Atto ventitreesimo

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~Mark Ansey~

"Andiamo." Disse Lucy ed io prendendo per mano Bella cominciai ad entrare nell'edificio.
"Lucy." Sentii dire da una voce mai sentita. Era un uomo con un camice azzurrino che abbracciò Lucy senza neanche badare a me.
"Scusi, lei è... ?" Chiesi io dividendoli.
"Ah tu dovresti essere il fidanzato, fortunato." Disse sorridendo, lo sapevo benissimo, ma come facevano a conoscersi?!
"Quindi tu sei un medico?!" Chiese Lucy, si davano già del tu?
"Si, scusa se non te l'ho detto. E, ho chiesto di poter operarti io, questo forse ti può tranquillizzare."
Lucy sorrise. "Grazie."
Io tossii più volte per riportare i due sulla terra.
"L'operazione la faremo tra un paio di ore, intanto vai nella tua stanza. 212." Disse andandosene.

Lucy senza darmi spiegazioni cercò la sua stanza.
"Chi è lui?" Chiesi.
"Mi ha aiutato una volta a portare delle buste, non pensavo fosse un dottore."
"Ti fidi di lui?" Perché l'aveva tranquillizzata il fatto che lui avrebbe eseguito l'operazione?
"Beh, spero semplicemente che lui da dottore possa far nascere nostro figlio." Disse guardandomi, io allora cancellai tutto quello che era precedentemente successo. Non era importante.
Mi avvicinai a Lucy e la baciai, poi mi misi seduto affianco a lei e parlammo un po' di nostro figlio, mentre Bella si divertiva a disegnare vicino a noi.

"Lucy, la sala è pronta, dobbiamo solo farti l'anestesia." Disse l'uomo di prima.
"Perfetto." Rispose lei.
Il Dottore entrò con due aghi, fece una puntura alla base della colonna vertebrale e una nel braccio di Lucy, a quest'ultima collegò poi un tubicino che portava ad una sacca.
"Andiamo." Disse il dottore, trascinando il letto nella sala operatoria.

"Lei dovrà rimanere fuori." Disse l'uomo chiudendomi la porta in faccia.
Il però bloccai l'anta prima che si chiudesse.
"Non le fare male." Dissi, poi lui annuì ed andò via.
Io e Bella restammo ad aspettare per un tempo che mi sembrò infinito.
Poi una dottoressa uscì dalla stanza con il bambino in grembo.
Io mi alzai di scatto.
"Lucy?"
La dottoressa rimase in silenzio, io mi voltai per guardare Lucy da dietro la porta, stava sorridendo allora io presi la bambina in braccio e mi voltai per guardare ancora una volta Lucy. Adesso aveva gli occhi chiusi, la pelle pallida e sudava. Mi avvicinai a lei mentre sentivo i piedi pesante e la testa girarmi. Avevo paura, cosa stava accadendo?! La porta si chiuse di botto.
"Che succede?!" Gridai alla dottoressa.
"L'intervento... Lei... ha perso molto sangue..."
"Cosa?" Cercai di riaprire la porta in ogni modo, ma niente.
Poi il bambino cominciò a piangere.
"No, shh..." Dissi io cullandolo.
Bella si avvicinò a me.
"Mark... Lucy... -Lei cominciò a piangere- Lucy come sta?"

Io restai a guardarla con gli occhi spalancati sentivo le pupille pizzicarmi mentre le orecchie mi fischiavano.
Delle scie di acqua salata mi rigavano il viso mentre il bambino che avevo in grembo non faceva che fissarmi.

Era femmina.
"Daisy." Dissi cercando di sorridere. Aveva la pelle morbida come quella di Lucy e i lineamenti come quelli di sua madre, di mio aveva solamente gli occhi, neri come la notte.
Lucy si sarebbe già innamorata del suo viso. Io però non facevo che piangere, volevo vedere la mia ragazza, la mia futura moglie! Volevo abbracciarla e sentirla respirare, ridere, parlare.

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