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Atto trentottesimo

~Lucy Dayn~

"Daniel, mi spieghi perché ti comporti così con mia sorella?" Dissi sedendosi affianco a lui.
"Perché lei non fa che stuzzicarmi quindi io la insulto. Lo so che è sbagliato, ma neanche lei ha tanto ragione."
"Ok, forse non sarebbe meglio chiamare anche Bella per chiarire la situazione?"
Lui non mi rispose, allora io andai a chiamare mia sorella.
"Si può sapere cosa avete che non va?" Chiesi ad entrambi.
"Lui mi da fastidio."
"E lei è insopportabile."
"Allora -dissi io- facciamo così. Finché tutteddue non sarete pronti non vi parlerete. Fate finta di stare da soli!"
"Non sarà difficile per me, io non lo calcolo proprio." Fece Bella.
"Non iniziare tu!" Dissi io.
"Hai fatto pace con Mark?" Mi chiese mia sorella.
"Si."
Entrambi andarono via sorridenti.
Che tipini, pensai.

Subito andai in camera per vedere Mark.
Appena lo vidi era completamento nudo con un asciugamano legato in vita.
"Hey, pensavo di andare a farmi una doccia. Ma ripensandoci, potrei aver bisogno di una mano." Sorrise malizioso.
"Penso che da solo te la caverai alla grande."
Mark si avvicinava sempre di più a me e quando fummo l'uno davanti l'altro sentii tutti i miei muscoli tesi, come per per farsi toccare.
"Sicura? Potrei svenire e morire!"
Io cominciai a ridere.
"Amore mio, quando succederà ti farò la respirazione bocca a bocca."
"Beh allora vado a sperare di morire." Disse lui entrando in bagno.

***

Quando Mark uscì dal bagno lo vidi a petto nudo. Perché non si metteva mai una maledetta maglietta!! A quella visione non avrei resistito tanto.
"Stavo pensando di chiamare un muratore per far fare la stanza di Bella e Daniel."
"Si, sarebbe perfetto." Dissi Asciugandogli i capelli con un asciugamano.
Mark mi fermo unendo le nostre mani.
Daisy cominciò a piangere, allora mi mossi per andare da lei ma Mark non mi fece muovere di un millimetro.
Allora io lo baciai al volo ed andai da Daisy.
Lui sbuffò e si mise una maglietta.
Finalmente.

***

Erano le 3 di pomeriggio. Avevamo appena finito di pranzare.
Io e Mark eravamo in camera, lui a vedere la tv io a coccolare Daisy.
"Ho chiamato il muratore. Ha detto che è una cavolata fare un muro, anche oggi stesso può venire a farlo. Quindi verso le 5 avremmo visite."
"Perfetto. Noi domani potremmo andare a vedere un paio di letti, per gli armadi possiamo adattarci per il momento."
Mark annuì.
"Poi possiamo spostare qualche comodino della nostra stanza da loro cosi intanto cominciano a sistemarsi."
"Si." Disse semplicemente lui.
Io poggiai Daisy nella nulla e mi misi sulla pancia di Mark.

"Ti amo." Gli dissi.
"Anche io, però vorrei stare un po più con te... hai capito."
Io cominciai a baciargli il collo.
"Lo so, hai ragione. Ma non vorrei mai che a Daisy mancasse qualcosa.
"Non le manca niente." Fece Mark.
Io continuai a baciarlo, allora lui spense la tv.
Quando poi suonarono alla porta.
"Che pallee." Fece Mark.
Io cominciai a ridere ed andai in salone per aprire la porta.