Capitolo 34

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Con riluttanza mi stacco dall'abbraccio di Logan e mi guardo intorno non sapendo esattamente come comportarmi.

Lascio vagare lo sguardo per l'intero salone, mentre sento gli occhi di Logan su di me, finchè poso gli occhi sull'orologio posto a lato dell'enorme enorme televisore.

<<Merda>>esclamo notando l'orario.

<<dovevo essere al ristorante a quest'ora>> dico passandomi una mano tra i capelli arruffati.

<<Ho chiamato Josh dal tuo telefono dicendo che oggi non saresti andata>>mi giro verso Logan che si è spostato e si sta dirigendo verso la cucina.

<<Oh. ok>> resto in piedi senza muovermi non sapendo cosa fare.

Devo andarmene? Devo rimanere?

Guardo Logan trafficare in cucina senza rivolgermi parola o attenzione, cosa che mi ferisce leggermente.

Dopo tutto quello che gli hai raccontato non riesce più a guardarti in faccia.

Faccio un respiro profondo  e decido di andarmene per lasciarlo solo a riflettere su tutta la merda che gli ho riversato addosso oggi. Ed è stata molta.

<<uhm...forse è meglio che vada>> dico rivolta alla schiena di Logan, che si gira con uno scatto.

<<Cosa?No!>> esclama facendomi sussultare.

<<Resta>>dice con più calma passandosi una mano tra i capelli, ma il suo sguardo resta basso, senza mai incontrare il mio e la mascella contratta.

Gli fai schifo.

<<va bene così>> dico <<ti lascio per riflettere su tutte le cose che ti ho detto oggi e se non vorrai più vedermi lo capirò>>

Mi avvio verso la porta, ma prima di toccare la maniglia, le forti braccia di Logan mi afferrano da dietro stringendomi contro il suo petto.

<<non andartene>> sussurra al mio orecchio.

<<Logan>>dico accarezzandogli delicatamente un braccio che circonda il mio stomaco <<è tanta la merda in cui ti ho sommerso oggi, quindi se devi riflettere e sbollire la rabbia lo capisco perfettamente>>dietro di me sento Logan irrigidirsi.

<<Cosa?>>domanda facendomi girare tra le sue braccia in modo da guardarlo in faccia.

<<Accidenti Mel. Non sono arrabbiato con te>> dice con enfasi.

<<No?>>domando decisamente confusa

<<No.Certo che No. Perchè diavolo dovrei avercela con te?>> alzo le spalle senza rispondergli.

<<Sono incazzato con coloro che ti hanno fatto passare tutto questo, tanto che vorrei prendere il primo aereo per l'Italia e finire quello che il tuo amico ha iniziato con quel Paolo >>nei suoi occhi vedo rabbia <<Ma non potrei mai avercela con te, Mel>>continua a dire accarezzandomi le braccia <<Te non hai fatto niente di sbagliato>> noto il suo sguardo addolcirsi.

Sbuffo contrariata alle sue parole, perchè tutto quello che ho fatto nella vita è stato un enorme sbaglio. <<Mel, dico sul serio. In tutto questo te sei solo una vittima. Eri solo una ragazzina, non potevi fare molto. La tua sfortuna è stata nascere con una madre come la tua.>> lo abbraccio stretto, leggermente confortata dalle sue parole, anche se so che i brutti pensieri che invadono lamia testa non se ne andranno mai del tutto.

<<resta>>ripete.

<<va bene>> sussurro stretta al suo petto mentre sento la mano di Logan accarezzarmi teneramente la schiena.

<<Uhm...potrei farmi una doccia. Ho bisogno di lavarmi via questa giornata>>dico timidamente ancora stretta nell'abbraccio.

<<Certo>>dice allontanandosi da me e facendomi subito sentire la sua mancanza<<puoi utilizzare il bagno in camera mia.>>

Mi fa strada verso la sua camera e una volta entrati entrambi mi indica il bagno con un cenno della testa <<Vai. Fai con comodo. Io intanto ti cerco qualche cosa da farti indossare quando hai finito>>

<<Grazie>>dico e mi dirigo in bagno chiudendomi la porta alle spalle.

Mi spoglio velocemente senza soffermarmi troppo a guardare la bellezza e grandezza di quel bagno, sicuramente più grande della mia camera da letto e mi fiondo sotto il getto bollente della doccia.

I was born to love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora