Capitolo 7 - Un nuovo problema

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«Ma per forza il gioco deve avere un solo vincitore? Non potrebbe averne di più? Un team o qualcosa del genere?». Rew mi risponde così: «Effettivamente non ci è stato riferito nulla riguardo la fine se non un accenno al premio. Ma ve ne sarete resi conto anche voi di quanto sia sadica la personalità della mente che c'è dietro tutto questo. Sono un tipo abbastanza pessimista e considero sempre le peggiori possibilità in cui le situazioni possono sfociare...». Hannie interviene improvvisamente urlando: «ALLORA NON NE SEI SICURO? PERCHÉ DARE PER VERO CIÒ CHE PENSI? CI HAI FATTO SPAVENTARE!». Yui risponde: «Sì, anche a noi piacerebbe che questo pensiero sia solo una lontana supposizione, però è pur sempre da prendere in considerazione la possibilità che sia così. Non vi sembra strano che sia stato detto così poco sulla fine di questo gioco? Sembra quasi che le regole possano essere scritte anche dopo che il gioco sia iniziato. Si sa soltanto di un premio che deve essere vinto, a qualsiasi prezzo. Comunque sia per l'alleanza noi ci stiamo, ma non aspettatevi che rimarremo amici per sempre, dipenderà da come andrà il gioco». Adesso intervengo io, accettando le loro condizioni. Tiriamo un sospiro e continuiamo a passeggiare. Certo che se non ci fossimo conosciuti in questo modo saremmo potuti diventare amici, o almeno credo: devo ancora scoprire che relazione c'è tra Yui e Hannie. Tutto sommato la serata non è finita male, abbiamo persino cenato insieme in un ristorante. Dopo questa piacevole serata ognuno torna a casa propria.

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Ultimamente sto pensando alla nuova personalità di Hannie. È davvero cambiata da quando ci conoscemmo anni fa: mentre prima era una ragazza dolce e aperta, adesso si è chiusa dentro una sorta di duro guscio, sembra non fidarsi di nessuno. Non vorrei che però sia passata da un animo gentile a uno cattivo ed egoista. Altro pensiero che mi frulla per la testa è il tempo di guarigione che noi giocatori abbiamo acquisito, senz'altro effetto dell'Elekt: ero pieno di ferite e graffi fino a questo pomeriggio ma arrivato a casa, mi sono reso conto che non è rimasto neanche un segno sulla mia pelle, neanche una minima cicatrice. Per quanto sia irreale e assurdo credo sia meglio così dopotutto. Nonostante io non abbia sonno provo comunque a dormire, il mal di testa mi sta solo facendo innervosire.

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Per una volta sono riuscito a dormire bene, probabilmente per l'aver passato una serata tranquilla, o quasi, per una volta, coprendo anche se poco l'ansia legata a questo maledetto gioco. È già sabato. Lunedì ho il rientro a scuola, quindi mi sono rimasti solo due giorni di libertà... Però non posso saltarla, sempre per lo stesso discorso: se qualche altro giocatore investigasse su di me capirebbe subito che partecipo al gioco per il mio cambio di abitudini avvenuto dopo il suo inizio. Per lo stesso motivo oggi dovrò uscire con il gruppo che mi ha chiesto di passare una serata in compagnia. Mi scrive Hannie, chiedendomi cosa volessi fare oggi pomeriggio. Le rispondo che oggi me lo sarei voluto prendere di riposo e che di sera sarei uscito con gli amici. Intanto, dopo la serata di ieri, abbiamo creato un gruppo chat tra noi quattro, chiamato "L'Allenza degli Elekt". Che nome originale... Questo gruppo ci servirà a informarci a vicenda in caso di emergenza o novità riguardo al gioco. Effettivamente stare in un gruppo di 4 persone contro le poco meno di 20 che sono rimaste oltre noi direi che è abbastanza rassicurante. Fortunatamente a casa ho abbastanza cibo per pranzare come si deve e di pomeriggio finisco di leggere il libro che avevo iniziato un mese fa, interrotto proprio a causa dell'inizio del gioco. Dopo tanto tempo una normalissima giornata. Si fa presto sera e comincio a prepararmi per uscire con i miei amici, un gruppo formato da 5 persone compreso me, due di questi sono miei compagni di classe, mentre gli altri due effettivamente li conosco solo di vista, ma sembrano simpatici. Esco di casa, ovviamente portandomi l'Elekt appresso e le cuffie in uno zainetto, per ogni evenienza. Ci incontriamo e la prima cosa di cui si parla è la scuola. Non possono godersi gli ultimi giorni di vacanza senza pensare ai compiti che avremmo dovuto fare?

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Dopo poco uno dei miei due compagni di classe, apparentemente un tantino pallido, mi prende in parte e mi dice con tono molto spaventato: «Koh, in questi giorni mi sono successe davvero tante cose strane... Sembra che io riesca, mentre ascolto musica, a fare acrobazie e roba assurda che non credevo di saper fare, ma solo ascoltandola da uno strano dispositivo».

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No Tomio... Non anche tu... Avrei voluto interromperlo ma devo sapere altro. Continua: «Sembra che bisogni uccidere altre persone che hanno questi poteri ma se ignori questi ordini ti tieni un potere gratis e sopratutto non rischi la vita, ma ho paura che un giorno qualcuno mi cercherà per prendermelo...». Conosco Tomio da tanto tempo, mi avrà riferito tutto questo perché sa che può fidarsi di me. Sperando che non lo abbia già detto a qualcuno lo prendo per le spalle e gli dico con voce e sguardo serio di non raccontare nulla di questa storia a nessuno. Con la sua classica faccia da stupido si gratta la testa e risponde: «Lo ho detto solo a Gary lo giuro!». Gary è uno dei due amici del gruppo che conosco solo di vista. Mi giro spaventato lentamente nella sua direzione, messo qualche metro più in là. Ci fissa e dopo poco ci sorride.

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora