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Atto quarantaquattresimo

~Lucy Dayn~

Quando quella sera rientrai a casa vidi il cielo stellato sopra di me sembrava essere davvero in un sogno. Afferrai le chiavi di casa capii veramente che domani sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.
Appena aprii la porta, cercando di non fare rumore con la serratura, entrai restai pietrificata.
Matteo era seduto su di una sedia con un paio di birre davanti a lui, mentre Liz mi venne incontro.
"Dove sei stata? Che fine avevi fatto? Come stai?" Mi chiese a macchinetta Liz, mentre io restai fissa a guardare Mark.
"Non l'ho mai visto così." Disse Liz leggendomi negli occhi.

Io mi avvicinai a Mark e cercai di guardare il suo viso.
"Dove sei stata?" Fece serio lui bevendo un sorso di birra dalla bottiglia.
"Non posso dirti dove, ma voglio dirti una cosa importantissima..." Dissi.
"Cioè fammi capire, noi facciamo l'amore, tu scompari per tutto il giorno sapendo che domani ci sarà il nostro matrimonio e non puoi neanche dirmi dove sei stata?"
Io restai immobile alle sue parole. "Amore, è del nostro matrimonio che ti voglio parlare."
"Non vuoi sposarmi? Beh dillo perché non vederti e non sapere dove sei non fa che incazzarmi solamente." Fece lui buttando una bottiglia vuota a terra.
"Io voglio sposarmi con te più di ogni altra cosa al mondo." Gli risposi prendo la sua mano.
Lui però restò a guardarmi come se questa volta fosse lui a non volere quest'unione.
"Mark, io voglio essere tua moglie, voglio sposarti. Per questo ti chiedo di calmarti ed andare a letto."
"La cerimonia in chiesa è domani alle 10." Intervenne Liz.
"Vedi, sarebbe meglio andare a dormire." Continuai io insistente.
"Lucy, io non so cosa tu stia pensando, ma sappi una sola cosa: io ti amo tanto, tu sei l'unica persona a cui ho dato davvero ogni cosa, che mi ha insegnato ad amare e a vivere, ma allo stesso tempo sei anche l'unica persona che più potrei odiare, che potrebbe rendermi la vita un vero inferno." Disse, poi alzandosi andò in camera.
Io restai immobile ad elaborare quanto mi avesse detto.
"Non potrei mai farti questo." Sussurrai, poi mi alzai ed andai in camera anche io.

***

Quella notte fu la notte più tormentata della mia vita. Ormai io sapevo bene cosa dire domani sull'altare, ma quello che davvero mi preoccupava questa volta era cosa Mark potesse mai dire.
A quanto pareva la mia assenza lo aveva talmente turbato da renderlo ingestibile, tuttavia io sentivo di dovergli confidare dove ero stata solo dopo il fatidico 'si'. Dovevo essere scura che lui mi amasse davvero.

Durante la notte mi voltai per vedere il viso di Mark ed era lì, aveva il volto stranamente agitato e la bocca serrata.
Il problema adesso era se lui avrebbe mai detto il fatidico si, pensai.

Il giorno seguente Mark era già andato via in macchia con Bella e gli altri. Liz intanto mi stava portando l'abito a casa, mentre la truccatrice e la parrucchiera erano già arrivate.
"Eccomi!!" Mi gridò Liz facendomi vedere il vestito.
Era perfetto, esattamente come lo ricordavo. Lo misi di corsa e la parrucchiera si mise subito all'opera, poi toccò alla truccatrice ed io cominciai a sentire l'ansia crescere di minuto in minuto.
"Andrà tutto bene." Mi sorrise la donna alle prese con il mio rossetto.
"Lo spero." Sussurrai.