Capitolo 40 - Ci si vede, amico

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Non lo vedo da pochi giorni, ma mi sembra sia passata un'eternità. Questi ultimi giorni sono passati molto lentamente. Lo vedo diverso, non ha più uno sguardo spensierato e giocoso, è deciso a ucciderci, a vendicare Yui. Il cappello che ha sempre portato non lo sta indossando. Inoltre i suoi capelli non sono per niente curati, anzi, anche i vestiti sono particolarmente malconci. Esil ha approfittato della debolezza appena creatasi in Rew. Vorrei cercare di fargli aprire gli occhi, ma la vedo davvero dura. Mi giro per vedere il mio team, ma sia Hannie che Flake hanno già indossato le cuffie, sono pronte a ingaggiare battaglia. Elia si è fatto da parte, leggermente spaventato ma allo stesso tempo eccitato per il poter assistere a una battaglia, che ormai sembra essere imminente. Provo: «Rew, è stato un incidente, era tutto un piano di Vale, e ci siamo caduti tutti. Noi eravamo tuoi alleati, abbiamo fatto il possibile». Mi fissa un attimo impassibile, mantenendo il suo sguardo pieno di istinto omicida. Poi mi risponde: «Non mi importa più se è colpa vostra o meno. Vincendo il gioco la potrei riportare in vita, quindi io ed Esil vi faremo fuori». «Se non vuoi alleati perché invece ti fidi di Esil?». Fanno entrambi un sorriso macabro. Rew esce dalla tasca un Elekt, e dallo zaino un altro Elekt dicendo: «Perché alla fine del gioco si farà uccidere senza fare storie».

...

Esil ha volontariamente dato il suo Elekt a Rew per poter essere ancora più vicino al gioco, per movimentarlo maggiormente, per poterlo manipolare come meglio gli va. Probabilmente Esil non vuole davvero vincere, si sta divertendo con noi e con questo gioco, perciò nel loro patto Esil deve aiutarlo, ottenendo così il suo primo alleato, o meglio, una guardia del corpo; Rew piuttosto ha il compito di far mantenere in vita Esil, ma anche quello di ucciderlo arrivati alla fine del gioco, quando sarebbero rimasti solo loro due, solo in quelle condizioni. Ci guadagnano entrambi alla fine, ma che pessima persona deve essere Esil se non si interessa per niente alla sua vita. Gli importa solo di assistere a tutto il gioco, fino alla fine. Esil e Rew indossano le cuffie a loro volta. Un po' mi spiace per Rew, non voglio scontrarmi con lui. Ultimo tentativo: «Sai che una volta vinto il gioco il mio desiderio sarà riportare tutto alla normalità? Come se nulla fosse mai successo? Io ho intenzione di eliminare dalla nostra vita e dalla nostra memoria questo gioco e di riportare in vita tutti i caduti in questa pazzia. Noi non siamo nemici, siamo amici. Se io vincessi, anzi, se la nostra alleanza vincesse, tutti saranno felici e contenti». «E PERCHÈ DOVREI FIDARMI?». Niente da fare, ha proprio perso la testa. Però c'è qualcosa che non mi quadra: e se Rew non riuscisse ad arrivare alla fine del gioco? Una volta che Rew venisse sconfitto Esil resterà solo e allo scoperto. Non lo risparmieremo, lo distruggeremo. Ma se avesse già qualcosa in mente?

...

Rew scatta e prende di mira Hannie. Si preparano a combattere anche le due ragazze. Io mi occuperò personalmente di Esil. Scatto a gran velocità e miro al suo addome con un pugno. Riesce a schivarlo a stento. Ruoto il braccio teso in avanti e lo piego, colpendolo sul fianco con una gomitata, ma non ha subito per niente il colpo. Questo vuol dire che ha Difesa... È inutile che io combatta contro lui, non gli farò mai nulla. Lo dovrò uccidere distruggendo necessariamente il suo Elekt, ma lo ha Rew. Allora corro verso l'altra battaglia urlando ad Hannie di fare uno scambio di obiettivo. Hannie ha Forza, quindi dovrebbe riuscire a neutralizzare quella difesa. Per quel poco tempo Rew non ha subito molto colpi, se non sbaglio lui ha Precisione, Agilità di DJ Toby e Conoscenza di Yui. Grazie principalmente all'agilità potrebbe riuscire a schivare i colpi basati sulla lenta forza di Hannie, ma contro la mia velocità massima non può nulla. Hannie capisce e ci scambiamo gli avversari. Corro a gran velocità nella direzione di Rew. Flake si sposta, lui invece, non capendo cosa stia succedendo cerca semplicemente di schivarmi, ma prevedendo il suo movimento lo afferro per il braccio. Senza rallentare lo trascino con me e con tutta la forza che ho nel braccio lo lancio in avanti, facendolo rimbalzare per qualche metro sul cemento della strada e infine sbattendo con forza sul muro di un palazzo. Tra le sue urla di dolore sento anche urla di spavento: mi accorgo che abbiamo degli spettatori, siamo in bella vista. Indosso la maschera nello zaino, non devo essere riconoscibile, anche se credo sia troppo tardi. Corro verso Rew che non riesce ad alzarsi e gli prendo entrambi gli Elekt. Perde davvero tanto sangue. Credo di aver esagerato... A questo punto lui a bassa voce: «Non sono nella condizione di chiederti favori... Dopotutto ti ho dichiarato guerra io... Ma per favore... Dimmi che hai davvero intenzione di riportare tutto alla normalità...». «Sì, stai tranquillo, quale dei due è il tuo Elekt?». Me ne indica uno e dice: «Mi dispiace...». Lo spacco sul pavimento. «Ci si vede, amico. Alla prossima». Mi sorride forzatamente e si frantuma in migliaia di pezzi.

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«ESIL! HO QUI IL TUO ELEKT. STAI FERMO E ARRENDITI». Vado verso di lui, intanto si leva le cuffie e Hannie si mette di lato. Con il suo Elekt in mano dico: «Dammi una sola buona ragione per cui non dovrei ucciderti adesso!». «Ci hai messo meno tempo di quanto pensassi a uccidere un tuo vecchio alleato, non ti sei fatto scrupoli eh. Comunque sia non mi ucciderai, perché io so tante cose che sono sicuro ti piacerebbe sapere, vuoi un esempio?». Sapevo che aveva un asso nella manica, che abbia usato Rew per avvicinarsi a noi? «Ok, fammi questo esempio». «Benissimo, ti dico quello che so che ti piacerà: so che sembrerà strano, ma le entità, o anime come preferisci chiamarle, dei giocatori uccisi rimangono nell'Elekt dell'uccisore, e le si possono incontrare in sogno».

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The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora