Capitolo 3

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Ho finito di servire l'ultimo tavolo ancora occupato al ristorante e mi accorgo che sono le 22.00.
Sbuffo perchè ancora devo finire di pulire la mia parte di tavoli ed essendo venerdì alle 23.00 devo assere al club per iniziare il mio turno serale.

Non ce la farò mai ad arrivare puntuale a meno che non parta immediatamente.
Ci pensa il mio cavaliere dall'armatura scintillante a salvarmi.
Josh entra in sala e mi dice:<< patatina, finisco qui io così hai il tempo di andare a casa a cambiarti ed occuparti di quel cucciolone di Dex>>

Mi giro e gli salto addosso.
<<O mio Dio! Grazie! Grazie!>> gli urlo in un orecchio e gli ricopro la faccia di baci.
<<Basta!Ho capito!>> mi dice ridendo. <<Ora vai. Sennò farai tardi davvero>>.

Mi allontano dai lui, poso il grembiule e correndo mi dirigo verso l'uscita urlandogli:<<Sei fantastico! Ti devo un favore.>>

Uscendo dal locale lo sento ancora ridere alle mie spalle.
Ancora correndo mi dirigo verso casa e in pochi minuti sono davanti al portone del mio appartamento e sento già il mio amico peloso che piange dietro la porta.

Apro il portone e vengo travolta da quell'ammasso peloso del mio cane.
<<Dex!!come stai cucciolone?!>> gli domando come se mi potesse rispondere.
<<Dai,vecchio marpione, andiamo a fare il giro e vedere se incontriamo qualche bella cagnetta>>
Gli metto il guinzaglio e siamo pronti per uscire.

Percorso il solito giro intorno all'isolato torniamo a casa giusto in tempo per farmi una doccia veloce e uscire nuovamente per andare a lavorare.

Sono pronta alla velocità della luce e mi dirigo in fretta alla vicina fermata dell'autobus sperando di non averlo perso.

Dopo un viaggio che sembra infinito, sono davanti al locale.
Entro e mi esce un rumoroso sospiro.
Odio lavorare in questo locale. Tutte le volte c'è qualcuno che ci prova con me e non accetta un rifiuto.

Fortuna lavoro come barista e mi trovo dietro al bancone, quindi non proprio a portata di mano di quegli uomini allupati.

Con qualcuno qualche volta mi piace anche flirtare, ma solo cose innocenti per una mancia più grande, perchè ammettiamolo, non è come nei film romantici che all'improvviso ti trovi davanti un bel ragazzo che ci prova con te e subito colpo di fulmine. Non credo nell'amore a prima vista, anzi, non credo proprio nell'amore, forse perché nessuno mi ha mai dimostrato cosa sia.

Non mi ritengo una ragazza brutta, ma neanche niente di eccezionale, non ho gambe lunghe chilometri , sono alta solo 1.65, non ho capelli biondi e occhi azzurri, ma semplici capelli di un castano-mogano, che ho sempre odiato perchè è un colore indefinito, e poi dei banalissimi occhi castani. Diciamo che sono la classica ragazza dall'aspetto mediterraneo, sopratutto per quanto riguarda il mio corpo, credo di avere qualche curva di troppo.

Ma non mi interessa molto del mio aspetto, non cerco l'amore e non cerco il per sempre, quindi mi accontento di quello che ho.

Mi dirigo verso il bancone del bar dove si trova anche Max, che lavora con me come barista, lo saluto velocemente e mi metto subito a ordinare il bar per l'apertura del locale.

Non ho mai avuto un grandissimo rapporto con chi lavora di questo locale,anche con Max le uniche volte che abbiamo interagito era soltanto per parlare di turni di lavoro, quindi mi prende alla sprovvista quando inizia a parlare.
<<Come va oggi?>> mi sento chiedere.
Mi giro e me lo ritrovo che mi guarda.
<<umh..bene>>
Gli rispondo indietreggiando e aggrottando la fronte.

Continua a guardarmi quindi mi vedo obbligata a chiederglielo anche io, non perchè mi interessi davvero.
<<Ah! Io benissimo>> esclama.
Beato te, penso rigirandomi verso il bancone e alzando gli occhi al cielo.
Continuo a spolverare persa nei miei pensieri finchè non sento Max schiarirsi la voce.

Mi fermo e lo guardo con un sopracciglio alzato, del tipo:" Non vedi che sto lavorando? Per quale cavolo di motivo mi interrompi? E poi non dovresti lavorare anche te?".
Si, credo che il mio sopracciglio alzato dica tutto questo.

Vedo che si sposta con il peso da un piede all'altro. Mi sembra leggermente...nervoso.
Non ho mai visto Max nervoso,durante il lavoro ci prova con un'infinità di belle ragazze e non ha mai avuto problemi di nervosismo a parlargli.

Inizio a preoccuparmi.
Si schiarisce la voce e mi dice:<<umh Mel...mi stavo domandando se qualche volta ti andrebbe di vederci al di fuori del lavoro.>>
Lo fisso con gli occhi sgranati.<<intenti per un appuntamento?>> credo di essere sotto shock. Non mi ha mai dato segnali per farmi intendere che gli piacevo.

Non voglio uscire con Max, non perchè sia un brutto ragazzo, anzi ammetto che è davvero carino,poco più grande di me di età, alto, muscoloso, ma slanciato, biondo e con gli occhi azzurri, ma siamo solo colleghi, non lo vedo in nessun altro modo.

Mi rendo conto che ancora non gli ho dato una risposta.
Si credo proprio di essere sotto shock.
Cerco di riprendermi<<umh io...umh penso...umh>>

Continua così Mel! Per farti capire ci vogliono i sottotitoli.

Max continua a fissarmi in imbarazzo.
<<senti, lascia stare.>>
<<mi dispiace>>

Diciamo in contemporanea.
Mi schiarisco la voce e proseguo:<<Mi dispiace. Mi hai preso alla sprovvista. Non pensavo che eri interessato a me. Ma non posso uscire con te,niente di personale, sia chiaro, sei un ragazzo fantastico, tutte le ragazze farebbero i salti mortali per uscire con te, ma io proprio non posso, non ho tempo per uscire con un ragazzo, ma sopratutto non cerco una storia, la mia vita è già abbastanza incasinata così senza aggiungere altre complicazioni. Mi dispiace>> aggiungo abbassando lo sguardo dopo il mio sproloquio.

Per un attimo non dice niente poi lo sento sospirare<<Non non fa niente. Immaginavo che mi avresti detto di no, sei sempre così sulle tue e così riservata, ma volevo provare lo stesso, magari avrei abbattuto quel muro di cemento armato che ti sei costruita intorno e che non fai attraversare a nessuno.>>

Sussulto alle sue parole.
<<Mi dispiace non volevo dirlo in questo modo.>> 

Gli faccio un leggero sorriso<<No, hai ragione. Ma il muro che mi sono costruita intorno mi serve per non crollare, se permetto a qualcuno di guardare oltre e di abbatterlo, probabilmente scapperebbe a gambe levate appena si accorge di quello che c'è dentro.>>

Mi scruta in silenzio per un minuto e poi mi dice:<< Devi solo cercare la persona giusta cheti aiuti ad abbatterlo.>>

Non avrei mai pensato che un bel faccino come Max fosse in realtà una così bella persona.

Lo so, sono stata ingiusta, non gli ho mai dato un'occasione per farsi conoscere.
<<Grazie, ma non so se esiste.>>
<<Certo che esiste. Devi solo attendere.>>

Gli rispondo semplicemente con un sorriso, non volendo approfondire il discorso.
<<Ah! mi stavo scordando di dirti una cosa. Questa sera nell'area VIP ci sarà il figlio del capo con degli amici a festeggiare. Se serve una mano a servire ai loro tavoli devi andare te.>>

Faccio cadere la testa sul petto e faccio un profondo respiro.
<<devo proprio? Non puoi farlo te?>> gli dico con la mia miglior faccia da cucciolo.
<<Non fare quella faccia che non mi ammorbidisci, hanno detto che devi andare te. E poi sono tutti uomini e sicuramente preferiscono una bella ragazza.>> mi dice con un largo sorriso e strizzandomi l'occhio.

Bastardo

<<Dai che non sarà così male.>> aggiunge.
Gli lancio un'occhiataccia che lo fa scoppiare a ridere.
Abbattuta ricomincio a lavorare.
Finito di sistemare il bancone del bar inizio a vedere le prime persone che entrano nel locale.

Ok. Che lo show abbia inizio.

I was born to love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora