The Elekt - Il gioco

Capitolo 33 - Cambiamenti

Un brivido mi attraversa la schiena al sentire queste poche e basse parole. Rew ritiene che Hannie sia la vera responsabile della morte di Yui. Questo vuol dire che vuole ucciderla, che la considera nemica. E anche io che sono alleato di Hannie sono di conseguenza diventato suo nemico. Questa è tutta colpa di Esil, non fa altro che manipolare le menti altrui, sta manipolando lui stesso il gioco. Spero non si sia impicciato altrove, questo ragazzo potrebbe davvero mettermi i bastoni tra le ruote. A questo punto non mi rimane che ucciderlo. Se dovessimo lasciarlo ancora a piede libero continuerà con il suo giochetto mentale finendo per portarci a ucciderci a vicenda. Inoltre, come ha detto ad Hannie del prototipo di Flake, potrebbe aver detto lo stesso a Vale e Ivan, mettendoci ancora più in difficoltà.

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Rew chiude la chiamata senza aggiungere altro. Sembra che Hannie sia la più odiata in questo gioco al momento. Poco fa Flake, adesso Rew. Sembra proprio che sia io l'unico suo alleato. Non so perché ma continuo a credere che non sia cattiva... Si è fatta prendere la mano dal gioco, però probabilmente tutto quello che fa lo sta facendo per me. Ma anche se arrivassimo io e lei in finale, cosa succederà? Sinceramente non voglio scoprirlo, non so di cosa è capace. È davvero cambiata tantissimo da quando la conobbi tanti anni fa.

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Si avvicinano due sagome femminili da lontano. Sono Hannie e Flake. Sono entrambe vive fortunatamente. Mi raggiungono e finalmente posso chiedere loro spiegazioni. Mi risponde Flake: «Ci avevano teso un'imboscata. Hanno visto che io e la tua amica ci siamo allontanate dalla piazza e ci hanno seguito. Loro hanno il RADAR Prototype». Fino a questo punto si tutto. Aggiunge: «Fortunatamente poco prima di cominciare lo scontro li ho sentiti escogitare un piano per prenderci entrambe alle spalle, quindi ho cercato di far capire ad Hannie che dovevamo allontanarci. Fortunatamente, anche se tenendo le distanze, mi ha seguita e ha fatto ciò che le ho consigliato, anche se non so perché esattamente non la ho lasciata lì da sola. Ribadisco che non mi fido per niente di lei, ma sono sicura che se al momento voglio sopravvivere devo collaborare con voi. Non posso fare nulla da sola contro il loro prototipo». Ottimo, un'altra persona dalla nostra parte, o almeno così dice. Inoltre se sono riuscite a scappare vuol dire che Vale e Ivan non sono a conoscenza dell'EAR Prototype. Io purtroppo non mi fido di questa ragazza. Fin dal primo momento Flake mi ha dato l'impressione di essere una persona psicopatica. Cercherò di metterla alla prova. Purtroppo la giornata odierna è stata un fallimento, ma forse dopotutto possiamo guadagnarci comunque un alleato. Le do il mio numero di telefono e, prima di aggiungerla al gruppo, rimuovo il numero di Yui, che ormai non ha più senso tenere, ed infine butto fuori Rew, ormai nostro nemico. A questo punto aggiungo lei. Qui potremo organizzarci. Senza un motivo apparente la ragazza, spinta da non so quale motivazione, ci informa di determinate cose: «Come credo ormai abbiate capito io posseggo l'EAR Prototype. Mi consente di sentire tutto ciò che i giocatori dicono, anche se non stanno usando l'Elekt. Ma ha una debolezza: per poter sentire ciò che dite devo stare con l'Elekt costantemente acceso, per il semplice motivo che potrei perdere informazioni importanti, è per questo che ultimamente sono restata molto in disparte e non ho partecipato attivamente al gioco, per cercare di capirvi e studiarvi. Ho voluto dirvi questo per farvi capire che potete fidarvi di me, vi ho informati sulla principale debolezza del mio asso nella manica. Spero lo apprezziate».

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Solo ora mi accorgo dello sguardo di Hannie. Ha una faccia davvero arrabbiata e guarda un punto fisso senza battere ciglio. Qualcosa le ha dato fastidio, ma cosa? A questo punto cerco di allontanare Flake dicendole che ci saremmo potuti organizzare presto per un attacco ai nemici e che per oggi era meglio tornare ai nostri rifugi, ovvero nelle nostre case. Ci salutiamo e ognuno va per la sua strada. O almeno così pensavo. Infatti dopo poco Hannie inizia a seguirmi. Mi mette davvero tanta ansia, continua a starmi dietro senza dire una parola. Rallento un po' così da averla alla mia stessa altezza. Adesso posso guardarla in viso. Allora provo: «Hannie, tutto bene?». La guardo per qualche secondo, poi risponde: «Rew mi vuole uccidere. Me lo ha detto Flake. Lo ha sentito con il prototipo. Pensa sia stato io a uccidere Yui. Secondo te è davvero così?». Cavolo... Lo sa già?... «No Hannie, tu non c'entri nulla. Dietro tutto questo c'era Vale. Aveva escogitato un piano praticamente curato nei minimi particolari. Lui prova tanta rabbia, la ragazza che amava è scomparsa, cerca qualcuno a cui dare la colpa, qualcuno su cui versare la sua tristezza e delusione. Purtroppo a causa di Esil lui ha incanalato tutti i suoi sentimenti negativi verso di te, cadendo alla sua sofisticata eloquenza. Stai tranquilla, non sei colpevole di nulla». Mi guarda un attimo, poi mi abbraccia. All'inizio avevo le braccia stese lungo il corpo, ma in pochi secondi ricambio l'abbraccio, iniziando a sentire dei suoni provenienti da lei che ricordano il pianto. Singhiozzando mi chiede: «Credi che... Io sia cattiva?...». «Ma che dici Hannie?». «Ho ucciso Becca pugnalandola alle spalle, dopo avermi dato la sua fiducia... Avevo trovato due alleate, e invece ho preferito farne fuori subito una, senza alcuna esitazione... Ho fatto tutto questo per te... Per portarci il prima possibile alla fine di questo gioco... Scusami...». Non le do colpe. Certo, si è immedesimata eccessivamente nel gioco, ma dopotutto in questa guerra tutto ci è concesso. Non credevo che l'avrei mai potuta pensare in questo modo, giustificando degli omicidi. Saranno stati questi giorni, questi eventi recenti, a farmi perdere la fiducia nell'umanità e a farmi cambiare modo di pensare. Mi fido solo di Hannie, perché lei è l'unica che mi ha dimostrato che di lei posso davvero fidarmi. Gli altri sono potenziali nemici.

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La faccio sedere su una panchina perché aveva le gambe tremolanti. Mi metto accanto a lei e mi fissa con uno sguardo particolare. Improvvisamente, con un movimento lento, mi si avvicina al viso chiudendo gli occhi, come se volesse baciarmi... Io... Che faccio? La bacio... o non la bacio? NON RIESCO PIÙ A PENSARE!