I was born to love you

Capitolo 28

Mi faccio forza facendo dei respiri profondi e decido di scendere dal letto prima di iniziare a preoccuparmi troppo delle conseguenze che potrebbero succedere rivelandogli tutta la verità.
Mi dirigo verso la porta guardandomi un po' intorno. La stanza è molto grande, ed è arredata in un modo semplice e moderno: nella parete difronte a dove mi trovo c'è un'enorme finestra coperta da pesanti tende che oscurano la luce esterna, a poca distanza da dove mi trovo c'è una porta chiusa che presumo essere il bagno e poi il letto, un king size che occupano una gran parte dello spazio, si trova al centro della parete, ricoperto da un copriletto nero. Accanto al letto noto un comodino con sopra una cornice con una foto. Mi avvicino alla cornice vinta dalla curiosità ed osservo la foto nella quale c'è un sorridente Logan abbracciato ad una bellissima ragazza.
Una fitta di gelosia mi attraversa il corpo mentre osservo il sorriso sincero di Logan e di quella ragazza che non ho mai visto.
Ingenuamente pensavo che sorrisi del genere li riservasse solo per me.
<<é mia sorella>> sobbalzo spaventata facendo quasi cadere per terra la cornice.
<<Scusa non volevo spaventarti>> mi giro e trovo Logan che mi fissa appoggiato alla parete accanto alla porta con le braccia incrociate.
<<è molto bella>> dico riprendendo a guardare la foto. Osservandola foto con più attenzione mi accorgo che gli occhi dei due hanno la stessa sfumatura di blu.
<<è vero>> Conferma Logan staccandosi dalla parete e avvicinandosi.
Appena mi è accanto, mi toglie dalle mani la foto e la posa nuovamente sul comodino, poi mi prende per mano <<vieni, hai bisogno di mangiare qualche cosa>> dice avviandosi all'esterno della camera, portandomi con se.
La camera da letto di Logan è l'ultima di un corridoio con altre stanze
Percorso il corridoio ci ritroviamo in sala <<Wow. Hai un appartamento bellissimo>> dico osservandomi attorno.
Logan mi conduce in fondo alla sala dove si trova la cucina e mi fa sedere su un sgabello davanti al tavolo nella sua enorme cucina con isola.
<<che ti piacerebbe mangiare?>> mi chiede Logan aprendo il frigorifero.
<<in realtà non ho molta fame>> rivelo, ma l'occhiata che mi lancia da sopra una spalla mi fa subito cambiare idea <<Uhm...va bene qualsiasi cosa>>
<<ti piacciono i maccheroni al formaggio?>> chiede continuando a guardare dentro il frigo.
<<si,vanno bene>> rispondo.
Prende dal frigo il contenitore contenente la pasta e li mette a scaldare al forno.
<<li ha cucinati tu?>> chiedo con curiosità.
<<No>>risponde freddamente alla mia domanda innocente ancora rivolto verso il forno.

Ha visto la vera te. Non riesce neanche a guardarti in faccia.

Non comprendo bene il motivo per il suo comportamento così freddo e distaccato. Se non voleva più avere a che fare con me, perchè mi ha portato qui, nel suo appartamento?

Perchè gli fai pena.

Sento gli occhi farsi lucidi per lacrime che evidentemente ancora non ho finito di versare, e prima di scoppiare a piangere, facendogli ancora più pena, mi schiarisco la voce e scendo lentamente dallo sgabello.
<<uhm...forse è meglio che vado>> sussurro piano tanto che per un momento penso che non mi abbia sentito, ma Logan si gira improvvisamente verso di me << Cosa? No. Te non vai da nessuna parte.>>esclama con impeto.
Lo guardo con gli occhi sbarrati non sapendo cosa fare.
<<Mi dispiace>> dice mentre lentamente si avvicina a dove sono io <<Non volevo fare lo stronzo con te, ma vederti in quelle condizioni oggi, mi ha distrutto. Dimmi cosa è successo. Dimmi chi ti ha ridotta in quello stato. Dimmi cosa posso fare per non farti avere più quello sguardo triste e disperato.>> lo fisso negli occhi mentre mi dice quelle parole e vedo la determinazione e anche...amore?
Mi asciuga una lacrima che è sfuggita al mio controllo passandoci sopra il pollice, poi porta la sua mano dietro la mia nuca per farmi alzare la testa mente lui abbassa la sua.
E poi mi bacia, un bacio profondo, sensuale, focoso, che mi fa tremare le gambe e venire la pelle d'oca lungo la schiena e io ricambio, con tutto l'amore che ho in corpo.