Capitolo 49

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<<Allora Melanie, da quanto tempo sei qui a Seattle?>>

Siamo seduti a tavola a mangiare del buonissimo arrosto, quando Beth mi rivolge questa domanda.

Che l'interrogatorio abbia inizio

<<ehm..alcuni mesi ormai.>>

<<e come ti trovi?>> continua Beth

<<Molto bene>> rispondo con un sorriso tirato.

<<e di dove sei originaria?>>

<<emh...sono nata in Italia>> rispondo leggermente nervosa.

Logan si accorge del mio nervosismo e mi prende una mano sotto il tavolo stingendola.

<<hai fratelli o sorelle>> Beth prosegue con il suo interrogatorio.

<<No, sono figlia unica>> stringo a mia volta la mano di Logan.

<<e i tuoi genitori? Sono rimasti in Italia?>> chiede tranquillamente Beth mentre si allunga sulla tavola per prendere la ciotola con le patate.

Ci siamo

<<emh...emh>> mi agito nervosamente sulla sedia cercando una risposta adatta a quella domanda, ma non mi viene in mente una risposta che non sveli troppi dettagli.

Noto Natalie che osserva attentamente ogni mia mossa.

Odio sentirmi in questo modo, una domanda così semplice non dovrebbe avere un risposta così complicata.

Prendo il bicchiere d'acqua di fronte a me e bevo lentamente cercando di prendere un altro po' di tempo prima di rispondere.

<<Allora Carl. Come procede il lavoro?>> Si intromette prontamente Logan comprendendo il mio disagio.

Carl risponde alla domanda di Logan e iniziano a parlare del suo lavoro.

Mi rilasso sulla sedia e rivolgo a Logan uno sguardo di gratitudine e lui, in risposta, mi strizza l'occhio.

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