto ci buttavamo.

Accesi la radio per smorzare la tensione che si stava creando, non sapevo neppure dove mi stesse portando, ma mi fidavo di lui.

In radio passò una canzone dal ritmo latino, non sapevo le parole ma inizia a muovere la testa ed ondeggiare sul sedile. Guardai James con la coda dell'occhio che rideva divertito.

"Trovi divertente il mio modo di ballare?" Gli chiesi assumendo un tono offeso.
"No, non mi permetterei mai, sei...come dire...sensuale?!" Affermò pensando un po' alla risposta.
Sorrisi soddisfatta.
"Lo so" confermai ridendo, ricominciando a ballare.

Guardai fuori dal finestrino, vidi il mare in lontananza, ad ogni curva ci avvicinavamo sempre di più.

"Mi stai portando al mare?" Esclamai entusiasta ed affascinata da quella visuale.
"Si, ti piace?" Chiese fissandomi intensamente con le sue nubi serene, non sembravano più tempestose.
"Se mi piace? L'adoro!" Continuai a guardare quel mare cristallino, con onde che si stagliavano tra loro, tornando più possenti di prima.

Ci fermammo davanti ad uno spiazzato roccioso.
James corse ad aprirmi lo sportello, porgendomi la mano che accettai, stringendola con la sua.
Lo vidi aprire il bagagliaio e tirare fuori un cesto in vimini, ed un telo.
Risi divertita dalla scena, non mi aspettavo un James così...non era un tipo da pic-nic sulla spiaggia.

Vedendo la mia faccia rossa dalle risate, corrugò la fronte.
"Qualcosa non va'?" Domandò buttandosi un'occhiata dalla testa ai piedi, spaesato.
"No, è che non credevo fossi questo tipo di ragazzo, che prepara i panini per portarli in spiaggia" mi trattenni dal ridere mettendo una mano davanti alla bocca, ma i miei occhi ingannavano il divertimento e l'immensa felicità che provavo.
"Infatti, me li ha preparati Evelin, la mia domestica. Avresti rischiato una gastrite" ammise ridendo, scuotendo la testa.

Sistemai il telo sulla sabbia calda, tirava un filo di vento, quel tanto da farmi venire una leggera pelle d'oca.
Ci sedemmo sopra, togliendomi le scarpe appoggiandole vicino alla borsa.

"Allora...non sapevo avessi una domestica" Mi voltai verso James, che aveva il viso alzato verso il sole.
Tolse gli occhiali guardandomi.
Si stese sul telo e lo fissai, finché non sentii una mano cingermi la vita ed attirarmi giù.
Sorridemmo fissandoci negli occhi.
Era una sensazione magnifica, il cuore aveva un ritmo calmo e tranquillo, niente era più un dolore lacerante.
Gettò un occhiata sul mio tatuaggio poggiandoci sopra l'indice, percorse la curva del mio corpo incendiato ad ogni suo passaggio.

"In effetti non c'è molto da dire, ho una domestica e l'adoro, è stata come una seconda mamma, fine della storia." Assunse un tono di voce forte e tagliente, come se ci fosse stato qualcosa a disturbarlo e mi stesse nascondendo ciò. Non capivo eppure io mi ero aperta con lui, ed ora vederlo con lo sguardo dritto verso il mare come perso nei suoi pensieri, mi convinceva che aveva un dolore anche lui.

"In che senso una seconda madre?" Chiesi timorosa per la paura di una sua reazione. Fissava un punto fisso verso di lui, probabilmente la boa che galleggiava in cui in lontananza sembrava un piccolo puntino, come eravamo noi.
"Fine.della.storia" scandii bene ogni singola parola senza voltarsi.
Non volevo calcare ancora di più la mano, sarebbe stato inutile, non era disposto a dirmi ciò che lo affliggeva, e quindi restai in silenzio. Annuii togliendomi il vestito.

Feci per alzarmi quando una mano avvolta intorno al mio polso mi fece cadere di nuovo sul telo.
"Dove credi di andare in mutande e reggiseno?" Mi fissò cupo, i suoi pozzi erano ritornati scuri e profondi, troppo per una giornata così.
Sbuffai e cercai di sottrarmi dalla sua presa.
"A fare un bagno, dato che il "CAPO" mi ha lasciato la giornata libera" tentai di nuovo di togliere la sua presa forte su di me.
"Pensi di fare il bagno in mutande e reggiseno?" Mi fissò alzando il sopracciglio divertito. Annuii, finché non lasciò la presa sul mio polso dolorante, alzandosi in piedi.

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