Atto trentacinquesimo

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~Lucy Dayn~

Appena Mark uscì infuriato fuori casa Daisy cominciò a piangere a dirotto. Corsi da lei e la presi in braccio.
"No amore no... Non piangere... Suuu." Cercavo di cullarla al meglio, ma la verità è che mi sentivo morire anche io. Cominciai a piangere con Daisy poi la guardai negli occhi.
"Tranquilla piccola, papà non farà stupidaggini." Dissi piangendo come una bambina, Daisy invece si fece seria.

***

"Lucy, adesso Daisy sta dormendo. Puoi metterla nella culla." Disse Bella.
"Hai ragione."
Io feci quanto detto mentre Bella e Daniel non facevano che fissarmi.
Io andai in bagno e notai tutto il trucco sbavato, sembravo come un mostro di un film horror.
"È un deficiente." Mi disse Bella dal salone.
"Secondo me invece dovresti parlargli di questo sconosciuto che si è intromesso." Fece Daniel.
"Lucy l'ha detto, non è nessuno. Piuttosto potrebbe parlare lui delle sue amichette!" Rispose Bella a tono.
"Finitela voi."
Uscii dal bagno con i capelli legati, pigiama e struccata.
"Andiamo a dormire adesso." Dissi.

"Lucy, domani verrà Mark vero?" Mi chiese Bella.
Io abbracciai mia sorella. "Lo spero tanto." Risposi.
Bella si mise a dormire come un sasso così provai anche io a chiudere occhio.

Verso le 5 di mattina mi svegliai sudata dopo un brutto sogno.
Afferrai il telefono e digitai il numero di Mark.
Perché non si era ancora fatto sentire?!
Subito cancellai il numero dal display. Presi il pacchetto di sigarette che avevo lanciato a terra e lo fissai per ore. Poi un forte rumore mi distrasse dai miei pensieri. Di fuori il vento e la pioggia stavano distruggendo tutto.

"Dove sei?" Chiesi ad alta voce.

***

Erano le 7 di mattina. Bella e Daniel quel giorno non dovevano andare a scuola quindi chiamai Liz per tenere d'occhio tutti.
Per le 7.30 Liz arrivò a casa.
"Mi raccomando, Daisy ha fatto colazione quindi non deve mangiare prima di mezzogiorno senno vomita tutto. Il suo pranzo è frigo lo devi solo leggermente riscaldare. Bella e Daniel di solito fatto tutto da soli ma se non sapete cosa mangiare c'è della pasta e..."
"Ok Lucy grazie, adesso puoi andare." Disse Liz.
"Grazie." Risposi ed andai via.

***

Presi un paio di autobus prima di giungere al negozio di Mark.
Appena arrivai presi un gran respiro ed entrai, vidi Mark chiudere con forza il cofano di una macchina.

"Mark." Dissi.
Lui si girò di scatto. Le luci del negozio erano tutte spente e mi risultava difficile vederlo.
"Perché sei qui?" Fece lui.
"Ecco... a casa chiedono tutti di te." E poi... mi mancava, ma forse lui non riusciva a capirlo.
"Beh, fai venire Peter. Si troveranno comunque bene."
"Non fare lo stupido." Dissi irritata.
"Adesso sono anche stupido." Fece una finta risata, lo odiavo quando faceva così.

"Lucy!!"
Vidi il capo di Mark salutarmi. Lui si avvicinò all'interruttore per accendere le luci e subito notai sopra di me una scintilla emanata dalla lampadina del soffitto.
Mark mi spostò di peso da lì coprendomi la testa con il suo braccio.
Io e Mark restammo pochi secondi a fissarci. Tutti suoi muscoli erano contratti, pronti a difendermi.
Era così perfetto.

"Questa sera passo a vederli." Disse Mark ed andò via.

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