Capitolo 9 - Amici

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Devo vincere in fretta. Tomio è in pericolo. Il mio avversario ha Previsione e Intelligenza. Perciò devo comportarmi in modo imprevedibile. Devo fare qualcosa che non si può aspettare, ma al momento non mi viene nulla in mente. Comincio a scagliare il primo pugno ma va a vuoto, il secondo, ancora più veloce, mi viene bloccato. Impossibile... Come si può combattere in questo modo? Devo pensare.

...

E se invece di combattere pugno per pugno usassi tutto il mio corpo? Con la mia velocità e i miei riflessi non può riuscire a prevedere più colpi contemporaneamente che non sono guidati da uno schema preciso. Mentre con un pugno mi avvicino all'avversario, con il piede opposto miro alla gamba. Riesce a pararmi il pugno ma il calcio arriva a destinazione. Neanche il tempo di fargli rendere conto del colpo con l'altra gamba miro una ginocchiata allo stomaco. Si piega per tenersi la pancia e con una gomitata lo prendo al centro di schiena mentre con il ginocchio lo colpisco in faccia. Cade a terra senza muoversi. Gli prendo l'Elekt che aveva in tasca. Potrà anche essere intelligente, ma è troppo pieno di se, non si è preso neanche la briga di nascondere il suo Elekt nei paraggi sicuro del fatto che avrebbe vinto. Non voglio ucciderlo, almeno non ancora. Lo prendo e lo distruggerò solo quando ne avrò bisogno.

....

GIUSTO! TOMIO! Mi giro per vederlo. Sono scomparsi. Ma cosa...? Uno dei due sarà fuggito e l'altro lo avrà inseguito, questa è l'unica cosa che mi viene in mente. Lascio quel pallone gonfiato per terra e me ne vado a cercare Tomio e Gary. Il tempo è ancora fermo, perciò staranno combattendo nelle vicinanze. Sto ancora con le cuffie e non ho sentito nessun annuncio di uccisione, questa è una buona notizia. Sono indeciso se contattare l'alleanza. No, non ce ne sarà bisogno. In caso di pericolo ho l'Elekt di Eden. Potrei romperlo in qualunque momento e prendermi due poteri molto comodi. Seguo i suoni, gli unici dovrebbero essere prodotti da loro visto che ogni cosa animata è immobile quanto silenziosa al momento. Corro per la città senza alcuna meta precisa.

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Girando un angolo sbatto la testa contro quella di un'altra persona. Non mi dire... UN ALTRO GIOCATORE? Io non mi sono fatto nulla ma lui, comicamente, è seduto a terra mentre si tiene la testa gridando: «AHIA AHI AHIA AHI». Come mi devo comportare? Non sembra un pericolo ma non posso neanche sottovalutarlo. Tengo le distanze e aspetto la sua mossa. Si rialza con le lacrime agli occhi. Apre bocca: «Volevo passare un tranquillo sabato sera e invece sono stato spettatore di due scontri. Sì, vi ho visti mentre combattevate, ero nascosto dietro un'auto. Dopo aver assistito alla tua vittoria mi sono messo a cercare gli altri due che però erano già scomparsi. E invece mi sono nuovamente imbattuto in te». È senza cuffie, non vorrà combattere, vuole davvero solo vedere... Continua presentandosi: «Salve, il mio nome è Esil!» detto con un sorrisone stampato sulla faccia. No, al momento non ho tempo da perdere con questo tipo strano, devo cercare Tomio. Mentre corro dandogli le spalle agito la mano per salutarlo dicendo: «Piacere, io sono Koh ma ora devo andare, addio!». Spero di non doverlo incontrare nuovamente o le circostanza saranno diverse.

...

Dopo qualche isolato li trovo! Tomio è a terra con un Elekt in mano e Gary ride. Quest'ultimo gli urla: «NON NE HAI IL CORAGGIO, PER QUESTO SEI DEBOLE E MORIRAI». Credo di aver capito, Tomio ha in mano l'Elekt di Gary, deve essere riuscito a prenderglielo, ma essendo buono non vuole ucciderlo, erano amici e purtroppo lui è una buona persona. Intervengo: «TOMIO, DEVI FARLO, LUI NON È TUO AMICO, NON TI HA MAI MERITATO!». Si girano entrambi e Gary, stupefatto, mi chiede: «Come fai a essere ancora vivo? Non dirmi che...». Finisco io la sua frase: «Esatto, ho sconfitto il tuo amico, solo che non ho voluto ucciderlo, ho io il suo Elekt». Dopo aver urlato un rabbioso e intenso «MALEDETTO» comincia a correre verso di me. Perfetto, devo combattere di nuovo. Mi metto in posizione.

...

La musica si ferma: «16 è appena stato ucciso da 21». Gary si frantuma lentamente con una faccia incredula, subito dopo diventata rabbiosa mentre gli scende dal viso piccola lacrima. Si frantuma del tutto, Tomio ha rotto il suo Elekt. Tiro un sospiro di sollievo. Si alza, si avvicina a me e mi dice: «Lo ho capito solo adesso, il mio vero amico sei tu, non lui. Grazie... Però potevi dirmelo che anche tu partecipavi al gioco eh». Il tempo si sblocca e gli dico: «Hai ragione, ti offro un gelato».

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora