Capitolo 28 - Un altro prototipo

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Mi sveglio. È lunedì. Mancano 7 giorni alla fine del gioco. Oggi sarà una giornata impegnativa. Scrivo a Rew e ad Hannie per organizzarci. Come previsto solo Hannie mi risponde. Ci diamo appuntamento alle 14:00, 2 ore prima dell'effettivo appuntamento con River. Dobbiamo fare attenzione, non solo possiamo incontrare gli altri giocatori, ma effettivamente non sappiamo le vere intenzioni di River. Saremo cauti.

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Si fa l'ora ed esco di casa. Non ho pranzato, sarà perché mi sento sazio da ieri sera, ho mangiato davvero tanto... La mancanza di fame potrebbe anche essere semplice stress. Comunque sia questa mattina in mano mi sono ritrovato l'Elekt, il gioco può finalmente ricominciare.

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Arrivo alla piazza e Hannie non è ancora arrivata. La piazza è piena di gente, in questo posto la vedo dura combattere. Ho scelto questo luogo proprio per questa ragione, non combatterebbero mai davanti a così tante persone. Mi metto le cuffie e sento la musica dell'Elekt che tanto mi mancava, ma a volume alto. Mi immergo quindi in quelle fantastiche sensazioni che non provavo più da qualche giorno. Il mio corpo brilla, rilascia luce a impulsi più forte dell'ultime volte. Sarà perché ormai sono fornito di più poteri. Improvvisamente la musica si interrompe. «25 è appena stata uccisa da 4».

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HANNIE? HANNIE HA UCCISO BECCA? COME? Si saranno incontrate qui vicino, saranno state in un posto isolato perché non ho sentito rumore di alcun genere. Mi levo le cuffie, ripongo tutto nello zainetto e aspetto ansioso. Dopo qualche minuto si presenta Hannie, fresca e riposata, al quanto tranquilla. Cerco di non sembrare stupito e le chiedo: «Come va?». Mi risponde in modo semplice: «Bene grazie». Perché non vuole dirmi che ha appena ucciso?... Che possa essere una sua strategia contro di me?... Inizio a perdere la fiducia che avevo in lei, non può nascondermi una cosa così importante.

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Rimaniamo seduti su una panchina, mentre spesso ci guardiamo intorno. Non riesco a resistere: «Tu sei del tutto sincera con me?». Dopo un rapido attimo di esitazione mi risponde: «Certo Koh, se non dico qualcosa sul momento è perché non posso, abbi sempre fiducia in me». Ha capito che lo so, ma a quanto pare non può parlare, vuol dire che in mezzo a questa gente c'è qualcuno o qualcosa che potrebbe sentirci ed esserci ostile. Mi fiderò.

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Dalla sua borsa esce un foglio di carta e comincia a scrivere. La guardo in modo particolarmente stupito. Dopo pochi minuti mi passa il foglio con una marea di cose scritte! "Esil ieri notte mi ha contattata via messaggio, mi ha parlato di Becca e Flake. Erano alleate. Una di loro due dovrebbe possedere un Prototipo. Questo, chiamato EAR Prototype, fa sentire tutte le voci degli altri giocatori. Sapendo questo ho fatto in modo di avvicinare a me una delle due parlando da sola, tra me e me, ovviamente facendo in modo che non capissero che ero a conoscenza del loro segreto. Ed ecco infatti che una delle due era venuta a farmi l'imboscata. Ma io ero pronta e in pochi secondi la ho fatta fuori. Ma non lo aveva lei il Prototipo, quindi è di sicuro nelle mani di Flake. Credo sia venuta a conoscenza della morte dell'alleata. Comunque sia scrivo così Flake non può capire che io e te sappiamo tutto. Se è scritto non può sentirlo". Hannie... Sei stata geniale... Però potevi scrivermi un messaggio. Hai rischiato. So che Hannie non è una ragazza debole, ma il rischio c'era comunque. Così siamo riusciti a identificare anche il secondo Prototipo. Ma la vera domanda è: come diavolo ha fatto Esil ad avere suo numero? Eppure qualcosa non quadra. Non sarebbe più logico dirmi che ha ucciso Becca? Sarebbe la cosa più naturale in seguito a ciò che è successo, non sospetterebbe che Hannie è a conoscenza dell'esistenza del Prototipo. E allora perché non vuole dirmelo a voce? Non credo si faccia scappare un particolare così importante. Non mi viene in mente nessuna spiegazione.

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Passano pochi minuti e tra la gente riesco a individuare River che si dirige nella mia direzione. Arrivato dinnanzi a me porge la sua mano. Il suo viso è così pulito, privo di ogni pensiero malvagio. Non so perché, ma mi ispira fiducia. In pochi istanti prendo la sua mano e la stringo, rendendo ufficiali le presentazioni. Non appena ci lasciamo le mani sento un urlo femminile provenire da lontano: «NON FIDATEVI DI HANNIE, È UNA TRADITRICE».

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora