The Elekt - Il gioco

Capitolo 45 - Sacrificio

Evocare il creatore? Ma che ha nella testa? Continua: «Abbiamo un problema che i vostri avversari hanno preparato per bene: voi siete fuggitivi. Sapete cosa vuol dire? Che se vi fate vedere in pubblico siete in pericolo. Al combattimento finale i vostri due nemici utilizzeranno questo svantaggio per metterci contro tutta la polizia, rendendo inesistenti le nostre possibilità di vittoria. L'unico modo che avete per vincere è bloccare il tempo a tutti i non giocatori, come succedeva durante i combattimenti nella prima parte del gioco. È qui che dovrebbe intervenire il creatore: potremmo chiedergli questo favore, dopotutto è la battaglia finale, sta aspettando da settimane questo momento». È vero, facendo tornare in funzione il fermatempo la polizia non può intervenire e noi possiamo combattere normalmente contro i nostri nemici. Ciò che non mi convince è che il Creatore è una persona sadica, quindi non credo ci aiuterà tanto facilmente, dopotutto la mossa dei nostri nemici è stata tanto furba che probabilmente non la annullerà. Ma a questo punto è meglio provare, se no non abbiamo speranze di vittoria. «Come lo chiamiamo?». Inizia a parlare Flake: «Non so se ve ne siete resi conto ma sull'Elekt man mano che si andava avanti con il gioco comparivano nuove funzioni. Oltre quella per visualizzare i propri poteri accumulati e il contatore di persone uccise c'è una funzione che permette di chiamare il Creatore, ma lo si può usare una sola volta». «Come hai fatto a sapere queste cose? Io l'Elekt lo uso solo per la musica». «Esil mi chiamò per dirmelo qualche giorno fa, esattamente non so perché, ne tantomeno capii come fece ad ottenere il mio numero di telefono, ma me lo disse. Sembra che si divertisse a dare informazioni del tutto casualmente ai giocatori». Possibile che nonostante sia morto devo ancora sentire quel dannato nome?

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«Bene, chi lo chiama?» Flake, dal nulla, dice: «Essendo la più inutile in combattimento allora mi ci confronterò io stessa con il Creatore, così aiuterò il nostro team». Si sente inutile? Probabilmente sarà dovuto alla sua scarsa disponibilità di poteri, eppure sembra fidarsi di noi. Indossa l'Elekt e usa quella funzione. Tutto attorno a noi diventa buio. Tra noi comincia a formarsi una sagoma d'ombra che lentamente sembra solidificarsi, infine ecco che compare la figura che noi tanto conosciamo e temiamo, ha funzionato. «Ditemi, perché mi hai chiamato, 10, meglio nota come Flake?». «Volevamo chiederti di rimettere il fermatempo per il combattimento finale, così da poterci scontrare in modo equilibrato».

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Un silenzio assurdo avvolge la stanza, il Creatore non dice nulla, ci starà forse pensando? Più ci mette e più possibilità c'è che stia escogitando un modo per metterci ancora più in difficoltà. Infine parla: «Va bene, lo farò, ma come hai detto tu stessa bisogna combattere in equilibrio. Loro sono due e voi siete tre. Quindi uno di voi si deve sacrificare per la squadra». Impallidisco. Ma che razza di proposta è? Abbiamo chiesto un semplice favore e vuole addirittura una vita in cambio? Sembra di fare un patto con il diavolo. Flake parla: «Io sono disposta a essere sacrificata».

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MA CHE LE PRENDE? «EHI FLAKE, NON ACCETTEREMO MAI UNA COSA DEL GENERE! Anche senza fermatempo possiamo farcela, non c'è bisogno che ti sacrifichi per noi». Risponde: «Invece no, ne avrete bisogno: se ci sarà un'imboscata da parte della polizia potremmo non avere via di scampo. In questo modo almeno uno di noi potrebbe vincere, dopotutto io qui sono davvero inutile, non posso aiutarvi in combattimento, lo ho notato durante lo scontro con Esil e Rew. Io non sono servita proprio a nulla». Rimango senza parole, ma a differenza mia Elia ha da ridire: «NON PUOI FLAKE, TI PREGO». Sembra bloccarsi un attimo, poi si calma, chiude gli occhi e dice: «Se c'è bisogno di una vita da sacrificare prendete la mia, lo preferisco». Il Creatore sembra innervosirsi: «Che mi importa della tua stupida vita? Non sei neanche un giocatore. Scegliete tra voi tre, o 4, o 7 o 10, in fretta». Finita questa frase Elia cade con le ginocchia per terra e Flake fa un passo avanti, ancora più decisa di prima. Il Creatore fa cenno con la testa, esce dalla tasca una sorta di foglio, simile a un contratto, e chiede a Flake di firmarlo. Senza esitazioni lo fa, mentre dice: «Io adesso sto dando la mia vita per voi, spero che in futuro farete lo stesso con me, o che almeno me la riportiate, che facciate tornare tutto alla normalità per davvero. Mi fido di voi, ma specialmente mi fido di te Koh, tu sei una persona buona in fondo, lo so, ti ho sentito praticamente dal primo momento in cui mi è stato consegnato l'EAR Prototype. Hai sempre cercato di fare del bene e nonostante la situazione rimani ancora con quell'obiettivo. Non farlo solo per me, ma fallo anche per Crystal e per Becca. Non si meritavano quella fine». Faccio cenno con la testa e dico: «Vinceremo, e tutto quanto tornerà a essere come dovrebbe, tranquilla. Grazie dell'enorme aiuto che ci hai dato, per noi non sei inutile. Al contrario, sei stata una grande amica». Ci sorride, finisce di scrivere su quel foglio di carta e si rilassa fisicamente. Elia si alza da terra e corre da lei per abbracciarla. Purtroppo Flake comincia a fare l'effetto che ricorda il vetro che si frantuma. Mentre la ragazza è pervasa da una fioca luce, classica di un giocatore pronto alla morte, si scambiano un bacio sulle labbra. Elia allora dice: «Ti aspetterò, sarò sempre qui, per quando tornerai» facendo fuoriuscire qualche lacrima. Anche lei lacrima da un occhio, si abbracciano nuovamente ma in pochi momenti lei si disintegra tre le braccia di Elia. Il Creatore sparisce e l'ambiente torna come lo avevamo lasciato, o quasi...