Capitolo 26

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Ed è qui, in piedi sotto la pioggia, che la diga si rompe e le gambe cedono sotto il peso della disperazione.
Singhiozzi incontrollati fanno tremare tutto il mio corpo. Le persone mi passano affianco proseguendo per la loro strada, senza prestarmi attenzione,andando avanti con la loro vita, mentre la mia, sta lentamente cadendo a pezzi.
Per minuti resto così, seduta contro la parete del palazzo, ma finalmente ho smesso di piangere, probabilmente perchè non ne avevo più in corpo, mi sento svuotata di tutto, di tutte le emozioni, vuota,tutto quello che provavo era...il nulla.
Improvvisamente una mano si posa sulla mia spalla facendomi sussultare per lo spavento.
<<Melanie?>>
Alzo lo sguardo sulla persona in piedi di fronte a me e mi ritrovo ad affrontare lo sguardo preoccupato di Malcom, il migliore amico di Logan.
<<Melanie ,cos'è successo? stai bene?>> chiede con gentilezza e preoccupazione piegandosi sulle ginocchia per essere alla mia stessa altezza.
<<si>>mento sorvolando sulla prima domanda.
<<Che ci fai qui fuori? Dov'è Logan?>> si toglie la giacca per posarmela sulle spalle pensando forse  che tremassi per il  freddo.
<<Non mi hanno fatto salire>> rispondo con voce atona.
<<Cosa?>>Malcom è sconcertato.
Alzo le spalle non sapendo cosa rispondere. Immagino la mia faccia dopo tutte le lacrime versate mentre venivo qui, quindi non gli faccio una colpa se non si sono fidate a farmi salire.
Continuo a guardare davanti a me, senza vedere davvero, completamente frastornata, in un totale stato di confusione e stanchezza mentale,le lacrime hanno smesso di scendere, probabilmente le ho versate tutte, e mi sento intorpidita, svuotata da tutte le emozioni.
Non so bene per quanto tempo sia rimasta in questo stato, ma improvvisamente la mia visuale viene riempita dalla faccia preoccupata di Logan, avvisato da Malcom, che mi prende la testa tra le mani e mi accarezza dolcemente una guancia.
<<Mel,cosa è successo?>> domanda preoccupato e con il fiatone causato dalla corsa che ha fatto per venire velocemente da me.
Sposto lo sguardo nel suo, perdendomi nel profondo oceano dei suoi occhi,l'unico posto nel quale vale la pena perdersi davvero.
Gli butto le braccia al collo stringendolo e cogliendolo alla sprovvista,ma riprendendosi velocemente e stringendomi a sua volta.
<<Va tutto bene>> sussurra nel mio orecchio.
Ricomincio a piangere e tremare, ma questa volta per la consapevolezza di quanto avessi bisogno di lui.

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