Atto trentaquattresimo

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~Mark Ansey~

Appena arrivai a casa, verso le 8, notai la macchina di Liz in giardino.
Entrai in casa e rimasi immobile sull'uscio della porta.
"Cosa sta succedendo?" Chiesi, vedendo Liz e Lucy in abito da sera.
"Io e Lucy usciamo." Rispose Liz.
Io cominciai a fissare Lucy mentre si metteva una collana bianca e dei tacchi rosa, come il vestito.
Lucy poi prese la una pochette e seguì Liz fino all'uscita.
Io rimasi in un silenzio tombale, sperando che in un qualche modo Lucy cambiasse idea. Dovevamo chiarire cazzo!
Lei poi si fermò davanti a me per pochi secondi.
"Io vado." Mi disse, ciò significava che non avrebbe mai cambiato idea.
"Divertiti." Risposi andandomene in camera di corsa. Non riuscii a sentire neanche la risposta di Lucy, talmente ero incazzato.

***

Spostai la culla di Daisy in salone, mi chiusi a chiave in camera, presi un pacchetto di sigarette e lo terminati in men che non si dica. Poi sentii bussare alla porta.
"Lucy." Dissi spalancando la porta, ma erano solo Bella e Daniel.
"Che volete?" Chiesi.
"Parlarti." Fece Bella, io chiusi la porta dietro di me per non far sentire la puzza di fumo.
Mi misi sulla poltrona del salone con i due bambini seduti a terra davanti a me.
"Perché Lucy è uscita?" Chiese Bella.
"Perché oggi mi ha vista con una ragazza." Spiegai la storia nei minimi particolari e loro restarono li a sentirmi come due psicologi.
Dopo un po i due cominciarono a sbadigliare a più non posso.

"Basta parlare, a nanna!" Dissi ed entrambi corsero a letto.
Baciai Daisy sulla forte e andai anche io in camera.
Cercai di dormire, ma senza Lucy non riuscivo proprio a chiudere occhio.
Daniel stava dormendo in salone, mentre Bella era vicino a me.
Mi alzai con calma ed andai da Daisy.

Appena le sfiorai la manina i suoi occhi si aprirono lentamente.
"Amore." Dissi e lei rimase a fissarmi con i suoi grandi occhi color diamante.
Sentii poi il rumore di una macchina fuori casa. Mi avvicinai alla finestra, ma non riuscii a riconoscere nessuno.
Poi vidi uscire Lucy.
"Grazie." La sentivo dire.
Uscì dalla macchina anche un uomo. Sentivo di avere già gli occhi rossi ed il fumo che mi usciva dalle orecchie.
"È stata una fortuna incontrarci in quella discoteca oggi." Riconobbi la voce. Peter, il dottore!

Lucy aprì la porta e mi vide vicino la finestra. Anche se nessuna delle luci era accesa grazie alla luminosità della luna riuscivo a vedere distintamente il volto di Lucy.
"Divertita?" Chiesi mentre vidi entrare Peter.
"Peter, che ci fai ancora qui?" Fece Lucy palesemente agitata.
"Ti volevo accompagnare."
"Ok, grazie. Adesso devi andare." Disse lei spingendolo fuori e chiudendo la porta.

Vidi Lucy riempire i suoi polmoni di aria, poi lei si sfilò le scarpe ed andando in camera. Io la seguii.
"Cos'è questo?" Fece lei girandosi con il pacchetto delle mie sigarette in mano.
"Cioè tu sei appena venuta con un altro uomo e l'unica cosa che fai è chiedermi questa cazzata?! Ma sei matta!!" Gridai.
Daniel si alzò e spaventato venne di corsa da noi.
"Mark non fare lo stupido è Peter!! Un amico! Con queste avevi smesso." Disse tirando il pacchetto.
"Un amico?! Ma mi prendi per uno stupido?"
"Non mi bacio tutte come te!" Quella sue frase per me fu letale come il veleno di una serpe.
"Hai ragione, e sai che faccio? Vado a chiamare anche io una delle mie amiche. Ma tu tranquilla è solo un'amica!" Dissi ironicamente uscendo di casa.

Salii in macchina e prima di partire picchiai ripetutamente le mani sul volante.

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