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Atto dicisettesimo

~Lucy Dayn~

Quando tornammo a casa, dopo l'ecografia, io preparai degli scatoloni da portare alla casa dei nonni di Mark.

Quel giorno decidemmo che Bella venisse a vivere con noi.
Mark cambiò i suoi orari di lavoro. Adesso lavorava dalle 7 alle 15, dal lunedì al venerdì. La mattina accompagnava Bella a scuola e la veniva a riprendere con la macchina.
Io invece la mattina mi preoccupavo dei miei fiori e più tardi preparavo il pranzo.
I giorni in cui mi sentivo più stanca invece abbellivo la casa con alcune foto di me e Bella da piccole.
Quando poi rientravano tutti per mangiare ci divertivamo a vedere dei Dvd o uscivamo per prendere un gelato tutti insieme.
Spesso aiutavo Bella con i compiti ed un giorno, al mio settimo mese di gravidanza, andammo al mare.
Era tutto perfetto.

***

"Lucy!!" Bella mi svegliò di soprassalto.
"Dimmi."
"Mark mi ha detto che oggi posso non andare a scuola, andiamo in città con lui!!"
Io guardai Mark. "Perché non vuoi andare a scuola?" Chiesi.
"Ha detto che non ci sono materie importanti e poi non le farà male." Disse Mark.
Io sospirai.
"Daii! Voglio stare con te!!" Disse Bella abbracciandomi.
"Ok, ma fai piano." Risposi io sorridendo.

Appena Mark arrivò a lavoro mi baciò, baciò la mia pancia, Bella ed andò via.
Io e la mia sorellina passammo il pomeriggio a provarci vestiti su vestiti e Bella non faceva che prendermi in giro per il mio pancione.
"Prova questo." Mi disse passandomi un tubino nero.
"Ma questo non mi sta neanche in una gamba!" Dissi ridendo.
Bella fece lo stesso e disse: "Beh dai non essere così pessimista, il nero sfina."

Verso le 2 tornammo a lavoro di Mark.

Stava aggiustando una macchina mentre una donna alta e magra si avvicinò a lui.
"Quanto ci vorrà?" Chiese lei pulendogli il braccio, sporco di grasso nero, con una pezza bianca.
"Per domani all'una è pronta." Disse lui.
"E quanto ci vorrà che tu decida di portarmi fuori a cena?" Continuò la ragazza.
Mark cominciò a ridere mentre io tossii un paio di volte.
Mark si girò di scatto.
"Amore!" Mi disse baciandomi. La ragazza spalancò gli occhi e rimase in silenzio.
"Lei è la mia fidanzata. Lucy." Mi presentò Mark.
La ragazza prese le sue cose ed andò subito via salutandoci.

"Vado a cambiarmi e ho fatto." Disse Mark poco dopo.
"Sorellona, se vuoi posso distruggerle la macchina." Mi disse Bella indicando la macchina della ragazza di prima.
Io cominciai a ridere come non mai.
"Tranquilla, possiamo fidarci del buon senso di Mark." Dissi io.

Appena arrivammo a casa io sprofondai in un sonno profondo.
Con tutta la fatica che avevo fatto la mattina a camminare con Bella adesso neanche mi sentivo le gambe.
Mark si addormentò con me, mentre Bella stava vedendo la tv in salone.
Mi sentivo così bene.
Bella mi considerava quasi come una madre, ma la verità per me era una sola: mamma mi stava osservando da lassù e vegliava su di me.

Con tutto quello che era successo mi sono sempre dimenticata di dire una cosa a mia madre...

"Mamma, ti voglio bene."