Atto trentatreesimo

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~Lucy Dayn~

Avevo deciso di comprare per Daisy un bel passeggino. Ne trovammo uno molto confortevole, con dei motivi color Lilla.
Daisy sembrava sempre più felice standoci sopra.
A l'ora di pranzo cominciai ad avviarmi verso il lavoro di Mark.

"Hey! Come stai?" Mi chiese una voce già sentita.
"Peter! Ciao. -dissi abbracciandolo.- sto bene tu?"
"Mi sei mancata."
Io guardai Daisy. "Forse è meglio che io vada." Dissi.
"No, aspetta." Peter mi prese da un braccio.
"Peter, sei stato gentilissimo con me. Però io ho un fidanzato, una figlia, una casa..."
"Lo so, però tu mi piaci." Era così tranquillo nel dirlo che quasi sembrava mi stesse prendendo in giro.
"Mi dispiace." Dissi andando via.

Arrivai al negozio di Mark come libera da un peso. Peter era ormai lontano.
Lasciai cinque secondi Daisy vicino l'ingresso per vedere dove fosse Mark, lo vidi sdraiato a terra con una donna.
"Che cosa state facendo?!" Girai.
Mark si alzò. "Posso spiegare."
Senza farlo parlare gli diedi uno schiaffo in faccia, così forte che sentii pulsarmi la mano.
"Ma come si permette! Ma lei chi è?!" Mi disse la ragazza.
"Beh lei è  sua figlia -dissi indicando Daisy alle mie spalle- tu sei una puttana, lui uno stronzo ed io sono una cogliona." Dissi, uscendo via di corsa.
Mark dietro di me cercava di chiamarmi e di farmi calmare.
"Mark, adesso mi dai 30 euro per un taxi io vado a casa e non farti vedere a casa prima delle 4!"
Mark tirò fuori i soldi ma allontanava sempre la mano di modo da non fatemeli prendere.
"Non voglio più giocare!" Dissi secca.
"Amore, ti giuro,  la stavo aiutando perché era caduta e poi sono scivolato anche io."
"Guardami negli occhi e dimmi che non vi siete baciati." Dissi, lui però non rispose. Non mi avrebbe mai mentito, ma avrei tanto voluto che mi dicesse di no.
"Vattene via." Dissi prendendo i soldi e fermando il primo taxi che vidi.

***

"Ti giuro Liz mi sento una merda, sono una stupida!" Cercai di dire tra un singhiozzo e l'altro.
"Lucy, adesso dove sei?" Rispose la mia amica dall'altra parte della cornetta.
"In un taxi, sto tornando a casa con Daisy."
"Adesso con calma, dimmi, cosa ha fatto?"
"A l'ora di chiusura l'ho visto con un'altra. Mi stava tradendo! E se io non ci fossi stata, o se avessi fatto tardi cosa sarebbe successo?!" Dissi, la mia mente e stava già andando in discorsi che mai avrei voluto pensare.
"Mark ha fatto questo?! Mi dispiace, ma non ci posso credere."
"Quella ragazza era venuta al suo negozio anche ieri, li ho visti. Si stavano abbracciando e lui mi aveva subito tranquillizzato. Diceva che non c'era niente. Sono una stupida."
"Lucy, senti, noi questa sera usciamo! Fatti trovare pronta alle 9. Devi essere bellissima." Disse Liz.
"Non voglio uscire Liz." Dissi, ma lei aveva già attaccato.

Appena arrivai a scuola di Bella mi asciugai le lacrime, presi mia sorella e Daniel ed andammo a casa.
"Perché con il taxi?" Fece Daniel.
"Mark aveva da fare." Dissi.

***

Dopo aver preparato il pranzo, aver fatto riposare Daisy e aver aiutanti Bella e Daniel con i compiti mi preparai per uscire.

Avevo optato per un vestito color rosa pastello, con uno scollo a cuore ed una fascia sotto al seno. Mi arrivava fino a metà coscia e forse questo Mark non l'avrebbe mai voluto.
Il trucco era leggero: un filo di matita, un ombretto rosa e lucidalabbra trasparente.

Verso le 8 Liz si presentò con la macchina fuori casa mia.
"Pronta?" Mi chiese lei.

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