Capitolo 48 - Invulnerabile

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Ci stanno puntando le armi contro. Come cazzo facciamo a fuggire da questa situazione?

...

Hannie mi da un pugno leggero ma veloce, ma a causa del suo potere Forza vengo spinto per qualche metro senza però cadere. «MA SEI IMPAZZITA?». Aspetta un attimo, il tempo si è bloccato. Il pugno che mi ha dato Hannie ha causato l'inizio di uno scontro tra due giocatori, attivando il fermatempo. Vale rimane immobile, con un'espressione alquanto incredula. Bisbiglio "Via" ed entrambi scattiamo verso Vale che comincia, per la paura, a correre nella direzione opposta alla nostra. Peccato per lei ma io ho la velocità ai massimi livelli, perciò corro più che posso e riesco a raggiungerla. Il suo corpo non si illumina, quindi i suoi poteri, tra cui quello difensivo che ha dall'inizio del gioco non sono attivi. Era così tanto convinta del suo piano che non si è preparata all'eventualità si un fallimento? Effettivamente la furbizia non comporta anche una sana intelligenza... Appena sono abbastanza vicino a lei mi lancio per atterrarla. «Benissimo, adesso esci l'Elekt così ti faccio fuori senza farti troppo male». È spaventata, troppo, ma non mi faccio impietosire. Dopo tutto quello che ha fatto se lo merita. Sta zitta mente cerca di liberarsi, senza però riuscirci. Le strappo la borsa dalle mani e la lancio ad Hannie. «Per te è finita». Comincia a piangere. La guardo in faccia. Adesso sembra quasi una persona normale, ma ho conosciuto la sua vera persona, questa che ha adesso è soltanto una maschera. Dopo pochi secondi nei quali Hannie ha frugato nella borsa mi dice che l'Elekt non c'è? «Dove lo hai nascosto?». «Come non c'è?». Hannie apre completamente la borsa e la svuota per terra. Ci sono soltanto le cuffie. «DOVE LO HAI MESSO?». «IO NON LO SO!». Chissà perché non le credo. Bene, allora la uccidiamo alla vecchia maniera.

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Non ho fatto in tempo a fare qualcosa che Vale comincia a frantumarsi senza alcun motivo. Intanto da lontano sento una risata eccessivamente rumorosa e fastidiosa, interrotta da una frase: «Aveva ragione, lei non sapeva dove si trovasse realmente il suo Elekt». Ivan, non ci posso credere. Ha ucciso così tranquillamente la sua alleata? Continua: «Vale era così convinta del suo piano che neanche ha controllato, prima di uscire di casa, se avesse con se il suo Elekt. Lo ho preso io di nascosto. Se il suo piano avesse funzionato voi sareste morti, in quanto aveva detto alla polizia che i vostri poteri particolari, che sono stati visti da tutto il mondo in televisione, erano dovuti a quell'oggetto chiamato Elekt. Sapevano solo che bisognava distruggerli per eliminare tali poteri, e così avrebbero fatto, senza sapere però che sareste morti. Quindi, una volta morti voi due mi sarebbe bastato rompere l'Elekt di Vale per vincere il gioco, il tutto senza combattere o fare qualcosa di complicato. Però sapevo che in fondo avreste trovato un modo per far fallire il piano, ma ormai avevo già preso il suo Elekt, quindi perché non fare un'entrata in scena così epica?». Un piano così semplice ma allo stesso tempo così assolutamente calcolato. Mentre parlava, Vale ha finito di frantumarsi, cercando di sentire le parole del suo finto compagno di squadra. Mi alzo da terra e dico: «Ironico che una persona che non ha fatto altro che tradire i suoi compagni di squadra muoia in questo modo. Sai, non mi importa che tu l'abbia uccisa, l'unica cosa che mi dispiace è non aver preso i suoi poteri, eppure non sarebbe stato più facile per te combattere due contro due? Adesso ti ritrovi solo contro noi due». «Fidati, lavoro meglio da solo, e poi c'era un potere che non potevo lasciare nelle vostre mani. Non avrò difficoltà di alcun tipo». Benissimo. «Hannie, pronta?». Annuisce e corriamo insieme per raggiungerlo. Lui ha già le cuffie messe con l'Elekt acceso, quindi il vero scontro è appena cominciato. Ci avviciniamo al nostro avversario, quando a una distanza adeguata faccio uno scatto per colpirgli il collo ad alta velocità.

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Non si è fatto nulla, come se non fossi  riuscito a toccarlo. Mi sorride e con un pugno dritto nello stomaco mi scaraventa lontano. Hannie corre da me. Mi son fatto parecchio male ma non è il momento di stare a terra a sputare sangue. Mi aiuta a rialzarmi. «Ha sia Forza che Difesa, io che non ho nessuno di questi poteri non posso fare nulla... Nonostante io abbia 16 poteri non posso neanche ferirlo».

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Se Hannie ha Difesa e Forza in quantità unitaria vuol dire che Ivan possiede Forza II e Difesa II. Non possiamo scalfirlo... «Hannie ferma un attimo, non possiamo vincere a mani nude, ci serve un'arma. Ci conviene usare un coltello perché le armi da fuoco non credo possano funzionare con il tempo bloccato...». «Cerca rapidamente in uno di questi locali, anche uno da cucina può andare bene, intanto io lo tengo occupato». Sono combattuto, ma a mani nude è impossibile fargli qualcosa. Spero solo che Hannie resista abbastanza. Corro a massima velocità per entrare in uno di questi locali. Scavalco il bancone e cerco ovunque, ma non trovo nulla. Vado nella zona riservata al personale. FINALMENTE! Un coltello di medie dimensioni, andrà benissimo. Lo afferro senza perdere alcun secondo e mi lancio verso l'uscita.

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Il ragazzo bendato sta praticamente stringendo Hannie per il collo. Si accorge di me: «Ehi Koh, non ti sembra di aver già vissuto questo momento? I bei vecchi tempi...». «LASCIALA STARE BASTARDO». «No amico, non darmi del bastardo, la colpa è tua. La hai lasciata tu stesso tra le mie mani. Combattermi singolarmente è stato l'errore più grande che avreste potuto commettere e adesso ne pagate le conseguenze, lasciandomi vincere il gioco». Hannie sembra non resistere più, credo non riesca a respirare. Cerco di avvicinarmi ma mi minaccia di farla fuori nel caso facessi qualche passo in più. Non so che fare... Aggiunge: «Se mi dai il tuo Elekt mettiamo fine a ogni sofferenza, sia tua che sua. Allora, che ne dici? Tanto non avete speranze, ormai si è capito». È inutile, forse devo davvero arrendermi.

...

Hannie lancia nella mia direzione qualcosa. Riesco a prenderlo al volo. È il suo Elekt! Ivan sembra spiazzato, credo non se lo aspettasse. Con tutto il fiato che riesce a far uscire urla: «ROM... PI... LO...». Io... Non posso... Ivan si rende conto di ciò che sta succedendo. Stringe più forte. Vuole ucciderla. Hannie sembra aver smesso di fare resistenza. Piange e non riesce a tenere aperti gli occhi. Con uno sforzo enorme cerca di aprirli, guardandomi e facendomi cenno con la testa, come se dovessi farlo necessariamente, accennando anche un sorriso... Io... Non...

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[Crack]

The Elekt - Il giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora