Lasciati Amare

Capitolo 20

"Mamma sono a casaaa".
" oh la mia piccolina! Allora come è andata? Raccontami tutto!"
Giada sorrise alla madre che l'abbracciva impaziente di sapere ogni dettaglio della giornata precedente.
La ragazza era stremata, ma si sforzò comunque di raccontarle tutto..
"E questo è tutto, ora posso andare a riposarmi?"
"Certo, ma prima guarda un po' cosa hanno lasciato per te ieri"le disse Katia porgendole un fiore con un biglietto, Giady era confusa.
"Ma di chi è?"
"Non lo so, hanno suonato, ho aperto e ho trovato la rosa davanti alla porta. Prova a leggere il biglietto"
"Buon compleanno piccolo fiore, dice solo questo..."
"Pare che tu abbia un ammiratore segreto!"
"Ma va mamma! Cosa vai a pensare!"
"Magari l'hanno lasciata i tuoi benji e fede"
Pensandoci bene, aveva il suo senso, ma che motivo avevano di non firmare io biglietto?
"Comunque, io vado a letto"
"Brava, così stasera quando vengono tutti sei bella in forze, stasera festeggiamo visto che ieri non c'eri"
Giada annuì e si avviò verso camera sua.
Si gettò a peso morto sul letto e sbuffò, che stanchezza...però non poteva fare a meno di sorridere.
Aveva passato una giornata indimenticabile con i suoi angeli.
E poi aveva un misterioso ammiratore... Ma chi poteva mai essere?
Magari è qualcuno che non conosco...e se fossero stati benji e fede? O solo ben o solo fede? Oddio se me l'avesse mandata davvero Federico?? Potrebbe essere! Lui è romantico no? Forse è meglio non farsi troppi film, magari non riceverò più nulla. Bussarono alla porta.
"Si?"
"Tesoro cosa ti va per pranzo?"
"Umh tortellini al pomodoro?"
"E tortellini sia! Ah e un'altra cosa, oggi pomeriggio sono a lavoro, potresti andare a prendere tua sorella a scuola?"
"Va bene, prendo io Aury"
"Grazie tata" e mandandole un bacio uscì dalla stanza, lasciando vagare Giada tra i suoi pensieri.
La ragazzina si mise a pancia in sù e si mise a fissare il soffitto, come al solito.
Magari il soffitto avesse avuto la risposta a tutte le sue domande.

*a scuola*
Giada era davanti alla cancellata della sua vecchia scuola elementare, aspettando che la sorella scendesse la gradinata.
Finalmente la campanella suonò e una moltitidine di bambini si riversò nel cortile.
Intravide la sorellina tra la folla di bambini e la salutò con la mano; la piccola ricambiò il saluto e le corse incontro.
"Patataaa mi sei mancata ieri"
"Ahahah anche tu Aury"
"La mamma?"
"Oggi doveva lavorare, e mi ha chiesto di venire a prenderti"
"Si che bello! La mia sorellona" disse lo scricciolo abbracciandola.
Era un scricciolo sul serio: arrivava a malapena all'altezza della pancia di Giada.
"Dammi lo zaino, pesa" e caricatosi lo zaino in spalla, intraprese mano nella mano con la piccolina, la via del ritorno. "Ehi Giada!"
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille...
"Ciao Andrea"
"Ciao, come va?"
"Bene, sono venuta a prendere mia sorella"
"Oh ciao Aury"
"Ciaooo"rispose la sorella.
"Noi dovremmo andare, ciao Andre"
"Ciao, mi ha fatto piacere vederti"
Giada gli rispose con lieve sorriso e si allontanò insieme ad Aurora che salutava il ragazzo con la manina.
Possibile che fosse dappertutto questo tizio?