Capitolo 11

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La settimana passa velocemente tra lavoro, passeggiate con Dexter e  brevi incontri con Logan.
La prima volta che ci siamo visti nuovamente dopo l'incontro di domenica è stato due giorni dopo.
Mi trovavo a fare il turno all'ora di pranzo al ristorante quando lo vedo entrare dalla porta d'ingresso.
Ora immaginatevi la scena: Logan in tutta la sua bellezza, vestito da lavoro, quindi in giacca e cravatta, entra nel ristorante provocando orgasmi istantanei a tutte le donne presenti.
Si, perchè mi sono accorta degli sguardi adoranti che gli mandavano tutte le donne presenti in sala e qualche uomo, compreso Josh.
Ma Logan, sorprendendo tutti, me compresa, con passo spedito e senza degnare nessuno di uno sguardo mi si avvicina e mi salutòavvolgendomi con un braccio per attirarmi a se e dandomi un bacio sulla guancia.
Io, che vedendolo mi ero pietrificata al centro della sala per la visita inattesa e dall'emozione, con quel semplice gesto è riuscito a sciogliermi completamente e far impazzire il mio povero cuore.
Dopo averlo accompagnato ad un tavolo, ovviamente nella parte del ristorante che servivo io e lasciatogli il menu mi sono diretta in cucina, ma prima di arrivare a destinazione sono stata placcata da Josh e Sophia che avevano osservato tutta la scena a bocca aperta.
Mi hanno riempito di domande cercando di capire come facevo a conoscere Logan, "quel Logan" e, dopo aver servito il pranzo a Logan, mi sono trovata costretta a raccontargli tutto.
<<Mel!Come fai a conoscerlo? Quando vi siete incontrati? Perchè è qui?>>Josh mi fece tutte quelle domande senza prendere fiato.
A quel punto gli raccontai tutto, dell'incontro al club, evitai di raccontargli di come mi ha salvato da quel coglione di Colton, e dei passaggi a casa.
<<Dio! È un figo pazzesco>> mi disse Josh con un sospiro sognante.
<<ed è pure ricco da far schivo>> continuò a dirmi con gli occhi fissi su Logan che sfogliava il menu.
<<Uno del suo livello perchè vorrebbe uscire con una come te?>> chiese Sophia soprappensiero probabilmente senza rendersi conto davvero di quello che aveva detto.
Mi rabbuiai a quelle parole.
Josh notando la mia espressione lanciò un'occhiataccia a Sophie e mi fece girare verso di lui.
<<Patatina,non dargli retta. Logan sarebbe un pazzo a non voler frequentarti.>>cercò di tranquillizzarmi, ma le parole di Sophie proprio non volevano uscire dalla mia mente.
<<ha ragione>> sussurrai a Josh <<in realtà me lo sono domandata anche io. Non sono e non sarà mai all'altezza di un ragazzo del genere. Non sono niente e appena mi inizierà a conoscere se ne renderà conto anche lui.>> provai a sorridere, ma sentii gli occhi inumidirsi. Tutte le mie insicurezze stavano venendo di nuovo a galla.
Anche Sophie si mise difronte a me <<Mel, non intendevo quello che ho detto. Mi dispiace>> disse con rammarico.
<<non preoccuparti>> cercai di rassicurarla.
<<Melanie guardami>> Josh non mi chiamava mai per nome quindi quanto lo sentii mi girai immediatamente verso di lui presa alla sprovvista.
<<Ora ascoltami bene>> fece una pausa aspettando di avere la mia totale attenzione <<Non pensare mai più di non essere all'altezza di quell'uomo. Perchè lo sei, anzi forse è lui a non essere alla tua altezza>> mi lanciò un'occhiataccia quando mi sentì sbuffare contrariata <<Davvero Mel, sei una persona eccezionale, la persona migliore che conosco, sarebbe un uomo davvero fortunato ad averti accanto. Dimmi che ci proverai.>> mi guardò dritto negli occhi attendendo una mia risposta <<Ok, ci proverò>>
<<bene>> disse Josh con un sorriso e poi mi abbracciò stretta a lui.
Restammo abbracciati finchè sentimmo qualcuno schiarirsi la voce accanto a noi. Ci girammo contemporaneamente a vedere chi ci aveva interrotti e notammo Logan che ci fissava con uno sguardo strano e con la mascella serrata.
<<Ciao>>mi allontanai da Josh per mettermi di fronte a Logan, che però continuava a fissare Josh.
Mi schiarii la voce.
<<Logan, lui è Josh>> mi girai verso Josh <<Josh, lui è Logan>>
presentai i due e la tensione di Logan sparì completamente avendogli raccontato di Josh, che, essendo Josh, disse qualcosa di totalmente inappropriato <<sei sicuro di non essere gay? Perchè per te potrei lasciare Alex.>> scoppiammo tutti e tre a ridere e la tensione evaporò completamente.
Continuammo a parlare ancora un altro po' fino a quando Josh ed io non dovemmo ritornare a lavoro.
Logan,che anche lui doveva rientrare a lavoro, mi salutò con una bacio sulla guancia e promise che ci saremmo visti presto.
E cosi fu. Si è presentò al ristorante anche il giorno seguente,provocando nelle donne le stesse reazioni del giorno prima, me compresa.
Con lui c'era Malcom, il suo amico, che ha provocato in sala quasi le stesse reazioni di Logan, perchè anche Malcom è un gran pezzo di ragazzo, non come Logan ovviamente, ma sicuramente anche lui non passa inosservato: alto, capelli corti e scuri come anche gli occhi,e un fisico slanciato e non troppo muscoloso.
Durante quel pranzo sfortunatamente riuscimmo poco a stare insieme, essendoci molti clienti al ristorante, ma sono stata ugualmente felice della visita e per aver conosciuto Malcom.
Questi ultimi giorni non siamo riusciti a vederci perchè Logan era fuori città per lavoro, ma durante il giorno, ogni volta che aveva un attimo libero ci scambiamo dei messaggi, niente di particolare in realtà, solo qualche "come stai?" oppure "come è andata a lavoro?".
Davvero niente di interessante, ma ogni volta che leggo il suo nome sul telefono un sorriso mi spunta in automatico.
Come in questo momento stesa sul letto malata, mi arriva un suo messaggio:
"come stai oggi?" con un sorriso idiota sulla bocca rispondo
"non molto bene in realtà. Oggi è il mio giorno libero e sono a casa con la febbre."
la sua risposta arriva quasi subito
"mi dispiace. Ti serve qualche cosa?"
Si. Te, qui.
"No grazie. Mi riposo un po' e domani starò sicuramente meglio"
"Ok.Ci sentiamo più tardi. Ciao Melanie"
"Ciao Logan"
Con ancora quel sorrisetto idiota sulla faccia poso il telefono sul comodino accanto al letto e prendo il libro che avevo intenzione di leggere da tanto tempo.
Visto che sono obbligata a rimanere in casa, ne approfitto per leggere i libri che ho in arretrato.

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