The Elekt - Il gioco

Capitolo 19 - R per Rabbia

Sono tanti, ma la loro agilità non è comunque molto efficace. Non sembra per niente quella che usava Tomio, sembra depotenziata. Questo prototipo è pieno di difetti. Punta alla quantità piuttosto che alla qualità. Il fatto che mi sorprende è che sentendo sia la musica del mio Elekt e anche quella del DJ riesco facilmente a distinguerle. Però non sto ascoltando la musica con le stesse orecchie di come sono stato abituato a farlo... Prima sentire la musica mi rilassava, mi faceva sentire forte. Adesso sembra un sottofondo necessario senza alcun valore, semplicemente musica. Non provo più quelle sensazioni che hanno reso la musica qualcosa di così importante per me...

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«RAGAZZI! VIA!». Partiamo io e Hannie, come da programma, verso destra e Rew e Yui verso sinistra. Dobbiamo raggiungere il DJ. Tanto non può scappare da qui dentro se il luogo è stato chiuso da Vale. «Ricordatevi, non uccideteli, storditeli soltanto!». Siamo circondati, ma non sono per niente pericolosi. Do un pugno sullo stomaco al primo. Si abbassa per tenersi la pancia e lo spingo con il piede verso quello dietro. Con un salto con capriola annessa mi giro e fermo l'attacco di un soggiogato rivolto alla mia testa. Avendo preso quindi la mano chiusa del nemico grazie alla mia reattività, giro velocemente il suo braccio e con esso anche lui è costretto a girarsi ma non riesce a restare in piedi. Con una ginocchiata nello sterno lo faccio cadere a terra. Hannie, che fino a quel momento si è trattenuta con la potenza dei suoi attacchi, considerando che uno dei suoi poteri è la forza, si limita a spingere i soggiogati che volano verso gli altri cadendo a loro volta. Io e Hannie stiamo stendendo molte più persone degli altri due. Il DJ si sarà accorto della differenza di potere tra noi e loro quindi, in preda al panico: «LASCIATE STARE QUEI DUE E OCCUPATEVI TUTTI DEI PIÙ DEBOLI». Maledetto. Il suo piano è ucciderli, così, prendendo i loro poteri, avrà più possibilità contro di noi. Non lo permetterò. «Hannie, hai Forza giusto?». «Esatto. Ho capito». Tutto intorno a noi si è come svuotato, tutti i soggiogati sono andati verso 28 e 29. Cominciamo a correre anche noi in quella direzione. «ORA!». Il piano è farmi prendere velocità per spingere più persone possibili e aprire un varco tra i nemici. Invece di mettersi in posizione mi sorride in modo dolce. Ho un brutto presentimento. Mi arriva un calcio da dietro.

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CHE DOLORE! Mi spinge con il piede con una forza assurda e volo come un proiettile verso i nemici. Non era quello che avevo in mente ma va bene comunque, in effetti così sono molto più veloce. ASPETTA! MA COME DEVO ATTERRARE? Mi giro in aria in questi pochi secondi portando spalla e braccio in avanti. Arrivo all'orda di soggiogati e mi schianto tra due nemici. Intanto dietro Hannie stende i soggiogati che si rialzano per andare dalla coppia debole. Mi faccio strada a pugni e gomitate. Sento delle urla di Rew: «NO, YUI, RIPRENDILO!». Riesco finalmente a vederli.

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Yui si sta frantumando... Hanno distrutto il suo Elekt. Nelle cuffie si sente la solita macabra voce: «29 è appena stata uccisa da 3». Rew è paralizzato, con le lacrime agli occhi e con lo sguardo perso nel vuoto. Sembra di vivere la stessa situazione di quel nostro vecchio scontro. Lui era paralizzato per aver visto la sua ragazza ferita a terra, non reagiva. Se anche in questo momento non farà nulla verrà sconfitto sicuro.

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«FIGLIO DI PUTTANA IO TI FACCIO FUORI!». Dopo aver urlato ciò, Rew comincia a spingere, dare testate a chiunque per farsi strada. Sfrutta quell'agilità presa grazie al mio piano per fare un salto con stile e prende di mira la cassa con una gomitata. La cassa è molto grande, DJ Toby non poteva spostarla, quindi per salvarsi la vita, per la possibile distruzione del suo Elekt, si è messo in mezzo. La gomitata gli arriva giusto sullo sterno. Sembra aver subito molto il colpo. Cade per terra, come se non stesse respirando. Rew, in preda alla rabbia, si mette in ginocchio sopra di lui e comincia ad alternare dei potenti pugni sul viso del DJ. Mentre piange gli si legge la rabbia negli occhi: «RIDAMMI YUI BASTARDO! RIDAMMI L'AMORE DELLA MIA VITA!». Lentamente i pugni rallentano e sembrano avere meno forza, finché non si butta a terra in lacrime. Continua urlando: «SVEGLIATI REW, QUESTO È UN SOGNO, NON PUÒ ESSERE SUCCESSO DAVVERO! SVEGLIATI ADESSO! FAI CHE QUESTO SOGNO DI MERDA FINISCA!». Provo una pena assurda... Avremmo dovuto escogitare meglio il piano, loro erano troppo deboli, noi in confronto eravamo fortissimi, avremmo potuto alternare le coppie. La musica comincia a sentirsi in modo distorto, sembra che gli attacchi fisici sul DJ siano stati troppo forti: anche lui, come Yui qualche secondo prima, si frantuma. «Scu... Sa... Mi...». Il suo ultimo respiro. Perché continuiamo ad attaccare le persone senza che facciano del male a qualcuno? Se lo avessimo lasciato stare lui non avrebbe attaccato, la colpa è nostra... Tutti i soggiogati svengono e rimangono per terra, sembrano tanti cadaveri. La porta esterna si apre: «È già finita la festa? Peccato...». VALE! BRUTTA TROIA A NOI DUE.