Atto trentasettesimo

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~Mark Ansey~

Quando mi svegliai Lucy ancora dormiva. Con il volto rilassato ed i capelli arruffati era ancora più bella.
Bella e Daniel erano un salone mentre Daisy ancora dormiva in culla.
Erano le 6 di un sabato oggioso, sembrava dovesse venir a piovere da un momento all'altro.
Lucy aprì gli occhi allora io le sorrisi. Era così strana dopo la chiacchierata della sera prima.
Lucy fece per alzarsi, ma io la bloccai e lei scivolò su di me.

"Scusa." Disse reggendosi con le braccia.
"Non andare."La scongiurai. 
Lei però si rialzo per uscire.
"Perché non riesci più a stare due secondi con me?"
"Mark... tu non sai come ci si sente quando qualcuno ti tradisce o quando non ti senti abbastanza! -Disse lei diventando tutta rossa.- E questo perché io ti amo così tanto che non ti tradirei mai! E perché non mi scoperò mai questo mondo e quell'altro solo per ripicca! Cazzo Mark io sono una ragazza madre e tu non fai che arrabbiarti per delle stupidaggini!" 

"È questo quello che pensi quindi..."
Lei rimase in silenzio mentre io cercai di metabolizzare quanto mi aveva detto.

Lucy si avvicinò alla porta, ma io le bloccai subito il passaggio.
La baciai con tutta la passione che potevo darle, ma lei mi fermò.
"Mark, oggi non..."
"Aspetta prima di dire qualcosa -la interruppi- fammi parlare. Io non sono mai sentito tradito ok, ma è proprio per i miei difetti che ho paura di perderti. Magari non mi sentirò meno di te, ma fidati so bene che tu meriti di meglio e questo mi terrorizza.
Ed è sempre per il carattere che mi ritrovo che noi due litighiamo sempre. Il punto è che riesco a tirare fuori io mio lato debole e prevale la rabbia, ma io..." Adesso non servivano più le parole, la baciai ancora, ed ancora, ed ancora.
Io la amavo e non mi importava delle altre perché vedevo solo lei, ma sapevo che era difficile da credere.

Lucy cominciò a toccarmi la schiena e le sue mani sulla mia pelle nuda mi producevano tanti piccoli brividi.

"Ti amo." Le dissi ad un orecchio.
"Scusami."
"Shh... Avevi ragione." Risposi.
Lucy nascose la testa contro il mio collo, sentire il profumo dei suoi capelli mi uccideva.
Daisy cominciò subito a piangere. A quanto pare era arrivata l'ora della colazione. 
Lucy la prese in braccio e cominciò ad allattarla. Il suo seno era diventato enorme ed il suo corpo così perfetto non faceva che eccitarmi.
Di botto entrò Bella nella stanza.
"Cazzo Bella stai calma." Dissi, aveva distrutto tutte le mie fantasie perverse!!
"Mark! Che ti ho detto per le parolacce?!" Fece Lucy, allora io rimasi in silenzio.
"Daniel non fa che insultarmi! Dice che sono una stupida ragazzina e non voglio più sentirlo!"
Subito mi feci serio ed andai Daniel.
"Cosa dici tu?!"
Lui si fece piccolo piccolo e non mi rispose.
"Mark, Mark, forse dovresti... andare a metterti una maglietta e rilassarti -fece Lucy toccandomi il petto- qui ci penso io." 
"Non abbiamo finito qui." Dissi indicando Daniel e tornando in camera. 

Non avrei mai potuto contraddirla, in fin dei conti per lei avrei fatto davvero di tutto.

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