Capitolo 23 - Moralità

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«Hai ragione, me ne sono pentito. All'inizio non avevo intenzione di partecipare, nonostante le minacce di partecipazione obbligatoria del Creatore a inizio gioco. È stata la mia ex, anche lei partecipante al gioco sotto il numero di 12, a lavarmi il cervello e cominciare a lottare contro gli altri. Anche Hannie ha puntato più volte giocatori solo per ottenerne il potere o per tornaconto personale. Io non ho però mai preso la decisione autonomamente di uccidere qualcuno, solo se costretto a farlo, o anche per vendetta... Quella sera in cui io e Tomio siamo stati attaccati da Eden e Gary per esempio. Oppure quella mattina nella quale F ha ucciso Tomio. Anche la mia prima battaglia è stata fatta senza che fossi stato io a scegliere di cominciare l'attacco. So che uccidere è sbagliato, ma a quanto pare tutti i partecipanti non lo pensano più, uccidono e vanno avanti. Quei pochi che avevano la moralità sono stati schiacciati. Ormai è rimasta solo la feccia». «Tu ti consideri tanto meglio? Hai ucciso. Almeno una volta lo hai fatto solo per accontentare il Creatore? Per prenderti un potere senza altro motivo?». «26 mi ha costretto a combatterlo, io non volevo. Visto che non esitava allora sono stato costretto a farlo. 19, meglio conosciuto come Eden, mi ha teso un'imboscata, ho solo reagito. 21, ovvero la nostra ex professoressa di filosofia, ha ucciso Tomio. In preda alla rabbia la ho fatta fuori». «Ok, ma mi hai già detto di aver provato ad attaccare dei giocatori che non ti hanno fatto nulla. Mi hai parlato della coppietta e del DJ». «Sì, ma ti ho anche detto che sono stato indotto a farlo, so che non è una scusa valida, ma pensavo che fosse la cosa più giusta. Hannie mi ha persuaso dicendo che se non li avessimo uccisi noi lo avrebbe fatto qualcun altro, potenziandosi al punto di diventare inarrestabile. Il gioco vuole solo un vincitore, se ci fermiamo a causa della moralità verremo fatti fuori e il gioco lo vincerà qualcuno che non si farà problemi ad uccidere!». «E se uccidessi soltanto quelli che hanno deciso di prendere parte al gioco? Facendo così rimarrebbero le persone che non hanno intenzione di uccidere. Ma la cosa che mi lascia basito è che voi state uccidendo per qualcosa che non sapete, SENZA NEANCHE PROVARE A RIBELLARVI!». «Non puoi capire, siamo costantemente in ansia, tutti possono essere il nemico che può ucciderci, non abbiamo un momento di tranquillità. Ribellarci? Ti ho parlato dei poteri del Creatore. Credo sia in grado di controllare e distorcere tempo e spazio. Ho persino pensato di scontrarmi contro lui... Ma credo sia impossibile». «Capisco, non so come aiutare». Questo ragazzo ha qualcosa di speciale, forse la sua straordinaria mente può essere utile. Per prima cosa ho bisogno di sapere chi sia questo terzo giocatore. «Conosci un curiosone di nome Esil?». «Il nome mi è nuovo, ma credo di aver capito a chi ti riferisci, c'è un tipo che non fa altro che spuntare nei luoghi più strani in cui indago, immagino sia lui». «Questo ragazzo è un giocatore. Non capisco come, ma sta usando una tecnica di gioco parecchio particolare: manipola le menti di tutti per portarli a scontrarsi tra loro. Interviene per peggiorare la situazione, sembra più che cerchi di accelerare il gioco. Il fatto è che sembra farlo per divertimento, non per vincere». «Wow, che persona pessima, la prossima volta cercherò di non stargli vicino, sembra pericoloso averlo nei dintorni». Adesso però mi viene un dubbio: «Adesso cosa ne pensi di me? Dopo quello che ho fatto e ti ho detto, hai cambiato idea sul mio conto?». Mi fissa un po', poi accenna un sorriso: «Tranquillo, non credo che tu sia cattivo, semplicemente sei ingenuo. Fino a questo momento sei solo stato una pedina. Comincia a fare scelte per conto tuo, affidarsi troppo agli altri è male. Puoi dire che il mare è blu e sentir dire che è viola, ma per te deve restare blu. Nel caso ti servisse qualcosa fammi sapere. A questo punto se il gioco non può essere più fermato voglio che tu vinca. Sto dalla tua parte». Mentre da una parte le sue parole mi danno fastidio dall'altra ha ragione, non ho mai deciso io per me. «Siamo rimasti in 10, questo gioco finirà presto, proverò a vincere, ormai sono rimasti quelli che partecipano attivamente al gioco. Posso farcela». Mi guarda con aria indecisa ma infine mi risponde: «Fai del tuo meglio. Se davvero come dici tu il Creatore controlla spazio e tempo forse potresti riuscire ad avere come premio un annullamento di tutte le morti con un semplice ripristino degli ultimi giorni. Appena ne hai occasione chiedi, anche se sono certo che non ti risponderà considerando il fatto che se i giocatori venissero a sapere che si può tornare indietro smetterebbero di giocare seriamente». Riesce a calcolare ogni pensiero e ogni reazione possibile a qualunque azione. Questo ragazzo è spettacolare. Prende il cellulare e mi dice: «Guarda questa foto, te la mando sul cellulare. Credo sia un giocatore. Beh, ti saluto, alla prossima Koh». Ricambio il saluto e me ne vado. La foto ritrae un ragazzo. Che sia lui l'alleato di Vale?

...

Tornato a casa mi prendo queste poche ore di relax e vado a dormire, ansioso per la nuova cena. Chissà se ci saranno delle innovazioni. Mi addormento ma...

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora